volodymyr zelensky nato vladimir putin

ZELENSKY LA VEDE NERA E TORNA A BUSSARE ALLA PORTA DELLA NATO – IL PRESSING DI KIEV: “LA PIENA ADESIONE ALL'ALLEANZA È L'UNICA VERA GARANZIA DI SICUREZZA PER NOI” – LE REPLICA DI MOSCA: “L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELLA NATO È INACCETTABILE” – RUTTE AVVERTE TRUMP: “UN ACCORDO DI PACE A CONDIZIONI FAVOREVOLI PER LA RUSSIA SAREBBE UNA GRAVE MINACCIA PER EUROPA E USA” – SECONDO IL “FINANCIAL TIMES”, DALL'INIZIO DEL 2024 60 MILA SOLDATI UCRAINI HANNO DISERTATO E ABBANDONATO IL FRONTE…

KIEV, PIENA ADESIONE A NATO UNICA VERA GARANZIA SICUREZZA

volodymyr zelensky - vertice nato a washington

(ANSA-AFP) - KIEV, 03 DIC - L''Ucraina ha lanciato oggi un appello per una "piena" adesione alla Nato come unica garanzia di sicurezza di fronte all'invasione russa, in vista di una riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza. "Siamo convinti che l'unica vera garanzia di sicurezza per l'Ucraina, nonché un deterrente contro un'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina e altri Stati, sia la piena adesione dell'Ucraina alla Nato", ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri di Kiev.

 

CREMLINO, 'KIEV NELLA NATO SAREBBE MINACCIA INACCETTABILE'

(ANSA) - L'ingresso dell'Ucraina nella Nato sarebbe "inaccettabile" per Mosca, che lo considererebbe un "evento minaccioso". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

 

IN ARRIVO DECRETO PER IL DECIMO PACCHETTO ARMI ALL'UCRAINA

biden zelensky vertice nato

(ANSA) - Il governo è al lavoro, attraverso un decreto, sul decimo pacchetto riguardante l'invio di armi ed equipaggiamenti all'Ucraina. È quanto si apprende da fonti informate, secondo cui è pronta anche la bozza del provvedimento che estenderà la possibilità inviare aiuti a Kiev anche nel 2025. Il precedente decreto sulle forniture all'Ucraina era stato approvato nel luglio scorso ed aveva riguardato, per la seconda volta dall'inizio del conflitto, anche il sistema di difesa antiaerea Samp-T.

 

FT, RUTTE A TRUMP,CATTIVO ACCORDO PACE A KIEV MINACCIA SICUREZZA

MARK RUTTE DONALD TRUMP

(ANSA) - Una "grave minaccia" per la sicurezza di Europa e Stati Uniti è quella che potrebbe scaturire da un accordo di pace a condizioni favorevoli per Mosca e sfavorevoli per Kiev. In un'intervista al Financial Times - la prima da quando è alla guida della Nato - l'olandese Mark Rutte ha riferito di aver messo in guardia il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sulla "grave minaccia" che potrebbe nascere con un avvicinamento di Cina, Iran e Corea del Nord se l'Ucraina fosse spinta a firmare un accordo di pace a condizioni favorevoli solo per la Russia.

 

donald trump e mark rutte a Palm Beach

Rutte, spiega il quotidiano finanziario, ha fatto presente questo punto a Trump durante il loro incontro in Florida il 22 novembre, come parte di uno sforzo per convincere il presidente eletto isolazionista a rimanere impegnato con gli alleati occidentali e con la Nato e continuare il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina.

 

L'ex premier olandese presidierà oggi a Bruxelles una riunione dei ministri degli Esteri della Nato, da cui Kiev spera di ricevere un invito formale a entrare nell'alleanza, cosa che - ricorda il Financial Times - gli Stati Uniti e la Germania hanno escluso nel prossimo futuro. Per il nuovo segretario generale aumentare il sostegno militare a Kiev in vista di eventuali colloqui di pace è più importante che discutere l'adesione. "La cosa più importante ora è assicurarsi che ogni volta che (il presidente ucraino, ndr) Zelensky deciderà di partecipare ai colloqui di pace, potrà farlo da una posizione di forza", ha dichiarato Rutte.

 

UCRAINA, I SOLDATI IN FUGA DAL FRONTE: “60MILA ACCUSE DI DISERZIONE”

Estratto dell’articolo di Giuseppe Agliastro per www.lastampa.it

 

Zelensky autografa le bombe americane - foto LaPresse

In Ucraina, tra gennaio e ottobre di quest’anno, «sono stati aperti 60.000 procedimenti contro soldati» accusati di «aver abbandonato le loro postazioni», cioè «quasi il doppio di quelli aperti nel 2022 e nel 2023 insieme»: lo scrive il Financial Times, sottolineando che le truppe russe dalla scorsa estate sembrano aver accelerato la loro avanzata nell’Ucraina invasa su ordine di Putin.

 

E che, secondo gli analisti militari, «l’incapacità dell’Ucraina di ruotare i soldati dalle retrovie e di permettere alle sue truppe stanche di riposare ha provocato vittime e spaventato uomini che altrimenti avrebbero potuto essere arruolati».

 

scoglio nato vignetta by rolli il giornalone la stampa

La notizia del Financial Times arriva pochi giorni dopo che un funzionario Usa citato dai media internazionali ha dichiarato che l’Ucraina, a suo parere, dovrebbe ridurre l’età minima per la chiamata alle armi da 25 a 18 anni perché non starebbe reclutando e addestrando abbastanza soldati per sostituire quelli che perdono la vita o restano feriti in battaglia.

 

Ma Volodymyr Zelensky – che ad aprile ha dato il via libera a ridurre da 27 a 25 anni l’età minima per la mobilitazione - non pare essere esattamente d’accordo con questa richiesta. «Credo che abbiamo molti soldati, ma il limite è che, francamente, dobbiamo salvare quante più vite possibile», ha detto il presidente ucraino in un’intervista a Sky News. […]

 

[…]

 

volodymyr zelensky donald trump

Il Financial Times afferma che «hanno disertato più soldati ucraini nei primi dieci mesi di quest’anno che nei precedenti due anni di guerra». Chi è accusato di diserzione rischia fino a 12 anni di reclusione. Ma questo non ha impedito a centinaia di soldati della 123/a brigata di abbandonare le loro postazioni a Vuhledar, scrive il giornale, secondo cui alcuni di questi militari hanno anche organizzato una protesta chiedendo armi e addestramento.

 

«Siamo arrivati» a Vuhledar «solo con i fucili automatici. Hanno detto che ci sarebbero stati 150 carri armati, erano 20 . . . e niente che ci coprisse», ha denunciato un anonimo ufficiale della 123/a brigata. Pare che alcuni dei militari di questa unità siano tornati al fronte, altri si siano nascosti e alcuni siano ora in custodia cautelare. E il Parlamento ucraino il 21 novembre ha votato per misure meno severe, che consentano di far cadere le accuse contro chi ritorna al suo reparto dopo essere mancato all’appello una sola volta.

 

volodymyr zelensky con i primi f 16

Anche la Russia cerca di sostituire i tanti soldati morti nella crudele guerra ordinata da Putin in Ucraina. E per farlo ha aumentato remunerazioni e premi in denaro per chi si arruola volontario. Il Cremlino pare voler evitare una nuova impopolare mobilitazione, come quella che nell’autunno del 2022 ha visto richiamare alle armi centinaia di migliaia di coscritti catapultandoli in una guerra che mai si sarebbero immaginati di dover combattere. […]

VOLODYMYR ZELENSKY AL FRONTE TRA I SOLDATI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…