PENE, AMORE E SACRESTIA - QUEL PORCELLONE DI DON ANDREA CONTIN, IL PARROCO CHE FACEVA PROSTITUIRE LA SUA AMANTE (E PARE ALTRE DONNE), AVEVA MESSO I NOMI DEI PAPI SUI DVD DELLE SUE ORGE CON ALTRI UOMINI - IN UNA STANZA DELLA CANONICA DON ANDREA CONSERVAVA CATENE E ANELLI BONDAGE, FRUSTE, UNA VIDEOCAMERA, UN VIBRATORE E UNA COLLEZIONE DI FALLI
Nicola Munaro per www.corriere.it
Nessuno avrebbe mai pensato male di don Andrea Contin, 48 anni, da dieci anni guida della comunità di San Lazzaro, se gli avesse trovato la scrivania piena di dvd con nomi dei Papi della Chiesa sulla copertina. Chi poteva immaginare che quei titoli servissero solo a nasconderne il vero contenuto dei dischetti, a non dare nell’occhio ai parrocchiani che frequentavano la canonica della parrocchia che fu di don Paolo Spoladore, finito agli onori delle cronache per un figlio mai riconosciuto e una casa editrice con conti da far girare la testa?
Celare, nascondere. Questo faceva invece don Andrea. La luce su quei dvd adesso la stanno mettendo i carabinieri coordinati dal maresciallo Alberto di Cunzolo. Sono loro a passare in rassegna le registrazioni dei cd catalogati con nomi che rimandano alla storia della Chiesa di Roma.
Ma che invece serbano il segreto più profondo dell’ex parroco, che il sostituito procuratore Roberto Piccione ha indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. Perché su quei dvd sono impresse le gesta erotiche del sacerdote, in coppia o durante le orge con altri uomini, come descritto dalla parrocchiana che il 6 dicembre lo ha denunciato portando a galla una storia che andava avanti da sei anni.
E che solo nel 2012 avrebbe preso la piega della violenza con don Andrea che la obbligava a rapporti sadomaso e la offriva ad altri uomini, probabilmente per soldi. Accuse piombate sulla testa di don Andrea mercoledì scorso, a quattro giorno dal Natale e che – mentre l’Arma acquisiva documenti sul suo passato in Curia – lo hanno spinto a lasciare la parrocchia e allontanarsi dal Veneto.
Pare che sia ospitato in una comunità protetta all’estero, comunque pronto a chiarire la sua posizione come già aveva annunciato l’avvocato Michele Godina. Nel frattempo le indagini dei carabinieri non si fermano e continuano alla ricerca di altre donne che possano avere avuto liaison con il parroco di San Lazzaro e che non abbiano avuto la forza di denunciare eventuali pretese sessuali del presbitero.
Questo mentre le analisi dei conti correnti del sacerdote – sarebbe lì la prova regina dell’ipotesi di reato legata alla prostituzione – hanno portato alla luce alcune spese pazze di don Andrea Contin. Tra queste un conto da più di due mila euro pagato ad un hotel di Roma per un soggiorno di sole due notti. Com’era possibile tanta disponibilità economica per un semplice prete, è quello che si chiedono gli inquirenti.
E a una settimana di distanza si fa più chiaro anche l’elenco di quanto trovato dalla perquisizione in canonica. In una stanza chiusa a chiave don Andrea conservava un vero set del porno: catene e anelli appesi al muro in stile bondage, fruste, una videocamera (per le riprese dei dvd), un vibratore e una collezione di falli. Tutti schierati su una mensola. In ordine: dal più piccolo al più grande.