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“IL VACCINO CI HA SALVATI” – GIANFRANCO IMPORTUNA, IL PRIMO ITALIANO CONTAGIATO DALLA VARIANTE OMICRON DEL COVID, SI È NEGATIVIZZATO: “ORA VORREI TORNARE IN AFRICA E PORTARE ANCHE I MIEI FIGLI. IN QUESTI VENTI GIORNI ABBIAMO POTUTO RITROVARE LA BELLEZZA DI STARE TUTTI INSIEME COME NON ACCADEVA DA TEMPO” – “I GENITORI DEI COMPAGNI DI CLASSE DEI MIEI FIGLI CI SONO STATI VICINI MA SUI SOCIAL ABBIAMO LETTO CATTIVERIE ANCHE DA PARTE DI CONOSCENTI…”

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Da www.leggo.it

 

GIANFRANCO IMPORTUNA CON LA MOGLIE

Si è negativizzato dopo 21 giorni Gianfranco Importuna, il manager dell'Eni e primo italiano ad essere contagiato dalla variante Omicron del Sars-CoV-2. Tampone negativo anche la moglie, i due figli, la madre e una badante; resta invece contagiata la suocera. In un'intervista a La Repubblica, Gianfranco Importuna ha spiegato: «La quarantena è stata dura ma il vaccino ci ha salvati».

 

La negativizzazione al Covid è emersa dal tampone effettuato nei giorni scorsi. Il professionista casertano era risultato positivo al Covid il 16 novembre scorso dopo essere tornato da un viaggio in Mozambico; il successivo 27 novembre, in seguito al sequenziamento del suo materiale genetico, era emerso che la positività riguardava la nuova variante sudafricana denominata Omicron.

GIANFRANCO IMPORTUNA

 

 Qualche giorno dopo risultarono contagiati ad Omicron anche i due figli, la moglie, la madre, la suocera e una badante, in totale sette persone ma tutte in buone condizioni di salute.

 

Sono poi emerse altre positività legate al manager, in particolare ai due figli che frequentano una scuola elementare di Caserta: sono risultati infatti positivi la scorsa settimana anche tre compagni di classe di uno dei minori ed una docente supplente, sebbene per loro il contagio abbia riguardato la variante Delta del Covid.

 

I VIAGGI DEL PAZIENTE ZERO DELLA VARIANTE OMICRON IN ITALIA

La circostanza ha indotto l'Asl e il Comune a chiudere il 30 novembre scorso la scuola con l'attivazione della Dad e ad effettuare screening di massa su alunni, docenti e personale amministrativo; l'Istituto dovrebbe però riaprire domani dopo che dai test di massa sono emerse poche positività al Covid, ma comunque non alla variante Omicron e non legate quindi alla situazione del manager Eni; resteranno in quarantena per ancora pochi giorni quattro classi, tra cui le due frequentate dai figli del manager.

 

Nell'intervista a La Repubblica, Gianfranco Importuna ha spiegato: «Dopo venti giorni di quarantena resta la sensazione di aver superato una prova molto dura e senza le conseguenze gravi che hanno subito altre persone. E ciò grazie al vaccino, che ci ha fatto stare tranquilli».

 

Tutta la famiglia durante la quarantena è stata bene, senza sintomi o con sintomi lievi. «Da domani potrò tornare a viaggiare ma in questi venti giorni, oltre all'angoscia e alla spada di Damocle rappresentata dai continui tamponi cui venivamo sottoposti, abbiamo potuto ritrovare la bellezza di stare tutti insieme come non accadeva da tempo.

 

VARIANTE OMICRON

Per chi è abituato a viaggiare, stare venti giorni a casa non è facile, ti genera un senso di oppressione; ma c'è anche un lato positivo, vedere i miei figli quanto erano felici di avermi tutto il giorno in casa; loro sono stati bene, anche perché alla Dad ormai sono abituati.

 

GIANFRANCO IMPORTUNA CON LA FAMIGLIA

Ora vorrei tornare in Africa e portare anche i miei figli» - ha aggiunto il manager appena guarito - «I genitori dei compagni di classe dei miei figli ci sono stati vicini ma sui social abbiamo letto cattiverie anche da parte di conoscenti. E comunque, ripeto, senza vaccino non saremmo stati mai tranquilli. Per cui spero che anche chi è restio vada a vaccinarsi».

CORONAVIRUS AFRICA Variante Omicron

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