patrick zaki giulio regeni

SI SCRIVE ZAKI, SI LEGGE REGENI - PERCHÉ L’ITALIA SI STA DANDO COSI’ DA FARE PER AIUTARE PATRICK ZAKI CHE, PUR ESSENDOSI LAUREATO A BOLOGNA, E’ CITTADINO EGIZIANO ED E’ STATO CONDANNATO DA UN TRIBUNALE DEL SUO PAESE CON SENTENZA INAPPELLABILE? - E’ LA CONSEGUENZA DEGLI STRASCICHI EMOTIVI DEL CASO REGENI, SUL QUALE L’EGITTO SI RIFIUTA DI COLLABORARE - IL GOVERNO ITALIANO SPERA DI CONVINCERE AL SISI A CONCEDERE LA GRAZIA A ZAKI O A FARGLI SCONTARE DA NOI LA PENA RESIDUA (14 MESI)  

Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per www.corriere.it

 

Patrick Zaki dona i suoi capelli

C’è una linea labilissima, in diplomazia, che è assolutamente vietato attraversare. È quella che separa un normale lavoro di moral suasion da un’ingerenza negli affari di un altro Paese. Palazzo Chigi e la Farnesina conoscono benissimo questa regola, anche se all’Egitto in diverse occasioni hanno già fatto presente quanto l’Italia «abbia a cuore» i casi di Patrick Zaki e Giulio Regeni, per il quale si chiede ancora giustizia e una punizione per i colpevoli, a più di sette anni dal suo omicidio.

 

giulio regeni

[…] Sarà l’Egitto a decidere la sorte dello studente. Zaki è un cittadino egiziano, condannato da un tribunale egiziano con sentenza inappellabile. I rapporti con l’Italia però sono buoni, il neo-ambasciatore del Cairo a Roma, Bassam Rady, già portavoce di al-Sisi, ha presentato a marzo le sue credenziali al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e viene descritto da fonti italiane come «uomo influente e preparatissimo, molto ascoltato dal suo presidente, persona cordiale e ben disposta nei confronti del nostro Paese».

 

patrick zaki 4

Potrebbe essere lui la persona giusta per sbrogliare l’intrico. L’Italia attraverso i suoi canali diplomatici ha già fatto sapere al governo del Cairo che sarebbe anche pronta a far scontare da noi la pena residua (14 mesi) ottenuta dall’attivista egiziano, che si è laureato in videoconferenza all’Alma Mater di Bologna appena due settimane fa. Lui ora si trova ristretto in commissariato e sarebbe già importante evitargli il trasferimento in un carcere.

 

[…] Due settimane fa i proclami del ragazzo dopo la laurea («Ringrazio Bologna e la stampa libera, lo studio è stata la mia resistenza») hanno creato ulteriore irritazione: in Egitto Zaki fu arrestato tre anni fa con l’accusa di aver scritto notizie false in un articolo sulle discriminazioni contro i copti. Le sue parole, perciò, sono suonate di nuovo come propaganda ostile.

 

giulio regeni 1

Ma se davvero è la grazia l’unica soluzione per cancellare all’istante i suoi debiti con la giustizia e restituirlo agli affetti in Italia, questo potere ce l’ha solo al-Sisi. […]  domenica, a Roma, Giorgia Meloni presiederà la Conferenza sullo Sviluppo e le Migrazioni, accogliendo alla Farnesina, insieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani, molti capi di Stato e di governo europei, africani e arabi. Sarà l’occasione per confrontarsi sui programmi e per migliorare le relazioni. In fondo, se l’Italia ha bisogno dell’Egitto, anche l’Egitto ha bisogno dell’Italia.

patrick zaki

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...