LE PAURE DEGLI ITALIANI - IL LICENZIAMENTO? IL FUTURO DEI FIGLI? NO, IL TERREMOTO - IL TIMORE PER LE CATASTROFI CRESCE PIÙ DI TUTTI GLI ALTRI - CALA INVECE L'ALLARME CRIMINALITÀ, MENTRE IL TERRORISMO SI CONFERMA UNA FORMIDABILE FABBRICA DEL PANICO
Vladimiro Polchi per la Repubblica
«Rischio di perdere il lavoro ». «Mi preoccupa il futuro dei miei figli». L' orizzonte è incerto, l' economia torna a far paura. Riprendono ad agitarsi i fantasmi della crisi. Non solo.
Nella nuova mappa delle paure, è la natura la vera emergenza, con terremoti e frane ad angosciare più di un italiano su tre. Cala invece l' allarme criminalità, mentre il terrorismo si conferma una formidabile fabbrica del panico.
A misurare le nostre preoccupazioni è il decimo rapporto dell' Osservatorio europeo sulla sicurezza, realizzato da Demos& Pi e Osservatorio di Pavia per Fondazione Unipolis. I risultati? L' insicurezza globale si conferma al primo posto: «La distruzione dell' ambiente» allarma il 58% degli italiani, «l' inquinamento » il 55%, «la sicurezza dei cibi» il 47%, «gli atti terroristici » il 44% e «i disastri naturali » il 38%. In particolare la paura per terremoti, frane e alluvioni, dopo le ultime tragedie che hanno colpito il Centro-Italia e l' Abruzzo, è cresciuta di ben 13 punti rispetto allo scorso anno.
Aumenta anche l' allarme terrorismo, soprattutto dopo gli attentati in Francia e in Germania (29% nel 2010, 44% nel 2017). Al secondo posto si piazza l' insicurezza economica (63%), che dopo alcuni anni di calo (22 punti in meno dal 2012 al 2016) ricomincia a salire e, pur non raggiungendo i picchi del 2012, torna ai livelli del 2007.
Tra le paure economiche, in testa c' è quella di «non avere o perdere la pensione» (38%), seguita dalla «disoccupazione» (37%), che cresce di 3 punti rispetto al 2016. Aumenta l' angoscia di «non avere abbastanza soldi per vivere». Anche l' insicurezza legata alla criminalità resta alta, ma cala il numero di italiani che vede i reati in aumento. I più preoccupati sono le donne e gli elettori della Lega. E ancora: cresce la paura dello straniero. Il 39% vede l' immigrato come un' insidia per l' ordine pubblico e il 36% come minaccia per l' occupazione.
Timori cresciuti di 5 punti rispetto al 2016. Anche questo spiega perché «oggi - scrive il direttore del rapporto, Ilvo Diamanti - coloro che ritengono opportuno mantenere la libera circolazione dei cittadini, fra i diversi Paesi, sono una minoranza». Infine, aumenta la preoccupazione per l' instabilità politica (colpisce il 56% degli italiani), dopo tre anni di forte diminuzione. Non è un caso se nei principali tg nazionali, nonostante le notizie ansiogene siano calate in dieci anni dal 28 al 20%, si affacci come nuova voce dell' insicurezza proprio la sfiducia nella politica.
Scompare tra le "paure telecomandate" l' insicurezza economica (1% di visibilità): insomma i tg non ne parlano, ma i cittadini la sentono.
E poi Paese che vai, paure che trovi: in Italia, Spagna e in parte in Francia sono i temi economici e del lavoro a dominare l' agenda politica suggerita dai cittadini. In Germania e Regno Unito sono invece immigrazione e terrorismo. Quanto all' Europa, pur nella forte disillusione generale, la maggioranza degli italiani continua a ritenere «necessaria » l' unità. Al punto che in caso di referendum, il 60% sceglierebbe di restare nella Ue e nell' euro.
Quel che è certo è che l' orizzonte resta senza garanzie: «Il ritratto sempre più sbiadito dell' Europa politica concorre ad alimentare la nostra insicurezza - conclude Diamanti - gli immigrati, i profughi, gli stessi terroristi, l' Europa-che-ancora- non-c' è, i terremoti, le catastrofi naturali non hanno un nome, non hanno un volto. Ne hanno molti, mutevoli e cangianti. E per questo incombono su di noi. Più opprimenti di prima».
Norcia - Terremoto in Italia centrale