PROTESTE E SCONTRI A PARIGI: SGOMBERATA LA STORICA BOCCIOFILA DI MONTMARTRE DOPO 184 GIORNI: DIVENTERA’ IL GIARDINO DI UN HOTEL DI LUSSO - NEL MIRINO FINISCE LA SINDACA HIDALGO – L’ATTORE FABRICE LUCHINI: "UN COMUNE SOCIALISTA PREFERISCE UN PROGETTO DI TURISMO DI LUSSO AD UN CLUB BOCCIOFILO FREQUENTATO DA RESIDENTI DI OGNI FASCIA SOCIALE. COSA AVREBBE DETTO VICTOR HUGO?”
parigi bocciofila montmartre proteste
(di Paolo Levi) (ANSA) Era tra i luoghi più autentici, segreti ed emblematici di Parigi: proteste e dispiacere nella capitale di Francia per la decisione del comune guidato della sindaca, Anne Hidalgo, di sgomberare il Club Lepic Abbesses Pétanque (Clap) - tra i più popolari circoli bocciofili della capitale - dal suo storico terreno situato in un giardinetto sulle alture di Montmartre, non lontano dalla Basilica del Sacro Cuore.
Obiettivo? Affidare quel delizioso spazio nascosto nel verde ad un albergo di superlusso. Da aprile scorso, i circa 300 membri dell'associazione sportiva fondata nel 1971 si sono così mobilitati contro l'ordine di sgombero del Consiglio di Stato, occupando illegalmente il terreno, su cui per mezzo secolo si è giocato alla 'pétanque'. Per 184 notti consecutive, i bocciofili in rivolta si sono dati il turno pernottando in tende allestite sul posto, pur di impedire l'esecuzione dell'ordinanza.
Almeno fino a lunedì mattina, alle ore 7, quando i gendarmi Crs sono intervenuti senza troppe maniere per sgomberare tutto. A nulla sono serviti i quattro ricorsi e nemmeno la petizione da 13.000 firme in difesa del Clap. Alla fine, il comune parigino proprietario del terreno ha preferito affidarlo all'Hotel Particulier, un albergo di lusso adiacente, già da qualche anno ritrovo di parigini e turisti senza problemi di portafoglio. "Ci hanno espulso. L'albergo vicino potrà ora ingrandirsi e vendere Gin Tonic ai turisti a 25 euro", deplora un componente del Clap, intervistato da BFMTV, criticando la fine "non solo di un club di bocce ma anche di un luogo di vita e di ritrovo".
Nel fiume di proteste contro la decisione della sindaca Hidalgo anche quella dell'attore, Fabrice Luchini, che è cresciuto non lontano da lì (il padre Adelmo nato a Villerupt da una famiglia di immigrati italiani faceva il fruttivendolo da queste parti) "Parigi, 18esimo arrondissement - scrive l'attore su X -. Leggero sconcerto nel vedere che un comune per quanto socialista preferisca un progetto di turismo di lusso ad un club bocciofilo frequentato da residenti di ogni fascia sociale (...) Che tempi bizzarri!".
"Ricordatevi Roland Barthes - ammonisce poi Luchini in un breve video allegato al tweet - 'una città è bella solo quando è abitabile, non mi interessa più quando è visitabile'". E ancora: "Cosa ne avrebbe pensato Victoir Hugo?". A fine maggio, il prefetto aveva fatto sapere che in assenza di un accordo sarebbero dovute intervenire le forze dell'ordine e così è stato, malgrado la manifestazione spontanea di tanti abitanti giunti ieri sul posto appena circolata la notizia dello sgombero.
Diversa la versione del municipio, secondo cui il Clap occupava quello spazio in modo illegale, "senza alcun diritto né titolo", dal 1971. L'obiettivo del comune è invece quello di trasformarlo in uno "spazio verde accessibile" ai cittadini che "ne sono stati privati per troppo tempo". A luglio 2023, la giunta parigina, divisa sul da farsi, ha affidato l'ambita parcella all'Hotel Particulier che si è impegnato a pagare in cambio un canone annuale di 60.000 euro, oltre che ad occuparsi del verde, garantendone l'apertura gratuita a tutti. Ma i boulistes' non ci stanno e tra gli aficiondados del club, ieri, non sono mancate le lacrime.