camorra pozzuoli silvio de luca giovanni illiano

CAMORRA E CHAMPAGNE – A POZZUOLI IL RITORNO A CASA DI DUE BOSS SCARCERATI DOPO 10 ANNI DIVENTA UNA FESTA DI POPOLO CON FUOCHI D’ARTIFICIO E UN CONCERTO NEOMELODICO - GIOVANNI ILLIANO DETTO “FASULILLO” E SILVIO “’O NANETTO” DE LUCA FANNO PARTE DI DUE DEI CLAN PIÙ POTENTI DELL’AREA FLEGREA E… – VIDEO

POZZUOLI, FESTA E CHAMPAGNE PER LA SCARCERAZIONE DI DUE CAMORRISTI

 

Antonio E. Piedimonte per “la Stampa”

 

champagne per i boss della camorra

Li hanno accolti nello stile di certi programmi tv a target giovanile: una gran folla a far baldoria con tanto di champagne e fuochi d' artificio. E poi il tocco prettamente partenopeo: un concertino neomelodico con relative dediche personalizzate. L' unica differenza rispetto agli artefatti show del piccolo schermo è che qui le "star" uscivano si da una casa, ma era quella circondariale: trattasi infatti di due boss scarcerati dopo 10 anni.

 

il cantante neomelodico anthony con silvio de luca 1

Lo spettacolare rientro nel focolare domestico del 48enne Giovanni Illiano detto «Fasulillo» e del 41enne Silvio De Luca «'o nanetto» - considerati appartenenti ai due dei clan più potenti dell' area flegrea (Longobardi e Beneduce) - ha mobilitato un intero rione di Pozzuoli e il cantante Anthony. Poi, appena la notizia della kermesse in piazza è trapelata, grazie al tam tam dei social e a un articolo del "Mattino", si sono scatenate le inevitabili polemiche. Da molto tempo infatti Napoli e la sua provincia devono fare i conti con le esuberanti "esibizioni" delle cosche, a cominciare dalle continue raffiche di botti degne di Capodanno che accompagnano agguati, arresti, ferimenti, scarcerazioni, consegne di droga, anniversari vari e molto altro.

il quartiere di monteruscello a pozzuoli

 

il cantante neomelodico anthony con silvio de luca

«Più assordante dei fuochi d' artificio è il silenzio degli onesti», dice alla Stampa don Tonino Palmese, alla guida della Fondazione Polis, l' ente che assiste le vittime innocenti della criminalità organizzata in Campania (335 a oggi). E aggiunge: «Queste ostentazioni di trionfo sulla legalità sono uno schiaffo morale alla società civile. E appaiono patetiche anche quelle canzoni poi riprese da tanti ragazzini.

 

champagne per i boss della camorra 2

Bisognerebbe far capire che questi signori non sono dei Robin Hood, ricordare le loro vittime. E mi auguro pure che cresca l' attenzione della giustizia verso questi inquietanti segnali di rioccupazione dei territori».

 

Alfredo Guardiano, magistrato di Cassazione e fondatore dell' associazione "Astrea sentimenti di Giustizia", è sulla stessa lunghezza d' onda: «L' aspetto più preoccupante è il notevole consenso popolare che la figura del criminale continua ad avere in questa città e nel Sud. Non mi è sembrata la manifestazione di una pur legittima soddisfazione per il ritorno dei propri cari in famiglia, piuttosto una riaffermazione del potere all' interno del quartiere. Le canzoni poi - aggiunge Guardiano - svolgono un ruolo importante nella costruzione di un certo immaginario, penso al film sul famoso processo Cuocolo d' inizio Novecento (il primo alla camorra, ndr) con il brano-chiave intitolato non a caso "Tradimento"».

champagne per i boss della camorra 1

 

Drastico e indignato il giudizio di Bruno De Stefano, autore Newton Compton con all' attivo una decina di libri sulla camorra e le mafie in generale: «Cinque anni fa Rosy Bindi, all' epoca presidente della Commissione Antimafia, fu aggredita perché sostenne che la camorra era "un dato costitutivo della città partenopea". Quel che è accaduto a Pozzuoli è la plastica dimostrazione di quanto avesse ragione. Gli eccellenti risultati ottenuti sotto il profilo repressivo - aggiunge lo studioso che ha appena pubblicato "I grandi delitti che hanno cambiato la storia d' Italia" - non devono trarre in inganno: i clan sono più deboli ma la vocazione all' illegalità è rimasta intatta. E la camorra continua a fare affari mentre i benpensanti si crogiolano nell' oleografia delle sfogliatelle e dei panorami».

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