PRENDETE I POP CORN: LA SOAP TRA FEDEZ E LA RAI È APPENA INIZIATA! – L’ANNUNCIO DELLA RAI CHE QUERELA FEDEZ, FA ESPLODERE L’ENNESIMO SCAZZO - MENTRE VIALE MAZZINI PARLA DI “ATTO DOVUTO E DOVEROSO”, IL RAPPER SI È DETTO PRONTO A SGANCIARE QUALCHE BOMBETTA SVELENANDO: “NON HO PUBBLICATO TUTTO QUELLO CHE HO ANCORA IN MANO” – AL NETTO DEL RISULTATO IN TRIBUNALE, SUL WEB FEDEZ HA GIÀ VINTO LA SUA BATTAGLIA…
Laura Rio per "il Giornale"
La Rai querela Fedez. Fedez ribatte col fuoco: «Vigliaccheria di Stato» e annuncia una contro-querela. Come finirà in tribunale poco importa. Certo è che la battaglia, rispetto al grande pubblico del web, l' ha già stravinta il rapper. I suoi milioni di follower hanno già stabilito che nella disputa sul tentativo di censura al Concertone del Primo Maggio ha ragione lui.
Ma, la Tv di Stato, dopo la figuraccia nazionale e internazionale, non poteva esimersi dal «procedere in sede penale». Ricordiamo che il cantante aveva accusato i vertici di Raitre e i produttori dell' evento di aver tentato (senza esserci riusciti) di impedirgli di leggere sul palco un testo a favore della proposta di legge Zan contro l' omofobia in cui riportava frasi pronunciate da esponenti leghisti come questa: «Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno».
Commissione Vigilanza Rai - Audizione del direttore di Rai Tre Franco Di Mare 1
Ne è venuto fuori un caso di Stato, un litigio a colpi di pubblicazione di registrazioni della telefonata intercorsa tra le parti e un' audizione in Commissione Vigilanza. Infine l' annuncio della querela, ufficializzata da Massimiliano Capitanio (e chissà perché non dai vertici Rai in contemporanea), capogruppo della Lega in Commissione e firmatario di un' interrogazione sulla vicenda, che lo ha definito «atto dovuto e doveroso».
Viale Mazzini ha deciso di «procedere in sede penale» «in relazione all' illecita diffusione dei contenuti dell' audio» della telefonata (Fedez ne aveva fatto una sintesi di 2 minuti diventati virali) e «alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente», nello specifico la vice direttrice di Raitre Ilaria Capitani, responsabile della serata del Primo Maggio.
Appena saputo della querela, Fedez si è scatenato sul suo profilo Instagram, ribattendo che procederà a querelare per diffamazione il direttore di Raitre Franco Di Mare che in Commissione aveva parlato di un «complotto» organizzato per screditare la Rai. Ma, soprattutto, il cantante-imprenditore e novello paladino dei diritti civili ha fatto capire di avere altre bombe pronte. «E non ho pubblicato tutto quello che ho ancora in mano - ha raccontato -. Ci sono tante cose che devono emergere.
Ad esempio, come ha fatto la Lega a diramare un comunicato sei ore prima che io salissi sul palco dicendo: se Fedez legge il suo testo la Rai non deve pagare il concertone?». Durissimo con i vertici della tv. «Io la telefonata l' ho pubblicata mettendoci la faccia e pagando le conseguenze - ha continuato -. Voi che mi avete registrato a vostra volta, dirigenti della tv di Stato, l' avete data ai giornalisti che devono coprire le loro fonti. Vi siete parati il culo e questa è vigliaccheria di Stato ma tanto la gente pensa che la versione integrale sia peggio di quella tagliata». Insomma, siamo solo alle prime puntate, anzi storie Instagram della battaglia.
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