claretta petacci

PETACCI TUA! - L’ARTICOLO DELLA STORICA MIRELLA SERRI SU CLARETTA PETACCI, DOPO L'ORRIBILE BATTUTA DI GENE GNOCCHI,  SCATENA (E DIVIDE) I DAGO-LETTORI: “RITRATTO ILLUMINANTE E OPPORTUNO”, “E’ STOMACHEVOLE”, “NECESSARIO RESTITUIRE ALLA STORIA UNA VISIONE MENO ‘ROMANTICA’ DELLA PETACCI”, “VEDO CHE LA DISTRUZIONE DI QUELLA POVERA DONNA NON CONOSCE SOSTA…”

mirella serri

MIRELLA SERRI A “DAGOSPIA”: "CLARETTA NON FU UNA DONNA CHE SI IMMOLÒ SULL’ALTARE DELLA PASSIONE. PER NULLA SPROVVEDUTA, FU IMPEGNATA FINO ALL’ULTIMO A DIFENDERE HITLER E IL RAZZISMO, INDOSSÒ I PANTALONI E FU MOLTO ATTIVA NELLA POLITICA DI SALÒ" 

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/mirella-serri-ldquo-dagospia-rdquo-quot-claretta-non-fu-donna-165325.htm

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

CLARETTA PETACCI

Caro Dago, circa il pregevole tratteggio della Petacci operato dai Mirella Serri, serve non dimenticare che tra verità ontologica e ricostruzioni storiche da parte di vincitori ed epigoni-esegèti, c'è sempre una tara da fare.

Giorgio Colomba

 

CLARETTA PETACCI

Lettera 2

Assai opportuno ed illuminante l'articolo di Mirella Serri sulla Petacci, spesso ci si dimentica o non si conosce la vera storia, sono contento che la Serri abbia riportato un po di verità in merito alla questione Petacci. Da ultimo, quand'anche fosse morta innocente, per amore del suo uomo, rammentiamoci di quante mogli, amanti,fidanzate e via dicendo, sono morte per mano dei fascisti solamente per aver amato un partigiano o un avversario del regime. Allora ritroviamo il giusto equilibrio nei giudizi al di là dell'infelicissima battuta, che non fa neppure ridere, di Gene Gnocchi.

Grazie dello spazio

IL CADAVERE DI CLARETTA PETACCI

Francesco Marzano

 

Lettera 3

Caro Dago, trovo stomachevole l’articolo di Serra sulla Petacci e sulle sue “colpe” durante Salò. Trovo stomachevole che, dopo 70 (70!) anni dalla fine della guerra ancora non sia steso un velo sulle atrocità di una guerra civile. Trovo stomachevole che si voglia fare campagna elettorale su questo e trovo stomachevole che Serri “giustifichi” ciò che (credo involontariamente) ha detto Gnocchi. E, perdonami, trovo stomachevole che anche tu gli faccia da cassa di risonanza.

Stavolta senza stima

Escamillo

 

Lettera 4

mussolini e claretta petacci

Leggo con assoluta lucidità ma altrettanta meraviglia l'articolo di Mirella Serri su Claretta Petacci. Da affezionata lettrice di Dagospia e da non piu' telespettatrice di la 7 ( di stima già ne avevo poca di Floris e pur meno ancora di Gene Gnocchi che di comico ha ben poco, ma da tempo immemore) rimango allibita dalla necessità di restituire alla storia da parte della signora Serri una visione meno "romantica" di Claretta Petacci e della Sua scelta umana e politica.

 

Ricordo che in epoca non sospetta questa restituzione è già avvenuta ad opera di Roberto Gervaso, che è riuscito a raccontare sia gli alti che i bassi della Vita pubblica e privata con il Duce nel libro "Claretta", da cui si puo senza dubbio comprendere che la donna Petacci non fosse una sprovveduta e che anche nelle delicate trame amorose abbia riconosciuto in Benito Mussolini una Sua rappresentazione politica forte e coscienziosa.

 

mussolini e claretta petacci

Piuttosto avrei gradito sentire a viva voce che l'accostamento ad un suino di una donna -. che ha tra l'altro pagato con la vita la propria scelta politica ed esistenziale - sia deprecabile, offensivo ed inaccettabile. Assolvere ad un ruolo storicista per glissare sull'assenza di un giusto sanzionamento di condotte moralmente contrarie al rispetto del genere umano (nella sua totalità) rende il giornalismo servo degli ideali.

Grazie

Laura

 

CLARETTA PETACCI

Lettera 5

Caro Dago, ieri hai pubblicato un articolo a firma di Mirella Serri su Claretta Petacci, inopportunamente offesa da un accostamento del tutto fuori luogo da Gene Gnocchi nella trasmissione Dimartedì di Floris. Offesa contro cui c'è stata un'imponente levata di scudi anche da parte di chi col fascismo non ha niente da spartire. Ed ecco che detta Mirella Serri se ne esce che la Claretta fosse contigua al fascismo, al nazismo, che fosse venale e stesse scappando con soldi e gioielli etc.

 

Insomma, non c'è riuscito Gnocchi, a farla passare per troia, ma la distruzione di Claretta Petacci deve proseguire, magari correggendo il tiro. P.s.: mi sfugge, tra l'altro, cosa mai c'entri il giudizio storico sulla figura di Claretta Petacci (e mica ci sarà solo la versione di Mirella Serri, no?) col vomitevole accostamento "satirico" di Gene Gnocchi.

LeoSclavo

CLARETTA PETACCI

 

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