“NESSUNA RELAZIONE CON LO STUDENTE. CON LUI HO PRESO SOLO UN CAFFÈ DAVANTI A SCUOLA” - LA PRESIDE DEL LICEO MONTALE DI ROMA, “SABRINONA” QUARESIMA, SMENTISCE OGNI ACCUSA: "IL RAGAZZO HA DEI BUONI VOTI MA QUESTO NON SI ACCOMPAGNA SEMPRE AD UNA MATURITÀ PSICOLOGICA. SI VIVE MOLTO SUI SOCIAL, L'ADOLESCENZA È UN'ETÀ CRITICA. IO SONO UNA PERSONA DI BELL'ASPETTO, MOLTO CURATA. MA SONO SERIA E TENGO MOLTO AL MIO LAVORO, PURTROPPO NON SONO CAPITATA IN UN AMBIENTE BUONO" – A COMPLICARE LA SUA POSIZIONE UNA CHAT, CHE LEI AVREBBE CANCELLATO PER PAURA DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Valentina Santarpia per corriere.it
Una chat su WhatsApp: ecco cosa potrebbe essere al centro delle accuse che hanno travolto la dirigente del liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima, 50 anni a dicembre, neo assunta nell’ultimo concorso e sospettata di avere avuto una relazione con uno studente dell’ultimo anno. La dirigente, che smentisce tutto e si dice pronta ad adire alle vie legali per tutelarsi, domani dovrà parlare con l’ispettrice dell’ufficio scolastico regionale per chiarire la vicenda.
Ma intanto emergono particolari su cosa avrebbe fomentato le voci di un suo rapporto privilegiato con il ragazzo. Una chat, appunto, in cui il diciannovenne le faceva complimenti e si spingeva in confidenze molto più intime di quelle immaginabili e consentite tra una preside e uno studente, anche alla luce del codice di comportamento dei dipendenti pubblici che specifica che il dipendente «non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all’immagine dell’amministrazione».
La preside, spaventata dalla possibilità di essere sottoposta a procedimento disciplinare, avrebbe cancellato quelle conversazioni. Mentre il ragazzo le avrebbe conservate: e ora proprio quelle chat potrebbero diventare un elemento cruciale per stabilire fino a che punto si fosse spinto il rapporto cordiale con lo studente.
La dirigente non nega di conoscerlo, racconta con tranquillità le circostanze in cui sono entrati in confidenza: quando c’è stata l’occupazione, lui era uno dei rappresentanti di istituto, e lei parlava con lui per le trattative.
È stato proprio lui ad accompagnarla al commissariato a presentare la denuncia perché i locali scolastici erano occupati, con la sua macchina. «Ma c’era un genitore lì ad aspettarci, e non c’era niente di sospetto», ripete lei. Ma dopo quell’episodio il rapporto tra la preside e lo studente sarebbe diventato più stretto: lui le avrebbe confidato i suoi sogni, lei lo avrebbe incoraggiato. Niente di strano, cose che succedono tutti i giorni tra insegnanti e studenti tra cui si instaura un rapporto di fiducia. Purché, appunto, i rapporti non travalichino.
Il codice disciplinare per i dirigenti scolastici prevede una multa fino a 500 euro in caso di «condotta, negli ambienti di lavoro, non conforme ai principi di correttezza verso i componenti degli organi di vertice dell’amministrazione, gli altri dirigenti, i dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi», e la sospensione dal servizio fino a sei mesi per «qualsiasi comportamento dal quale sia derivato grave danno all’amministrazione o a terzi». Ma, essendo la preside nel corso del suo anno di prova, le conseguenze potrebbero essere più pesanti.
TUTTO GOSSIP
Camilla Mozzetti per “il Messaggero”
«Non c'è proprio nessuna storia, io non do adito ai gossip». È perentoria Sabrina Quaresima, preside del liceo Classico Eugenio Montale nel respingere le accuse che le vengono mosse: avere avuto una relazione con uno studente (maggiorenne) della scuola.
Preside Quaresima, pare che l'Ufficio scolastico regionale abbia disposto un'ispezione a suo carico.
«Sono a conoscenza del fatto ma non mi aspettavo tutto questo, cioè questa persona non ha detto di aver ricevuto delle minacce se non faceva una cosa o un'altra».
Ma scusi allora questo ragazzo che le ha chiesto?
«Non mi ha chiesto nulla, non ho nulla da dire, è una persona che ha cambiato completamente il suo atteggiamento. Non mi è stata rivolta nessuna accusa non capisco di cosa devo rispondere, non mi sono appropriata di beni dello Stato».
Qui è in discussione il suo atteggiamento nei confronti di uno studente. Si parla di una relazione sentimentale tra di voi.
«Non c'è nessuna relazione, questo è un gossip. Stop. Qui si sta facendo un processo sommario non so bene a cosa. Ci sono altri motivi secondo me che si celano dietro alla vicenda».
E quali sono questi motivi?
«Li affronterò a tempo debito».
Lei dirige il Montale da settembre. Dietro questa storia secondo lei potrebbe esserci il tentativo di qualcuno di screditarla o di colpirla? Lei ha anche destituito il vicepreside.
«Lo posso pensare ma non ho nessun dato per poterlo affermare. Può essere un motivo per come si sta cavalcando questa faccenda. Non mi è stato mai addebitato nulla neanche da parte della famiglia di questo ragazzo, quindi per me è un gossip».
Ma lei questo ragazzo lo ha frequentato fuori scuola?
«No, assolutamente».
Neanche un caffè al bar, una passeggiata insieme?
«Un caffè al bar, di fronte scuola, sotto gli occhi di tutti durante l'occupazione in sede centrale. Era dicembre e non c'è stato nessun caffè appartato».
Quindi non l'ha mai frequentato fuori dall'ambiente scolastico.
«No, non ce n'era nessun motivo».
E questo scambio epistolare? Si parla anche di e-mail e messaggi che vi sareste mandati.
«Le ripeto: non ho nulla da aggiungere».
Magari a volte capita che si instauri un rapporto tra un preside o un professore e uno studente anche solo per supporto o aiuto.
«Non c'è nessuna relazione né di tipo amoroso né sentimentale. Sono una persona seria e tengo molto al mio lavoro, purtroppo non sono capitata in un ambiente buono ma io continuo a portare avanti il mio lavoro, tranquillamente. Se mi verranno poste delle domande risponderò ma non ho null'altro da dire su questa faccenda».
Lei in cosa è laureata?
«Sono una docente di Filosofia, Storia e Scienze umane e sono laureata in Pedagogia e Scienze della formazione primaria. Rimango semplicemente basita da tutto questo».
In queste ore ha avuto modo di parlare con la famiglia del ragazzo o con il ragazzo stesso?
«La famiglia non ha cercato nessun contatto con me e io non l'ho cercato con loro perché non devo giustificarmi di nulla».
Queste voci della presunta relazione tra lei e il ragazzo sono dilagate nella scuola.
«Andrò a fondo su chi ha messo in giro queste voci. A mio avviso non si possono dire cose su un sentito dire, lo reputo molto discutibile».
Magari qualcuno può aver frainteso un suo comportamento, un'apertura nei confronti del ragazzo?
«Io non ho mai avuto un atteggiamento se non di cordialità».
Con lui come con tutti gli studenti?
«Con tutti quanti, gli studenti sanno che la mia porta è aperta e possono venire da me per qualsiasi cosa».
E questo ragazzo si è mai rivolto a lei per una richiesta d'aiuto, un supporto, un consiglio?
«Ha interagito con me come tutti gli altri».
Ma non tutti gli studenti si recano dal preside se non per un preciso motivo.
«Quando ho conosciuto lo studente era in surroga al consiglio come rappresentante di Istituto, l'ho conosciuto per questo poi quando ci sono state le elezioni il ragazzo non è stato rieletto».
E può aver montato una storia con gli amici anche a fronte della mancata rielezione nel consiglio di Istituto?
«Certo che può essere accaduto ma io questo non lo so, tutto può essere. Non so cosa possa passare nella testa degli altri. Il ragazzo ha dei buoni voti, oscilla come media tra l'8 e il 9, questo però non si accompagna sempre ad una maturità psicologica. Lei sa bene che si vive molto sui social, l'adolescenza è un'età critica. Poi se mi vede sono una persona di bell'aspetto, molto curata».
Lei è sposata preside, ha un compagno?
«Sono felicemente sposata con un uomo che adoro e che mi adora».
Questo studente le ha mai fatto delle avance?
«Non voglio dire nulla e non voglio dare adito a nessun pettegolezzo. Avevo stima di questo ragazzo perché quando si interloquiva percepivo una certa intelligenza e questo fa sempre piacere perché i ragazzi vengono da un periodo difficile indotto dalla pandemia. Se ne devo parlare da un punto di vista scolastico, non posso dire che sia un cattivo studente ma questo riguarda la didattica e non la sua personalità».