MAI RIFIUTARE UNA MOGLIE FOCOSA – A PESARO UNA DONNA IN PREDA AI BOLLENTI SPIRITI HA PICCHIATO IL MARITO CHE SI ERA RIFIUTATO DI FARE SESSO PERCHÉ TROPPO STANCO – L’UOMO, UN 40ENNE ITALIANO, ALLA FINE L’HA LASCIATA E POI DENUNCIATA: IL CASO È FINITO IN TRIBUNALE E LA SIGNORA RISCHIA LA RECLUSIONE FINO A SEI MESI O…
Luigi Benelli per www.corriereadriatico.it
Lei è troppo focosa, vorrebbe fare sesso col compagno, ma lui non ne ha voglia. E il caso finisce davanti al giudice di pace con la donna accusata di percosse. E’ il singolare caso di una thailandese di 38 anni che in preda ai bollenti spiriti avrebbe voluto consumare un rapporto con il compagno, 40enne pesarese. Ma complice la stanchezza e poca voglia, lui non l’ha accolta e lei è andata su tutte le furie.
Secondo la querela lei non aveva gradito il rifiuto e in un primo momento ha stretto il compagno con le mani sulla vita provocando dei graffi con le unghie.
Piccole lesioni dovute alla forte pressione per tentare di convincerlo con le cattive.
Lui ha cercato di divincolarsi perché il rapporto troppo focoso stava degenerando. Ne è nato un litigio e lui voleva andare a chiamare le forze dell’ordine. Lei per tutta risposta ha iniziato a mettergli le mani addosso e sui fianchi affinché non potesse raggiungere il telefono. I rapporti sono diventati tesissimi, tanto che i due si sono lasciati, e lui l’ha querelata.
Ieri mattina il caso è finito davanti al giudice di pace con la 38enne accusata di percosse. La donna è difesa dall’avvocato Alessandro Pagnini del foro di Pesaro. L’obiettivo è arrivare a una conciliazione per definire il caso. Il reato è di per sé punibile con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 309.
Il processo è stato rinviato a luglio. Una storia che ricorda un intervento della Polizia perché una donna pesarese di 40 anni pretendeva sesso quattro volte al giorno dal compagno marocchino di 50 anni.
Al suo rifiuto, la donna lo avrebbe regolarmente insultato e umiliato provocando la reazione dell’uomo l’aveva spinta. Così lui si era rivolto ai carabinieri per raccontare tutto e sporgere querela per le molestie ricevute e lei alla polizia per i maltrattamenti subiti.