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“POTREI PASSARE TUTTA LA NOTTE A SCRIVERTI" – OLTRE 100 LETTERE D'AMORE INVIATE AI MARINAI FRANCESI DALLE LORO FIDANZATE, MOGLI E GENITORI SONO STATE APERTE E STUDIATE PER LA PRIMA VOLTA DOPO 265 ANNI GRAZIE A UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI CAMBRIDGE: SEQUESTRATE DALLA MARINA MILITARE BRITANNICA DURANTE LA GUERRA DEI SETTE ANNI, NON ARRIVARONO MAI AI DESTINATARI E RACCONTANO LE STORIE DI AMORI INTERROTTI, DI ATTESE INFINITE E…

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(ANSA) - Oltre 100 lettere d'amore inviate ai marinai francesi dalle loro fidanzate e mogli, ma anche da genitori e fratelli, sono state aperte e studiate per la prima volta dopo 265 anni. Scritte fra il 1757 e il 1758, erano state sequestrate dalla Marina militare britannica durante la Guerra dei Sette Anni. Lo studio di Renaud Morieux, dell'Università di Cambridge, pubblicato sulla rivista Annales Histoire Sciences Sociales permette di entrare nell'intimità di vite di quasi tre secoli fa e capirne molti aspetti sociali.

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"Potrei passare tutta la notte a scriverti", così iniziava una lettera scritta da Marie Dubosc a suo marito Louis Chambrelan ufficiale della nave militare francese Galatée. Marie non poteva sapere però che la nave era stata catturata dagli inglesi e l'intero equipaggio portato in prigionia in Inghilterra; i due poterono mai più vedersi perché Marie morì l'anno successivo, prima che Louis venisse rilasciato e potesse tornare in Francia. Quella tra Marie e Louis è una delle tante storie che sono emerse grazie al lungo lavoro di Morieux, che ha analizzato un pacco di lettere che era conservato negli archivi della Marina britannica e non era mai stato aperto.

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Al suo interno c'erano oltre 100 lettere spedite da parenti e amici all'equipaggio della Galatée, lettere che dopo un lungo girovagare tra diversi porti erano infine state recapitate alla Marina militare britannica, che aveva catturato l'equipaggio. Leggerle adesso permette di gettare uno sguardo nella vita più intima di un centinaio di famiglie di quasi 300 anni fa: erano cariche di affetto ma anche, a volte, di classiche questioni familiari come quella della mamma di Nicolas Quesnel, che si lamenta con suo figlio di non ricevere mai sue notizie se non attraverso la fidanzata Marianne.

 

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Anche Marianne scrive a Nicolas chiedendo al fidanzato di scrivere qualche volta alla mamma, che la incolpa spesso per i silenzi del figlio. Dinamiche sociali di amori, gelosie e delusioni che sono rimaste intrappolate nel tempo per una serie di casualità, chiuse in archivio e dimenticate, che ora tornano in vita.

 

 

 

 

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