“LA GIUSTIZIA STA DALLA PARTE DEI LADRI E NON DA QUELLA DEI CITTADINI ONESTI” – PARLA MARIANGELA SANDRONE, LA MOGLIE DI MARIO ROGGERO, IL GIOIELLIERE CONDANNATO A 17 ANNI PER AVER UCCISO DUE RAPINATORI: “IL GIUDICE NON HA CAPITO LA SITUAZIONE. NEGLI SPARI DI MARIO NON C’È STATO NULLA DI VOLONTARIO: È STATO ISTIGATO. E ORA RISCHIAMO IL TRACOLLO ECONOMICO PER IL RISARCIMENTO” – “QUANDO SONO SOLA IN NEGOZIO E SUONA IL CAMPANELLO MI VIENE UN BRIVIDO, RIVIVO L'INCUBO” – “RINGRAZIO SALVINI PER IL SOSTEGNO, MA NON CREDO PIÙ NÉ ALLA POLITICA NÉ ALLA GIUSTIZIA…” – VIDEO
Condannato a diciassette anni di carcere per omicidio volontario il gioielliere Mario Roggero, che nel 2021 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo. Il Tribunale di Asti, basandosi anche sulle immagini delle videocamere di sorveglianza, ha escluso la legittima difesa pic.twitter.com/YbnbbmBhiI
— Tg3 (@Tg3web) December 4, 2023
Estratto dell’articolo di Roberto Fiori per “La Stampa”
Mariangela Sandrone Roggero - moglie di mario roggero
«Se volete aiutare la nostra famiglia dopo la terribile condanna verso mio marito, questo è il momento giusto per farlo». Mariangela Sandrone Roggero è una donna mite, ma anche concreta e determinata. È stata al fianco del marito durante ogni udienza e non ha vacillato neppure quando il giudice della Corte d’Assise di Asti lunedì ha pronunciato la sentenza, condannando il gioielliere di Grinzane Cavour a 17 anni di reclusione per aver ucciso due rapinatori e ferito un terzo durante la rapina avvenuta il 28 aprile 2021.
MARIO ROGGERO DOPO LA RAPINA NELLA SUA GIOIELLERIA
«Una sentenza assurda, incomprensibile», dice dietro al bancone del negozio, mentre Mario Roggero è a Milano a raccontare la sua storia in uno studio televisivo. «Ma ora dobbiamo pensare anche al risvolto economico di questa pena, perché oltre a essere finiti tra i colpevoli, rischiamo anche il tracollo. Per i 300mila euro di risarcimento volontario che abbiamo già versato alle famiglie delle vittime, siamo stati costretti a vendere un alloggio che Mario aveva ereditato da sua madre e a chiedere un prestito in banca. Ma è solo una piccola parte. Se non riusciremo a coinvolgere più gente possibile, non so proprio come faremo a tirare avanti».
La gente vi sta dimostrando solidarietà?
«Si, moltissimo. Io non sono sui social, ma è incredibile come si riescano a raggiungere così tante persone in poco tempo. Se ne occupano le mie figlie e alcuni amici, rispondono privati, aziende, associazioni e gruppi spontanei. I primi 11mila euro sono già arrivati sul conto corrente in un solo giorno, ma io vivo con il terrore di vedere anni di lavoro e di sacrifici andare in fumo. Questa condanna non è stata inflitta solo a Mario, ma a tutti noi. A rimetterci saranno le nostre figlie e i nostri nipoti».
mario roggero sul luogo del duplice omicidio
Matteo Salvini ed altri esponenti di spicco si sono schierati al vostro fianco. Crede nel sostegno della politica?
«Francamente, oggi non credo più in nulla. Né nella politica, né nelle istituzioni e tanto meno in una giustizia che sta dalla parte dei ladri e non da quella dei cittadini onesti. Io sono sempre andata a votare, spronata soprattutto da Mario, ma ora lo considero un capitolo chiuso. Ringrazio chi ci sostiene, tuttavia mi sento inerme e disincantata».
[…]
« […] È dal 2015, quando subimmo la prima violenta rapina, che noi viviamo in una sorta di incubo. La mia mente torna spesso a due anni fa, anche se ho scoperto di avere dei vuoti di memoria. Lo psicologo mi ha detto che è normale, che la paura cancella alcune cose. Penso anche alle due persone morte, al destino che ci ha trascinati tutti in questa triste vicenda e che forse appartiene a un disegno più alto».
Il vostro futuro è ancora in questo negozio?
«Credo proprio di no. Mario vive per il lavoro e per la famiglia, cerca sempre di proteggerci e di avere ogni cosa sotto controllo. Ma anche lui è una corda di violino e non si può continuare a gestire una gioielleria con questa terribile tensione che respiriamo. Io ho iniziato a lavorare quando avevo 15 anni, oggi ne ho 67 e non mi sarei mai immaginata di avvicinarmi alla pensione in queste condizioni».
Cosa vorrebbe dire al giudice che ha emesso la sentenza?
«Che non ha capito la situazione, che ha usato un peso non adeguato al nostro caso. Negli spari di Mario non c’è stato nulla di volontario. È stato istigato a comportarsi così, in quel momento il suo cervello ha reagito in questo modo rivivendo il dramma della precedente rapina. Forse con un eccesso di legittima difesa, ma non certo in forma volontaria. Mi è sembrato che il giudice si sia sentito quasi obbligato dal suo ruolo a pronunciare una sentenza così brutale, ma mio marito dice che io sono buonista».
È anche pessimista?
«Io sono sempre stata positiva, altrimenti non avrei superato molti ostacoli che ho dovuto affrontare. Ma in questo momento non ce la faccio ad avere un atteggiamento ottimista. Sono molto spaventata. A volte, quando sono sola in negozio e suona il campanello, mi viene un brivido lungo la schiena. Sono attimi orribili, in cui rivivo tutta la violenza che abbiamo subìto». [...]
MARIO ROGGEROla figlia di mario roggero spara ai rapinatori ammanettata 3il gioielliere mario roggero la figlia di mario roggero spara ai rapinatori ammanettata 1la figlia di mario roggero spara ai rapinatori ammanettata 2MARIO ROGGERO