benjamin netanyahu joe biden antony blinken

PER BIDEN LA TREGUA A GAZA È L’UNICA CHANCE DI NON ESSERE RICORDATO SOLO PER IL RINCOGLIONIMENTO SENILE – IL PRESIDENTE AMERICANO VUOLE A TUTTI I COSTI UNO STOP ALLA GUERRA, ANCHE PER TIRARE LA VOLATA A KAMALA HARRIS. E INFATTI IL SUO SEGRETARIO DI STATO, ANTONY BLINKEN, LA METTE GIÙ SEMPLICE: “GLI ATTUALI COLLOQUI A DOHA POTREBBERO ESSERE L’ULTIMA POSSIBILITÀ PER RIPORTARE A CASA GLI OSTAGGI E OTTENERE UN CESSATE IL FUOCO”. RESTA IL PROBLEMA PIÙ GRANDE: CONVINCERE NETANYAHU E HAMAS

biden netanyahu 2

BLINKEN, QUESTA È FORSE L'ULTIMA POSSIBILITÀ PER LA TREGUA

(ANSA-AFP) - Gli attuali colloqui "potrebbero essere l'ultima" possibilità per una tregua a Gaza. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa Antony Blinken in Israele.

 

"Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l'ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature", ha detto Blinken incontrando il presidente israeliano Isaac Herzog. Il segretario Usa ha quindi chiesto a Hamas e a Israele di non "far deragliare" gli sforzi per un cessate il fuoco.

 

IDF COLPISCE IL SUD LIBANO, RAID DI HEZBOLLAH IN GALILEA

ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU

(ANSA) - I jet da combattimento israeliani hanno colpito diversi edifici utilizzati da Hezbollah ad Ayta ash-Shab, Beit Lif e Houla, nel Libano meridionale la scorsa notte. Lo ha dichiarato l'Idf in un post su X pubblicando i filmati degli attacchi. Successivamente, l'esercito israeliano ha riferito che questa mattina, dopo che le sirene dell'antiaerea sono suonate nella Galilea occidentale, "sono stati identificati diversi bersagli aerei sospetti dal Libano".

 

L'Idf "ha intercettato con successo alcuni degli obiettivi e altri sono caduti nell'area di Ya'ara", ha riferito l'esercito israeliano citato dal Times of Israel, senza fornire ulteriori dettagli.

 

attacco israeliano su gaza 9

POLIZIA, ESPLOSIONE A TEL AVIV UN TENTATIVO DI ATTENTATO

(ANSA) - Una fonte della polizia ha dichiarato che l'esplosione di ieri sera a Tel Aviv è stato un tentativo di attentato: "La nostra premessa di base questa mattina è che si sia trattato di un attentato", lo riferisce Ynet. Il comandante della polizia del distretto di Ayalon Haim Bublil ha confermato a Kan di essere sicuro al "99%"che l'esplosione sia stata un tentativo di attacco terroristico. "Forse il terrorista aveva pianificato di andare in una sinagoga lì vicino o forse in un centro commerciale", ha detto. Un video mostra l'uomo sulla cinquantina che cammina in strada con un grosso zaino sulle spalle prima dell'esplosione.

 

attacco israeliano su gaza 1

Non è ancora chiaro se si sia trattato di un'esplosione intenzionale o se la deflagrazione sia il risultato di un malfunzionamento dell'ordigno prima che l'obiettivo del sospettato venisse raggiunto, ha spiegato la polizia. Dall'analisi dell'esplosione gli investigatori deducono che si trattasse di una carica di diversi chili. Il portavoce della polizia Eli Levy ha dichiarato a Kan: "Qui è avvenuto un grande miracolo". L'ultimo attentato a Tel Aviv risale al 2006.

 

BLINKEN IN ISRAELE, NONA MISSIONE NETANYAHU CAUTO SULLA TREGUA

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

netanyahu biden

L’ottimismo appare solo di circostanza. Il presidente americano Joe Biden spinge in ogni modo per arrivare a un accordo finalizzato a raggiungere al più presto il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio degli oltre 120 ostaggi israeliani vivi o morti (nessuno conosce i numeri precisi). E con lui lavorano anche i mediatori di Egitto e Qatar.

 

Eppure, ben poco lascia credere che l’arrivo ieri sera a Gerusalemme del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, con l’obbiettivo di tirare le fila del negoziato maratona iniziato già poche settimane dopo l’orribile pogrom commesso da Hamas il 7 ottobre, sia viatico di un prossimo successo. Tutt’altro.

 

I rappresentanti di Hamas ripetono che la situazione resta bloccata. Non c’erano durante gli incontri di Doha tra giovedì e venerdì scorsi, ma i loro emissari sono in diretto contatto con i diplomatici coinvolti. È dall’assassinio di Ismail Haniyeh, il leader politico del movimento islamico palestinese ucciso a Teheran, in Iran, dagli agenti israeliani a fine luglio (anche se Gerusalemme non lo ha mai ammesso ufficialmente), che i suoi emissari non partecipano di persona ai colloqui.

antony blinken benjamin netanyahu

 

Così, questa nona missione del capo della diplomazia Usa in Medio Oriente dall’inizio della crisi si preannuncia molto simile alle precedenti.

 

Blinken oggi vedrà il premier Benjamin Netanyahu, quindi il presidente Isaac Herzog e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Martedì volerà al Cairo, in Egitto. Se i segnali fossero di progresso, parrebbero possibili ulteriori tappe tra Gerusalemme e Doha.

 

DAVID LAMMY

Ma ieri mattina, dopo avere espresso un cauto ottimismo, ancora Netanyahu è sembrato per l’ennesima volta frenare: «Voglio ricordare che noi intendiamo condurre negoziati per dare e avere, non solo per dare-dare. Vi sono aree in cui possiamo essere flessibili e altre no».

 

Più volte negli ultimi mesi il leader israeliano si è tirato indietro all’ultimo minuto, quando l’accordo sembrava raggiunto […]. I colloqui avvengono mentre esplode l’ennesimo scandalo sulle note spese della famiglia Netanyahu. Sembra che nel 2023 il premier e la moglie Sarah siano costati all’erario ben oltre sei milioni di dollari per i viaggi all’estero con un entourage compreso tra i 25 e 30 assistenti. […]

 

E BIBI SNOBBA IL MINISTRO BRITANNICO

Estratto dell’articolo di Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”

 

attacco israeliano su gaza 5

«U sare ogni leva diplomatica». Nel pomeriggio di Ferragosto, Sky News aveva dato grande rilievo a uno scoop – o meglio, a quello che sarebbe stato uno scoop importante.

«David Lammy incontrerà Netanyahu. Il ministro degli Esteri si recherà in Israele nelle prossime ore per tenere colloqui con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Un tentativo di impedire una guerra totale in Medio Oriente. […]».

 

Il problema però è che la visita congiunta Regno Unito-Francia — la prima nella regione da oltre un decennio — ha visto sì Lammy e Stephane Sejourne incontrare Katz e il ministro degli Affari strategici Ron Dermer. Ma niente incontro con Netanyahu. «Problemi di agenda», la motivazione ufficiale, classica foglia di fico diplomatica.

 

antony blinken benjamin netanyahu

[…] Ma è evidente che la posizione di Lammy — il nuovo governo laburista ha ritirato le obiezioni britanniche volute dal predecessore di Keir Starmer, il conservatore Rishi Sunak, ai mandati di cattura della Corte Penale Internazionale contro il premier israeliano e il ministro della Difesa Yoav Gallant — è diventata così molto più debole. E, «conflitti di programmazione» a parte, è chiaro che Netanyahu non ha voluto incontrare un importante ministro degli Esteri che lo vorrebbe in manette. […]

attacco israeliano su gaza 6attacco israeliano su gaza 4il capo di hamas Ismail Haniyeh a doha - qatar DAVID LAMMY

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…