fabiola sciabbarrasi amanda bonini

IL PINO DELLA DISCORDIA: DUE VERITÀ SULLE ULTIME ORE DEL CANTANTE - L’EX MOGLIE ACCUSA LA NUOVA COMPAGNA DI AVEGLI PRESTATO SOCCORSI INADEGUATI – MAIL: “A QUATTRO GIORNI DAL DECESSO E A DECOMPOSIZIONE GIÀ AVANZATA, GLI FANNO L’AUTOPSIA? MAI SENTITO NULLA DEL GENERE IN MEDICINA LEGALE”

daniele 676592 016 khne u43050851423015jof 1224x916@corriere web sezioni 593x443daniele 676592 016 khne u43050851423015jof 1224x916@corriere web sezioni 593x443

1. MAIL

Scusa, Dago, ma qua nessuno lo scrive: Pino Daniele muore il 4 gennaio, lo espongono al pubblico, celebrano i funerali a Roma, poi fanno fare alla salma 225 chilometri per portarla a Napoli, quindi altri 225 per riportarla a Roma, totale 550. E ieri, a quattro giorni dal decesso e a decomposizione già avanzata, gli fanno l’autopsia? Mai sentito nulla del genere in medicina legale.

Ciao

S.

 

2. IL PINO DELLA DISCORDIA: L’EX MOGLIE ACCUSA LA NUOVA COMPAGNA: SOCCORSI E CONSIGLI INADEGATI

Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera

 

la seconda moglie di pino daniele, fabiola sciabbarrasi, dietro di lei, amanda bonini la seconda moglie di pino daniele, fabiola sciabbarrasi, dietro di lei, amanda bonini

Non poteva essere l’autopsia a dare una risposta alle domande sulla scomparsa di Pino Daniele, che — come appurato dall’esame effettuato ieri — è morto per insufficienza cardiaca (e dietro l’asciutta formula ci sono i vent’anni di gravissimi e ben noti problemi al cuore del cantautore, anche questi confermati dai medici incaricati dalla procura). 
 

Di altro tipo sono i dubbi rilanciati anche ieri dalla seconda moglie dell’artista, Fabiola Sciabbarrasi: «Qualcosa è andato storto, Pino stava molto male e la scelta di portarlo in auto in un ospedale lontano oltre 150 chilometri non me la spiego». Il dolore delle parole non fa sconti alla rivale in amore e ultima compagna del bluesman, Amanda Bonini, di avergli quanto meno prestato soccorsi (e consigli) inadeguati. 
 

pino daniele pino daniele

«Pino era svenuto non avrebbe potuto decidere lui di andare a Roma», accusa la prima. «Era lucido, ha detto lui di metterci in auto», replica la seconda. Una doppia verità che segna una distanza tra le due famiglie marcata già dalle divisioni sui funerali, replicati a Napoli poche ore dopo Roma. 
 

Se quel viaggio si potesse e dovesse evitare resta una valutazione soggettiva, in mancanza di una diagnosi medica diretta sul malore. L’unico consulto, che ha preceduto la chiamata, poi annullata, al 118, c’è stato al telefono con Achille Gaspardone, che in tutti questi anni lo ha avuto in cura, con successo: «Pino stava sufficientemente bene — racconta il cardiologo —. Mi ha detto che aveva un senso di malessere, ma non mi ha trasmesso l’ansia di una situazione grave».

 

pino daniele 3pino daniele 3

Sintomi analoghi c’erano stati già in passato e in quei casi Daniele aveva preferito farsi visitare di persona dal medico di fiducia: «Ho parlato sia con lui che con la compagna — continua Gaspardone — e gli ho consigliato di chiamare l’ambulanza». Quindi, prosegue lo specialista, «credo abbia chiamato e poi disdetto perché stava sufficientemente bene, era piuttosto stabile e preferiva andare in un ambiente dove era conosciuto. Poi tutto è precipitato come può succedere nei casi di ischemia miocardica». 
 

Daniele, 59 anni, è arrivato nella Capitale dopo oltre un’ora d’auto, quando era già morto. Si sarebbe potuto salvare con un intervento più tempestivo? «Sarebbe prematuro e senza alcuna oggettività dirlo adesso», sottolinea Vittorio Fineschi, uno dei medici incaricati dell’esame (presenti i periti nominati da Fabiola Sciabbarrasi). L’autopsia è durata tre ore e mezza e darà ulteriori risultati nei prossimi giorni con gli accertamenti in programma su campioni prelevati.

 

LA VILLA DI PINO DANIELE A MAGLIANO IN TOSCANALA VILLA DI PINO DANIELE A MAGLIANO IN TOSCANA

Dopo la folla dei giorni scorsi, l’artista era solo nella camera mortuaria. Tanti invece gli amici e parenti di un 21enne ucciso la scorsa notte in una storia di camorra. La salma del cantante è tornata in serata a Roma, al cimitero di Prima Porta, per la cremazione. Acquisita all’inchiesta per omicidio colposo (a carico di ignoti) la documentazione medica pregressa. 
 

E al ritorno nella villa in Maremma un’altra brutta notizia per la famiglia del cantautore. La serratura di una porta finestra sul retro scardinata ha aperto l’ex podere alla razzia dei ladri. Rubati contanti e due preziose chitarre.

LA VILLA DI PINO DANIELE  A MAGLIANO IN TOSCANALA VILLA DI PINO DANIELE A MAGLIANO IN TOSCANA

 

A dare l’allarme, ieri pomeriggio, è stata Amanda Bonini. La villa, in una zona isolata, con un ampio giardino attorno e le mura di cinta delimitate da cipressi, non è dotata di videosorveglianza ma di un sistema d’allarme che però sarebbe stato divelto dai ladri, entrati nella proprietà dopo aver scavalcato la recinzione. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri di Orbetello il furto sarebbe avvenuto la sera in cui centinaia di migliaia di persone piangevano l’artista scomparso. 

LA VILLA DI  PINO DANIELE  A MAGLIANO IN TOSCANALA VILLA DI PINO DANIELE A MAGLIANO IN TOSCANA

 

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’. UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA) - L'ULTIMA SPERANZA DI CALTARICCONE: ESSENDO MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS, A DECIDERE LA DEROGA DAL ‘’PASSIVITY RULE’’ SARÀ L’ASSEMBLEA: SE IN FORMA ORDINARIA (A MAGGIORANZA), CALTAPERDE; SE STRAORDINARIA (CON I DUE TERZI DEL CAPITALE PRESENTE), CALTAVINCE...

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...