EXPO-CA ROBA - PER IL WEEKEND INAUGURALE DI EXPO GLI ALBERGHI NON SONO ANCORA PIENI: SOLO IL 66% DELLE CAMERE RISULTA OCCUPATO - ALCUNI, PER PAURA CHE I PADIGLIONI NON FOSSERO COMPLETATI, HANNO POSTICIPATO LA VISITA

Dino Bondavalli per “Libero Quotidiano”

 

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Sarà anche vero, come spiegano gli operatori del settore alberghiero, «che nessuno si attende un Salone del Mobile lungo sei mesi». Scene come quelle a cui si è assistito nel periodo dal 12 al 17 aprile, con Milano invasa tutti i giorni da decine di migliaia di visitatori stranieri e le camere degli hotel pressoché esaurite per un'intera settimana, si potranno sicuramente verificare, ma a quanto pare non saranno la regola.

 

Di certo, però, per il fine settimana inaugurale di Expo Milano 2015 erano in molti ad avere scommesso su giornate da tutto esaurito, anche per la concomitanza con il ponte del 1° maggio. Invece, a 36 ore dall'apertura ufficiale della manifestazione, ieri a Milano solo il 66% delle camere alberghiere risultava occupato per il weekend. La parte rimanente era ancora sul mercato con forti sconti e con la possibilità per chi avesse avuto voglia di fare una prenotazione last minute, di una riduzione fino al 59% rispetto ai prezzi, piuttosto alti, chiesti nelle scorse settimane.

 

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Una situazione lontana da quella che sarebbe stato lecito attendersi per l'inizio di Expo, che per gli albergatori meneghini rischia quindi di essere in tono minore rispetto alle previsioni. «In effetti per i primi giorni di maggio abbiamo visto qualche cancellazione da parte di gruppi che erano già prenotati», spiega Maurizio Naro di Apam, l'Associazione provinciale albergatori di Milano aderente a Confcommercio Milano.

 

«Probabilmente tutte le notizie che non davano certezze sul completamente dei padiglioni hanno spinto un po' di gruppi organizzati a cambiare data e a posticipare la visita».. D'altra parte, che «a pochi giorni dall'avvio di Expo il bilancio delle prenotazioni» fosse «deludente» l'aveva ammesso nei giorni scorsi il presidente di Confindustria alberghi, Giorgio Palmucci.

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Dopo il troppo tempo perso e i «troppi errori» commessi nella «promozione di Expo», l'impressione è che ora molto si giochi su ciò che accadrà nelle prossime settimane. Se chi visiterà l'Esposizione universale ne ricaverà un giudizio positivo nonostante le opere ancora da completare, diffondendo poi ad amici, conoscenti e attraverso i social network il proprio gradimento, la manifestazione potrà decollare. In caso contrario, lo scenario si prospetta cupo. Sia come sia, per ora tra gli albergatori prevale comunque la voglia di vedere il bicchiere mezzo pieno.

 

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«Nonostante la forte concorrenza degli appartamenti messi a disposizione sulla città, fenomeno con cui dobbiamo fare i conti, al momento il prenotato On the book (confermato) per i prossimi mesi negli hotel di Milano è circa il doppio di quello dello scorso anno (40% contro il 20% del 2014)», sottolinea Naro. Inoltre, «per il grosso dei turisti legati a Expo credo che riceveremo le prenotazioni sotto data.

 

Ormai il trend generale è questo, quindi sono fiducioso che raggiungeremo quel 15% di fatturato in più che era la nostra valutazione iniziale per il semestre di Expo», conclude Naro. Nel frattempo nel capoluogo lombardo il numero di alloggi disponibili su Airbnb è raddoppiato rispetto al 2014 (+107%) , mentre il numero di prenotazioni è addirittura quadruplicato (+293%). Che sia questo il vero effetto Expo?

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