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IL PRIMATO DELLA CHIESA: LE MOLESTIE! - ‘SUI COMPUTER DI DON CONTIN I PAGAMENTI PER LE ORGE IN CANONICA’. OOOH, BASTA CON QUESTI PORCELLONI STRANIERI, ABBIAMO UN GRANDE PATRIMONIO DI DEPRAVATI NOSTRANI - LE NOTTI CALDE DI DON CAVAZZANA, IL PARROCO TENEBROSO CHE SI RIFIUTO' DI SPOSARE BELEN - L’AMANTE DI DON CONTIN: ‘MI PORTAVA NEI PARCHEGGI E MI FOTOGRAFAVA NUDA. AMMUCCHIATE CON ALTRI PRETI, UOMINI DI COLORE, RAGAZZINI DELLA PARROCCHIA’
1. DON CONTIN, PAGAMENTI PER LE ORGE IN CANONICA
Nicola Munaro per ‘il Gazzettino’
Che siano la prova regina capace di inchiodare don Andrea Contin alle proprie responsabilità e a quell'accusa di favoreggiamento della prostituzione, che alla vigilia del Natale scorso era stata pietra dello scandalo per la sua ex parrocchia di San Lazzaro, è presto per dirlo.
Quello che è certo, è che in quei messaggi recuperati dall'ingegner Nicola Chemello con la consulenza informatica sui due pc, sul tablet, sullo smartphone e sulla decina di chiavette Usb sequestrati il 21 dicembre scorso all'ex parroco, sospeso A Divinis dal vescovo di Padova Claudio Cipolla, c'è un riferimento esplicito al fatto che negli incontri sessuali organizzati in canonica circolassero soldi. Messaggi in cui era lo stesso sacerdote a rivolgersi alla sua amante prediletta con frasi inequivocabili sulla possibilità di farsi pagare durante i rendez-vous erotici che il sacerdote organizzava al secondo piano della casa parrocchiale.
IL SEGRETO
Ed è proprio questa la grande novità della consulenza informatica chiusa nei mesi scorsi dall'ingegnere, incaricato dalla procura di setacciare il passato informatico di don Contin. Il resto è come i carabinieri guidati dal maresciallo Alberto Di Cunzolo si aspettavano: tanto nelle chiavette quanto nei pc, nel tablet e nel cellulare, don Andrea conservava il suo segreto.
Immagini pornografiche di uomini e donne scaricate da internet, fotografie e video scattati durante le orge in canonica (che don Contin ha confessato il giorno stesso in cui era stato perquisito, ammettendo di aver avuto cinque amanti), sms espliciti a fondo sessuale. Nel report delle ricerche fatte sul web, poi, emerge la doppia personalità dell'ex sacerdote, che di mollare l'abito talare non ne vuole sapere e sembra pronto ad affrontare il processo canonico.
Senza soluzione di continuità, nella stessa giornata, spesso di notte, l'ex parroco di San Lazzaro digitava sul pc ricerche sulla Bibbia o sul Talmud e subito dopo interrogava la rete su quale fosse il miglior ristorante in Tirolo o dove fosse possibile partecipare a orge con donne di una certa età. Per poi riprendere e cercare commenti alla Genesi o sulla creazione, intervallati da altre indagini su annunci sessuali. Tutto come nulla fosse. Tutto, spesso, di notte, quando le porte della canonica si chiudevano e don Andrea Contin poteva svestire l'abito da pastore e lasciarsi andare alle perversioni più cupe.
LE ACCUSE
Le stesse che poco più di un anno fa sono diventate il cardine dell'inchiesta che lo vede indagato per favoreggiamento della prostituzione e violenza privata. Vittima, una quarantanovenne della sua parrocchia che per anni ne era stata l'amante. E che per anni aveva detto di sì ad ogni richiesta del sacerdote acconsentendo alle orge in canonica, alle perversioni dell'ex parroco e agli incontri con altri preti.
Uno, don Roberto Cavazzana, ex guida di Carbonara di Rovolon, aveva anche vuotato il sacco davanti agli inquirenti ammettendo di aver partecipato ad una serata hot con don Andrea e la sua amante. Tutto questo, così come le violenze subite dalla donna e testimoniate dalle fotografie dei lividi e dai referti medici allegati, era finito nella denuncia che aveva fatto scoppiare il caso di don Contin. Ma c'è di più. L'inchiesta infatti ha anche un risvolto economico incentrato sul tenore di vita elevato di don Andrea.
Che spesso veniva avvistato a bordo di auto di lusso (perfino una Jaguar), pronto a spendere conti importanti in ristoranti e hotel a cinque stelle, in località da sogno (dove si presentava come avvocato) o in vacanza in resort a cinque stelle in Croazia, Francia e sul Garda in compagnia delle sue amanti. È così che dalle indagini patrimoniali sono sbucati cinque conti correnti intestati o riconducibili all'ex parroco di San Lazzaro. Coordinate bancarie che la Guardia di Finanza sta analizzando per tentare di capire da dove provenisse il denaro utilizzato dal sacerdote.
2. «MI PORTAVA NEI PARCHEGGI E MI SCATTAVA FOTO NUDA»
Nicola Munaro per ‘il Gazzettino’
È il 6 dicembre quando si alza il primo refolo di vento di quella che di lì a poco diventerà buriana. Davanti ai carabinieri di Padova c’è una donna di 49 anni, è una parrocchiana di San Lazzaro, zona Est di Padova e vuole denunciare il parroco, don Andrea Contin, sacerdote amato e seguito. In otto pagine, lei rovescia il cielo. E da quel momento nulla a San Lazzaro sarà più come prima. Nel suo racconto fiume la donna torna indietro fino al 2006, quando a San Lazzaro arriva don Andrea.
IL PRECEDENTE
A mandarlo è il vescovo Antonio Mattiazzo con il compito di portare pace nella parrocchia, ancora scossa dallo scandalo che aveva coinvolto don Paolo Spoladore, il sacerdote-chitarrista spretato dal Vaticano per un figlio che il tribunale gli aveva riconosciuto a forza. Lei a don Contin, racconta, si incontrano per la prima volta durante un pranzo comunitario (“Sembrò avere uno sguardo particolare nei miei confronti” fa scrivere nella denuncia). Poi però i contatti si intensificano. È don Andrea che la cerca, la chiama e la invita in canonica. È lì che un giorno la abbraccia e la bacia. Lei – sconvolta – scappa. Nei mesi successivi i messaggi riprendono.
IL RACCONTO
Nel 2010 la donna si separa dal marito. “Nel febbraio/marzo 2011 ci fu il primo rapporto sessuale in canonica che non fu dolce ma marcatamente aggressivo – racconta -. Nonostante ciò mi sentivo sempre più innamorata e felice per le sue tante attenzioni”. Don Contin non si ferma (“Mi portò spesso nei parcheggi autostradali nella zona di Vicenza per farmi guardare uomini e donne che facevano sesso fuori dall’auto. Iniziò a essere molto esigente dal punto di vista sessuale e mi scattò delle fotografie completamente nuda. Voleva rapporti sempre più spinti”).
Nel raccontare la doppia vita del sacerdote la parrocchiana è precisa: “Aveva sempre con sé una valigetta con vibratori, maschere, capi in pelle già visibilmente usati da altre donne. Aveva postato le mie foto nuda sul sito per coppie “Sexycommunity” e anche sul sito “La moglie offerta”. Mi chiamava “schiava”, mi comprò una ciotola per animali e un guinzaglio”. Sono quelle le prime avvisaglie di come quel rapporto, tanto impossibile e (per lei) esclusivo, era solo una voglia. Nella denuncia infatti la quarantanovenne ricorda di essere stata costretta a subire rapporti sessuali con uomini di colore o con i ragazzini che frequentavano il campo da calcio del patronato.
LA PARROCCHIA DI SAN LAZZARO DI PADOVA DI DON ANDREA CONTIN
Nelle otto pagine fa anche il nome di don Roberto Cavazzana, ex parroco di Carbonara di Rovolon (mai indagato, ndr) con cui ammette di aver avuto rapporti completi. Di essere invischiati in una vicenda torbida, don Andrea e don Roberto l’avevano capito fin dai giorni successivi alla denuncia.
Per questo a metà dello scorso dicembre, avevano bussato in Curia per smarcarsi da accuse che ritenevano infondate. A smentirli ci avrebbero pensato gli inquirenti che la mattina del 21 dicembre avevano suonato in canonica a San Lazzaro. A cui aggiungere, poco dopo, la confessione di don Contin: “Sì, ho fatto sesso con cinque parrocchiane, spesso in canonica. Alcune volte anche con uomini di colore”.
DON ANDREA CONTIN
don andrea contin e don cavazzana
DON ANDREA CONTIN