DISASTRI GALATTICI - IL PILOTA SOPRAVVISSUTO ALL’ESPLOSIONE DELLA NAVETTA VIRGIN: “È STATO UN MIRACOLO. HO PERSO I SENSI” - BRANSON: “UNA TRAGICA BATTUTA D’ARRESTO MA SI VA AVANTI”
foto time 7 novembre 2014 il razzo della virgin galactic
L’amministratore delegato di Virgin Galactic (George Whitesides) ha scritto una lettera per esprimere il suo cordoglio. E ha parlato di «tragica battuta d’arresto». Una battuta d’arresto che è costata la vita al co-pilota Mike Alsbury e lesioni all’altro pilota, Peter Siebold, sopravvissuto a fine ottobre all’esplosione della navetta SpaceShipTwo (Virgin Galactic).
Dopo lo choc, nei giorni scorsi Siebold (nella foto) per la prima volta ha raccontato la dinamica di come si sia salvato, un’intervista Daily Mail . «È stato un miracolo essere sopravvissuto». Il pilota è riuscito ad attivare il suo paracadute in assenza di ossigeno a una temperatura che toccava i meno 70 gradi.
«All’inizio devo aver perso conoscenza. Non posso ricordare niente di quello che è successo ma devo essermi ripreso durante la caduta. Mi ricordo di aver mostrato il pollice alto all’aereo che ci seguiva». Nonostante le ferite riportate, Siebold è già tornato nel suo ranch in California dove si sta riprendendo. Il padre Klaus ha detto al giornale che Peter è «di buon umore».
In base alla sua testimonianza, il pilota è riuscito ad uscire dalla navetta che si stava disintegrando. Non era dotata, infatti, come invece si era detto in un primo momento, di un sistema con seggiolini eiettabili. Il suo collega è rimasto intrappolato a bordo. Dopo un lungo tuffo nel vuoto il paracadute di Siebold si è aperto a circa 6 mila metri e una volta a terra è stato soccorso.
Intanto, la famiglia di un tecnico di Virgin Galactic, Todd Ivens, morto nel 2007 durante un test a terra della SpaceShipTwo, ha lanciato un appello a Richard Branson, patron dell’impresa spaziale, chiedendo di fermarsi prima che altra gente perda la vita.