DAGOREPORT - PERCHÉ PAVEL DUROV SI È FATTO ARRESTARE - SECONDO SERVIZI E SERVIZIETTI, IL SOSPETTO E’ DIVENTATO CERTEZZA: IL PALESTRATO DUROV SI È CONSEGNATO ALLE GALERE FRANCESI PER IL TIMORE DI FINIRE AMMAZZATO DA VLADIMIR PUTIN, LE CUI PRESSIONI (EUFEMISMO) PER FARSI CONSEGNARE I CODICI E I DATI PERSONALI DEGLI UTENTI DI TELEGRAM ALLO SCOPO DI DECRITTARE LA MESSAGGISTICA GEOPOLITICA, MILITARE ED ECONOMICA LEGATA ALL’INTELLIGENCE, SAREBBERO DIVENTATI INSOSTENIBILI - LA SITUAZIONE È PRECIPITATA DOPO DUE ANNI DI GUERRA RUSSIA-UCRAINA; GIUNTO A UN PUNTO DI NON RITORNO, A PAVEL DUROV È CONVENUTO FARSI ARRESTARE DAGLI “AGENTI SPECIALI” PARIGINI PIUTTOSTO CHE RITROVARSI SOTTO TERRA A FAR COMPAGNIA A NAVALNY – A PROPOSITO DI CODICI DI ACCESSO PER LA CRITTOGRAFIA DELL’APPLICAZIONE, AVETE NOTIZIE DI DOVE SI TROVA NIKOLAJ DUROV, FRATELLO DI PAVEL, LA VERA MENTE TECNOLOGICA DIETRO A TELEGRAM?
DAGOREPORT
Perché Pavel Durov si è fatto arrestare? Il fondatore dell'app di messagistica istantanea Telegram, nato a San Pietroburgo 39 anni fa, non è un miliardario sprovveduto: sapeva benissimo che non appena messo piede in Francia (di cui ha il passaporto) lo aspettava un mandato di arresto col suo nome, con ipotesi di reato legate alla mancanza di cooperazione con le autorità in merito alle attività delittuose che prosperano sulla sua app.
Cosa l’ha spinto dunque a fare scalo a Parigi sabato sera? Che pensava di fare, di scrivere un libro sulle prigioni di Macron al tempo di Internet?
Secondo fonti di servizi e servizietti, che l’hanno sempre attenzionato h-24, ipotizzando anche che fosse un agente dell’Fsb russo sotto copertura, il primo sospetto sta diventando certezza: il palestrato Durov si è fatto arrestare ai piedi della Tour Eiffel da “agenti speciali” per salvare la pelle.
Si è consegnato alle galere francesi per il timore di finire ammazzato da Vladimir Putin, le cui pressioni (eufemismo) per farsi consegnare i codici e i dati personali degli utenti di Telegram allo scopo di decrittare la messaggistica, sarebbero diventate insostenibili.
Non certo le attività da dark web (porno, droga, riciclaggio, armi, etc.), bensì la messaggistica utilizzata ‘’per le comunicazioni riservate che potrebbero riguardare il mondo del Terrorismo, i conflitti geopolitici in essere, come quello tra Russia e Ucraina o tra Hamas e Israele, ma anche informazioni economiche, militari e governative altamente sensibili fino a poter identificare attori e anche segreti personali di figure apicali. Telegram è il Sacro Graal dell’intelligence" (Pierguido Iezzi, Strategic Business Director di Tinexta Cyber).
IL DITO MEDIO DI PAVEL DUROV A VLADIMIR PUTIN NEL 2011
E la conferma alla dichiarazione di Iezzi all’Agi, è arrivata dal propagandista del canale Vgtrk Andrej Medvedev che ha definito Telegram “il principale messaggero dell’attuale guerra” e “un’alternativa alle comunicazioni militari chiuse”.
Del resto, già nel 2011 Putin pretendeva di avere la lista degli oppositori iscritti a Vkontakte (il “Facebook russo") fondato da Pavel nel 2006. Lui si oppose, e dopo essere stato costretto a vendere “Vk” a imprenditori vicini a “Mad Vlad”, postò una foto con il dito medio.
Quando nel 2014 il “Mark Zuckerberg russo” ha lasciato la Russia e ha creato Telegram, Putin gli ha già ‘’chiesto’’ le chiavi di crittografia dell’applicazione. E dopo che Durov si è rifiutato, ha provato invano a bloccare l’app.
pavel durov e il fratello nikolaj
Una situazione conflittuale che è precipitata dopo due anni di guerra Russia-Ucraina; giunto a un punto di non ritorno, a Pavel Durov è convenuto farsi arrestare dai “flic” parigini piuttosto che ritrovarsi sotto terra a far compagnia a Navalny.
POST SCRIPTUM
Avete notizie di dove si trova Nikolaj Durov, la vera mente tecnologica dietro a Telegram? Il fratello maggiore di Pavel, genio della programmazione, ha scritto i codici di Vkontakte e dell’app di messaggistica e, a differenza del palestrato fratello, non si palesa quasi mai…
CREMLINO, 'SENZA PROVE SERIE CONTRO DUROV È ATTO POLITICO'
(ANSA) - Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che se non dovessero esserci prove "serie" per l'arresto in Francia del patron di Telegram, Pavel Durov, si tratterebbe di un "caso politico". Lo riporta la Tass. "Le accuse sono davvero molto serie e richiedono prove altrettanto serie, altrimenti si tratterà di un tentativo diretto di limitare la libertà di comunicazione e, si potrebbe anche dire, di un'intimidazione diretta nei confronti del capo di una grande azienda. Cioè sarà esattamente una questione politica, cosa che ieri in questa storia è stata negata dal signor Macron", ha detto Peskov.
CREMLINO, 'PRONTI AD AIUTARE DUROV, MA È ANCHE FRANCESE'
(ANSA) - La Russia è pronta a "fornire tutto l'aiuto e l'assistenza necessari" a Pavel Durov, il capo di Telegram arrestato a Parigi, "ma la situazione è complicata anche dal fatto che è anche cittadino francese". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. "Ci auguriamo che il signor Durov abbia tutte le capacità necessarie per organizzare la sua difesa legale", ha aggiunto Peskov.
LA FOTO DI EVGENIJ PRIGOZHIN PUBBLICATA SU TELEGRAM DAL GRUPPO WAGNER
ALTRO CHE PEDOFILI E NARCOS, ALL’INTELLIGENCE FRANCESE FANNO GOLA LE CHAT DI DUROV
Estratto dell’articolo di Claudio Antonelli per “La Verità”
I militanti di Hezbollah in Libano, così come in Iran, piuttosto che in Iraq, comunicano tramite Telegram. La stessa cosa si può dire di Africa Corps, la ex Wagner russa, che negli ultimi sei anni ha quadruplicato la propria presenza in quella che un tempo si chiamava Francafrique. I mercenari russi hanno sostenuto colpi di stato e contribuito ad armare fazioni militari prima e dopo i golpe. Dal Mali al Niger, fino al Burkina Faso.
L’intelligence francese ha fatto poco. Ha perso il treno del controllo politico e sul fronte del controllo digitale non ha toccato palla. Anche nel Donbass i militari russi usano Telegram. Persino per comunicazioni sensibili e per pianificare mosse che alle intelligence inglesi e […] americane garberebbe molto leggere in tempo reale.
Pavel Durov, fondatore della piattaforma, arrestato tre giorni fa all’aeroporto di Le Bourget a Parigi in arrivo dall’Azerbaigian assieme alla compagna Yulia Vaviolva, non ha mai aperto i rubinetti. Il che non significa in assoluto che è impossibile intercettare i telefoni su cui è installata l’app.
Le unità specializzate israeliane lo fanno. È però un esercizio mirato. Va spedito un trojan, bucato il telefono del soggetto e da lì si legge all’interno. Il tema è però molto più ampio. Al di là delle comunicazioni end-to-end criptate con chiavi che utilizzano gli utenti, sembra proprio che la partita in gioco con l’arresto di Durov sia quella di poter hackerare un intero network regionale.
Le intelligence occidentali vorrebbero poter setacciare a strascico interi network. Per capirsi, quelli utilizzati in Libano, come in Africa o nel Donbass. [… Data la stretta collaborazione tra le nazioni occidentali su questioni di sicurezza e intelligence, è plausibile che la Francia abbia agito in concerto con i suoi alleati.
VLADIMIR PUTIN - AGENTI DELL FSB - SERVIZI SEGRETI RUSSI
[…] Va ricordato che nel 2016 Apple e Fbi sono finite in tribunale. L’azienda negava la possibilità di utilizzare backdoor negli iPhone in uso a persone accusate di essere terroristi. Il procedimento ha portato Apple ad aprire i boccaporti […] Anche l’esperto Pierguido Iezzi, già sentito dalla Verità ieri, spiega con semplici parole come Telegram sia il sacro Graal dell’intelligence. «L’arresto del fondatore di Telegram rappresenta un evento critico per la sicurezza internazionale. Se le autorità francesi riuscissero a ottenere l’accesso ai dati della piattaforma, potrebbero disporre di una quantità enorme di informazioni strategiche», commenta.
«Non parliamo di crimine organizzato, cybercrime, riciclaggio, pedopornografia e altro. Si tratta di comunicazioni riservate che potrebbero riguardare il mondo del terrorismo, i conflitti geopolitici in essere, come quello tra Russia e Ucraina o tra Hamas e Israele, ma anche informazioni economiche, militari e governative altamente sensibili fino a poter identificare attori e anche segreti personali di figure apicali».
PROPAGANDA FILORUSSA TELEGRAM PUTIN
Iezzi, strategic business director di Tinexta cyber, desrcive così uno scenario che potrebbe mettere in discussione la neutralità di Telegram, trasformandolo in una risorsa strategica nelle mani di chi detiene il controllo sui suoi dati.
«Le implicazioni per la privacy e la sicurezza delle comunicazioni sono enormi, così come le possibili conseguenze sulle relazioni internazionali, che potrebbero sfociare in scontri diplomatici su vasta scala».
Il potenziale accesso a questi dati da parte delle autorità francesi potrebbe ridefinire gli equilibri di potere tra le nazioni e mettere anche alla prova la cooperazione tra i Paesi dell’Ue, che potrebbero rimanere esclusi, a differenza di Usa e Uk.
Insomma, l’arresto di Durov poco ha a che fare con le motivazioni ufficiali, seppur vere. Da anni la piattaforma viene utilizzata da trafficanti, pedofili e altro genere di delinquenti. Nessuno si è mai particolarmente mosso per trovare una soluzione. Adesso però su Telegram si fanno le guerre. […]
I PIANI AMANO IL SILENZIO - MESSAGGIO SUL GRUPPO TELEGRAM DELLA WAGNER, GREY ZONE pavel durov 3il canale telegram per spacciare pavel durov 1pavel durov il suo profilo su vkontakte PIERGUIDO IEZZIcaccia al video dello stupro su telegramChat Telegram di Killnetpavel durov 6Nikolai DurovIL GRUPPO TELEGRAM Divisione ariana francesepavel durov 4