david amess jo cox

LA VIOLENZA ARRIVA DRITTA AI PARLAMENTARI: ORA SONO DIVENTATI UN BERSAGLIO - PERQUISIZIONE IN DUE CASE A LONDRA DOPO L'ASSASSINIO DEL DEPUTATO CONSERVATORE, DAVID AMESS - LA POLIZIA BRITANNICA HA CONTATTATO I PARLAMENTARI PER CONCORDARE LE NUOVE MISURE DI SICUREZZA: AD ALCUNI È STATO CHIESTO DI COMUNICARE QUANDO E DOVE INCONTRERA’ GLI ELETTORI - IL TRAGICO CASO DI JO COX, LE MINACCE ONLINE E CENTINAIA DI ONOREVOLI CHE HANNO DOVUTO AUMENTARE LE MISURE DI SICUREZZA, DAI SISTEMI D'ALLARME AI PULSANTI ANTIPANICO…

DAVID AMESS

1 - GB: DEPUTATO UCCISO, PERQUISITE DUE CASE A LONDRA

(ANSA) - E' in corso la perquisizione di due case a Londra nell'ambito delle indagini sull'assassinio del deputato conservatore David Amess ieri nell'Essex. Lo riporta Sky news. Il sindaco della capitale britannica Sadiq Khan ha detto di essere in contatto con la Met Police.

 

2 - GB: POLIZIA CONTATTA DEPUTATI PER NUOVE MISURE DI SICUREZZA

OMICIDIO DI DAVID AMESS

(ANSA) - La polizia britannica ha annunciato che ogni deputato sarà contattato per essere informato sulle nuove misure di sicurezza dopo l'assassinio del parlamentare conservatore David Amess, brutalmente ucciso ieri durante un incontro con i suoi elettori. Lo riporta Sky news. Secondo il tabloid Mirror ad alcuni deputati è stato chiesto di comunicare alla polizia quando e dove sono in programma gli incontri ed in alcuni casi sono stati cancellati. Da ieri la politica britannica sta discutendo su questo tema, se sia il caso di continuare a tenere questi eventi faccia a faccia tra deputati ed elettori. La ministra degli Interni, Priti Patel, oggi ha dichiarato che i "parlamentari devono andare avanti e svolgere i loro doveri per servire la democrazia senza lasciarsi intimidire".

OMICIDIO DI DAVID AMESS

 

3 - COME JO COX 5 ANNI FA E ORA SI DISCUTE SE SCORTARE LE USCITE DEI PARLAMENTARI

Paola De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

Il tragico caso di Jo Cox, le minacce online contro i parlamentari, le misure di sicurezza introdotte per proteggere i deputati «rischiano di rovinare la grande tradizione britannica che permette alla gente di incontrare apertamente i politici che ha eletto». Così scriveva Sir David Amess nel libro Ayes and Ears: A Survivor' s Guide to Westminster , pubblicato l'anno scorso.

 

BRENDAN E JO COX

La guida di un sopravvissuto, spiegava, perché in quasi 40 anni di servizio pubblico aveva visto grandi cambiamenti politici e sociali, nonché un triste irrigidimento, in tempi recenti, nei confronti del contatto diretto con l'elettorato. All'indomani della morte di Sir David proprio durante uno degli incontri con il pubblico che tanto apprezzava, le sue sono parole che sembrano trucemente profetiche.

 

«Ci viene consigliato - sottolineava nel libro - di non incontrare nessuno da soli, di prestare grande attenzione quando apriamo la posta e di assicurarci che i nostri uffici siano sicuri». Erano i provvedimenti introdotti dopo l'uccisione nel giugno 2016, a una settimana dal referendum sull'Unione Europea, della laburista Cox, pugnalata a morte in pieno giorno mentre si recava a una surgery con i suoi elettori. Un caso che ieri si è ripetuto e che torna a scuotere profondamente il Paese così come il sistema politico.

 

David Amess 2

La maggiore attenzione alla sicurezza dei deputati non ha salvato Sir David, che è diventato il secondo parlamentare assassinato in cinque anni, il sesto dalla fine della Seconda guerra mondiale, il nono in totale. Numeri raggelanti dietro i quali si cela una realtà ancora più buia: i parlamentari, oggi, non possono permettersi di non aver paura. La violenza non è più solo un fenomeno contro il quale combattere a livello politico.

 

Lo sa Yvette Cooper, che in casa ha dovuto mettere porte e finestre blindate, lo sa Rosie Duffield, che ha saltato il congresso laburista per via delle minacce ricevute online, lo sanno centinaia di deputati che hanno usufruito dei fondi messi a disposizione dal Parlamento per aumentare le misure di sicurezza, dai sistemi d'allarme, ai pulsanti antipanico. Il caso Amess,ora, rende indispensabile un nuovo dibattito, come ha sottolineato lo speaker dei Comuni Sir Lindsay Hoyle.

 

JO COX

«I deputati devono poter svolgere il proprio lavoro», ha detto. Non esclude di predisporre la presenza delle forze dell'ordine durante le uscite pubbliche dei parlamentari. Già prima del caso Cox, infatti, si erano verificati atti violenti che avevano evidenziato la vulnerabilità dei parlamentari, contro il laburista Stephen Timms, nel 2010, e il liberademocratico Nigel Jones, a Cheltenham, nel 2000, quando aveva perso la vita l'assistente del deputato, Andrew Pennington.

 

David Amess 3

Nel 2017, era stata incrementata la sicurezza attorno al palazzo di Westminster dopo l'attentato di matrice islamista nel quale era morto un poliziotto. Per Brendon Cox, marito di Jo, la giornata di ieri ha significato rivivere il lutto e la perdita di cinque anni fa. «Il mio affetto e i miei pensieri sono con la famiglia di David, i suoi amici e colleghi. Sono tutto ciò che importa ora».

JO COXBRENDAN E JO COXJO COXMARGARETH THATCHER E DAVID AMESS

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…