violenza domestica

“MIO MARITO NON FA ALTRO CHE DIRMI CHE HO IL CERVELLO BRUCIATO PERCHÉ HO FATTO IL VACCINO” – LA MOGLIE E IL FIGLIO DEL NO-VAX TORINESE DENUNCIATO PER AVER MALTRATTATO E RINCHIUSO IN CASA LA FAMIGLIA PERCHÉ VACCINATA: “NON ERA MAI ARRIVATO A SPACCARE GLI OGGETTI DI CASA E A MINACCIARE DI DARCI FUOCO. SEMBRAVA UN'ALTRA PERSONA” – I DUE SONO STATI PORTATI AL SICURO IN UNA CASA FAMIGLIA MENTRE L'UOMO...

no vax

Massimiliano Peggio per "la Stampa"

 

«Il vaccino ti ha bruciato il cervello». «Do fuoco alla casa con voi dentro». Sdraiato sul letto della sua cameretta, sentiva le urla del padre insinuarsi nelle cuffie dell'iPhone. Urlava contro la madre, infermiera in una casa di cura, dicendo che non avrebbe mai permesso al figlio di vaccinarsi. La lite è sfociata in violenza, prima contro le cose poi ha minacciato di aggredirla. Un'occhiata d'odio ha impietrito il ragazzo. 

maltrattamenti in famiglia 1

 

Così lui ha chiamato la polizia e ha denunciato il padre: «Ci maltratta perché non vuole vaccinarsi. E poi beve parecchio, ma non era mai stato così pericoloso». Torino, quartiere Mirafiori. Un uomo No Vax in lite con la famiglia. Fino a sfociare in maltrattamenti. È il racconto consegnato da un diciottenne ai poliziotti di una Volante, intervenuti alcuni giorni fa in un alloggio devastato dalla furia di un uomo in preda alla collera. 

maltrattamenti in famiglia

 

Lui è stato denunciato, la moglie e il figlio sono stati portati al sicuro in una casa famiglia su disposizione del pm di turno. «Mio padre - racconta il ragazzo - da quando è scoppiata la pandemia per il Covid ha incominciato a manifestare insofferenza per tutto ciò che era connesso al virus. Mi riferisco alle imposizioni governative all'obbligo di munirsi di Green Pass, all'obbligo del vaccino o del tampone per andare al lavoro. L'insofferenza per questa situazione l'ha portato a continue discussioni con mia madre, che lavora in una casa di cura e si è fatta tutte le dosi richieste per stare a contatto con le persone anziane». 

 

maltrattamenti

L'uomo, facchino in un centro di logistica del torinese, è contrario. Al punto da diventare violento in casa, impedendo anche al figlio di vaccinarsi. «Ci sono stati altri episodi simili, altre discussioni. Ma mai fino a questo livello. Spesso ho sentito i miei genitori litigare, perché mio padre alza la voce e vuole imporre il suo pensiero. Prima, non era mai arrivato a spaccare gli oggetti di casa e a minacciare di darci fuoco. Sembrava un'altra persona». 

 

In questa storia familiare bisogna guardare oltre la brutalità di uomo, la sua dipendenza dall'alcol che pure incide. Ci sono le false convinzioni, il tam-tam complottista dei social, la sfiducia verso la scienza e la ricerca medica. «Mio marito - spiega la donna - non fa altro che dirmi che ho il cervello bruciato perché ho fatto il vaccino, perché sto pensando di far vaccinare nostro figlio, anche se ha un problema di coagulazione del sangue, naturalmente non prima di avergli fatto fare i necessari accertamenti».

 

MALTRATTAMENTI E VIOLENZE

Nella lite, l'uomo avrebbe ripetuto più volte alla moglie che avrebbe preferito licenziarsi piuttosto che sottoposti al vaccino. «A quel punto - ricostruisce la donna - gli ho detto che non poteva non andare al lavoro, e che non avrei potuto mantenere tutta la famiglia solo con il mio stipendio. Ho aggiunto che se avesse perso il lavoro lo avrei lasciato». 

 

Quella frase è diventata un punto di non ritorno. Spiega la donna: «Ha iniziato ad accusarmi di voler vedere morti lui e nostro figlio per colpa del vaccino. Così ha iniziato a spaccare tutto e minacciarmi, dicendo che avrebbe dato fuoco alla casa».

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ MATTEO SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - SALVINI SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE “MARTIRE DELLA GIUSTIZIA“ SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI E FRUSTRATI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...