alessia piperno e famiglia con roberto gualtieri - 4

“SONO STATI 45 GIORNI DURI, MA NON SONO STATA MALTRATTATA” – LE POCHE PAROLE DI ALESSIA PIPERNO AL RIENTRO A ROMA: “NON HO SUBITO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI, SONO STATA TRATTATA BENE E HO MANGIATO REGOLARMENTE CIBO OCCIDENTALE” – LA TRAVEL BLOGGER ORA RESTERÀ PER UN PO’ A CASA. IL RISERBO DEL GOVERNO, DELL’INTELLIGENCE E DELLA FAMIGLIA DOPO LA LIBERAZIONE E L’ATTERRAGGIO A CIAMPINO, DOVE È STATA ACCOLTA DA GIORGIA MELONI (E POI DA GUALTIERI, CON CUI SI È FATTA FOTOGRAFARE)

 

Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

alessia piperno e famiglia con roberto gualtieri 5

La passione per i viaggi non si è spenta, ma per un po' Alessia resterà a casa. Nel palazzo di via Carlo Cipolla, nella zona non proprio centrale dell'Appio, assediato per tutto il giorno dai cronisti che, alle 18.20 di ieri, l'hanno vista passare rapidamente, incappucciata e abbracciata al padre Alberto. Seguita dalla madre Manuela, dal fratello David e da un'amica di famiglia. Tutti in silenzio.

 

Non solo per l'emozione, ma anche per rispettare il riserbo del governo e dell'intelligence che ha avvolto tutta l'operazione che l'ha riportata in Italia. «Ma sono stati 45 giorni duri, in sei in una cella per un mese e mezzo. Ma non sono stata maltrattata», ha detto Alessia Piperno, travel blogger di 30 anni, durante il breve incontro con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri all'accoglienza del 31° Stormo dell'aeroporto di Ciampino, appena sbarcata da un Falcon 900 dell'Aeronautica militare.

 

alessia piperno e famiglia con roberto gualtieri 2

Poche parole prima di salire sul van scuro che l'ha riportata nella sua abitazione, scambiate anche con il premier Giorgia Meloni, che qualche ora prima aveva dato la notizia della sua scarcerazione dal penitenziario di Evin dove era stata rinchiusa il 28 settembre scorso, accusata di aver preso parte a una delle manifestazioni di piazza a Teheran contro il regime e in segno di solidarietà per la morte di Mahsa Amini. «Non ho subìto atteggiamenti violenti, sono stata trattata bene.

 

Ho mangiato regolarmente cibo occidentale», ha ripetuto ancora Alessia, a sottolineare il fatto che la durezza della detenzione, in un momento peraltro molto difficile per l'Iran, non è sfociata in qualcosa di peggio.

 

IL RIENTRO IN ITALIA DI ALESSIA PIPERNO

Anche perché le premesse non erano state incoraggianti -con una rivolta scoppiata proprio in quel carcere - e durante il primo incontro con l'ambasciatore italiano a Teheran Giuseppe Perrone la ragazza era bendata, in cella con un'altra giovane reclusa iraniana. Entrambe si trovavano nella famigerata «sezione 209», quella dei detenuti politici. Era l'11 ottobre scorso.

 

IL RIENTRO IN ITALIA DI ALESSIA PIPERNO

Da quel momento l'attività della Farnesina e dei servizi di intelligence si è intensificata per arrivare a un accordo con la controparte iraniana e allo stesso tempo monitorare condizioni di salute e trattamento della 30enne romana, alla quale in un primo momento sarebbe stato contestato anche di avere il visto scaduto, ma soprattutto di soggiornare in un ostello dove erano già stati catturati altri giovani manifestanti. Insomma una situazione molto complicata, appesantita dai rapporti fra Italia e Iran in un momento difficile a livello internazionale.

 

alessia piperno 3

La svolta sarebbe arrivata nei giorni scorsi con tre-quattro contatti telefonici diretti fra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il suo omologo Amir Abdullahian, che già si erano sentiti in precedenza dopo l'insediamento alla Farnesina dell'ex presidente del Parlamento europeo per parlare di lotta al terrorismo, soluzione politica del conflitto ucraino e revoca delle sanzioni all'Iran. Il contatto risolutivo però c'è stato mercoledì pomeriggio, 24 ore dopo il secondo incontro dell'ambasciatore Perrone con Alessia. Una tela tessuta con cautela per evitare che la ragazza venisse processata ma anche che riferimenti espliciti a quanto sta accadendo in Iran potessero rovinare la trattativa. Da qui il silenzio della famiglia, convocata alla Farnesina, fino alla telefonata di ieri mattina della ragazza alla madre: «Sono libera!».

alessia piperno e famiglia con roberto gualtieri 4alessia piperno 9alessia pipernoalessia piperno 4alessia piperno 7alessia piperno 1alessia piperno 2alessia piperno e famiglia con roberto gualtieri 3

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…