karolinska institutet di stoccolma nobel

UN PASTICCIO DA NOBEL: IL FREEZER DELL’UNIVERSITÀ SVEDESE SI ROMPE E VANNO PERSI DECENNI DI RICERCA – SCANDALO ALL’ISTITUTO KAROLINSKA DI STOCCOLMA, LA CLINICA CHE OSPITA IL COMITATO DEL NOBEL, NELLA TOP TEN DEGLI ATENEI MEDICI D’EUROPA: A NATALE UN BLACK OUT HA SPENTO I CONGELATORI, MA NESSUNO SE NE È ACCORGE PER GIORNI – SONO ANDATI PERDUTI ANCHE CAMPIONI USATI PER STUDIARE LA LEUCEMIA, CON DANNI PER ALMENO 40 MILIONI DI EURO – IL PRECEDENTE DEL “CASO MACCHIARINI” NELLA STESSA UNIVERSITA’

Estratto dell’articolo di Patrizia Floder Reitter per “la Verità”

 

Karolinska Institutet di stoccolma

Il Karolinska Institutet (Ki) di Stoccolma, sede dell’assemblea del Nobel, tra le migliori 50 università a livello mondiale e nella top ten delle università mediche in Europa, non ha tecnici che durante le festività controllino il funzionamento dei congelatori nei suoi laboratori. Così, incredibile ma vero, campioni di ricerca raccolti nel corso di decenni sono stati distrutti a causa di un malfunzionamento di un impianto durante le vacanze di Natale.

 

[…] Tra il 22 e il 23 dicembre […] si è verificata un’interruzione nella fornitura di azoto liquido a 16 dei 19 serbatoi criogenici dove i campioni vengono conservati a temperatura fino -190° C. Possono resistere per quattro giorni senza azoto liquido aggiuntivo, ma nessuno si è accorto per tempo dell’avaria e sono rimasti senza per 120 ore, provocando così la distruzione di prezioso biomateriale.

 

Karolinska Institutet di stoccolma

Il Karolinska ha una sola facoltà dedicata esclusivamente alle scienze mediche e sanitarie, nei suoi laboratori ci sono campioni di enorme interesse. Secondo Matti Sällberg, preside del campus meridionale dell’istituto, dove si trova Neo, non esiste una prima stima ma il black out avrebbe provocato danni per milioni di euro.

 

L’ipotesi più probabile è che il valore dei campioni ormai inservibili raggiungesse i 40 milioni di euro. Quel che è peggio, però, è che non saranno più utilizzabili. Il dipartimento di medicina Huddinge è risultato quello maggiormente danneggiato dall’avaria, soprattutto i settori di ricerca di ematologia, endocrinologia e cardiologia, come riferisce la rivista medica Läkartidningen.

 

Karolinska Institutet di stoccolma

Petter Höglund, capo del dipartimento, ha parlato di una quantità molto grande di materiale «di ricerca insostituibile» con campioni, linee cellulari e biomateriali raccolti nel corso di decenni. I laboratori «più colpiti sono quelli che fanno ricerca sulla leucemia, hanno raccolto campioni da pazienti per oltre 30 anni», ha precisato Sällberg. All’università è stata avviata un’indagine interna e l’incidente è stato denunciato alla polizia, per escludere un possibile sabotaggio.

 

Karolinska Institutet di stoccolma

Rimane incomprensibile come un centro di eccellenza scientifica, dove dal 1901 ogni anno 50 professori selezionano il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, non abbia il controllo totale dei sui laboratori. «Quando il flusso di azoto si è interrotto lo scorso 22 dicembre, è stato lanciato un allarme automatico, sia via email, sia via sms», ha spiegato a Läkartidningen Elisabeth Raschperger, ricercatrice e direttrice di Neo. Per poi aggiungere: «Un malfunzionamento dell’unità di allarme ha però fatto sì che i messaggi non funzionassero come avrebbero dovuto».

 

[...] La distruzione di materiale così prezioso è un’altra vicenda imbarazzante da spiegare per il Karolinska Institute, la cui reputazione è stata offuscata dal «caso Macchiarini», denunciato nel gennaio del 2016 dal documentario The Experiments, trasmesso in tre puntate dal canale televisivo pubblico svedese Svt.

 

laboratorio di ricerca scientifico

Classe 1958, laureato in medicina e chirurgia all’università di Pisa, dopo diverse esperienze all’estero il chirurgo svizzero di origine italiana Paolo Macchiarini entrò a far parte del Ki nel 2010, come visiting professor. Tra il 2011 e il 2014 effettuò interventi chirurgici per impiantare trachee artificiali, accolte come scoperte della medicina rigenerativa, ma «sei degli otto pazienti sono morti», riferì Science nel 2016, raccontando la complessa vicenda che ha dato lo spunto per la docuserie Bad surgeon, «cattivo chirurgo», su Netflix.

 

Nel 2014, diversi colleghi sollevarono dubbi sul successo della tecnica. Il Karolinska avviò un’indagine per cattiva condotta, affidata al vicerettore dell’istituto, Anders Hamsten, che concluse che Macchiarini aveva commesso degli errori, ma non era colpevole di cattiva condotta. E l’università rinnovò di un anno il contratto al chirurgo come ricercatore senior.

 

paolo macchiarini. 9

In seguito allo scandalo sempre più vasto, esploso con il documentario svedese dove si affermava che Macchiarini aveva condotto operazioni a Krasnodar, in Russia, impiantando una delle sue trachee di plastica in una donna che non era in pericolo di vita, quindi utilizzandola come cavia come riporta Nature, Hamsten si dimise dopo aver riconosciuto di aver gestito male l’indagine.

 

[...] A febbraio del 2016 il Karolinska riaprì le indagini e interruppe la collaborazione con il chirurgo. Nel 2022 cominciò il processo, che si concluse con la condanna del «Bad surgeon» a due anni e sei mesi per violenza e lesioni private aggravate.

 

 

Articoli correlati

\'MACCHIARINI TRATTAVA I PAZIENTI COME CAVIE\' - LA SENTENZA DEI GIUDICI SVEDESI CHE CONDANNA A DUE...

SCANDALO AL NOBEL - 2 GIUDICI ALLONTANATI PER IL RUOLO AVUTO NELLA CONTROVERSA VICENDA MACCHIARINI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Karolinska Institutet di stoccolma paolo macchiarini. 7Karolinska Institutet di stoccolma

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…