CON LA PRIMAVERA S’ACCENDE DI DESIDERIO (E DI CAZZO) LA CALDA PROVINCIA ITALIANA - AD ACERRA, FEUDO ELETTORALE DI LUIGINO DI MAIO, CIRCOLA UN VIDEO IN CUI UNA SIGNORA “MOLTO CONOSCIUTA” IN CITTA’ SI PROPONE PER INCONTRI A LUCI ROSSE. LA DONNA, SPOSATA CON FIGLI, NEL FILMATO DI UN MINUTO, MOSTRA IL VISO E LE SUE CURVE ABBONDANTI E...
Nino Pannella per http://www.ilroma.net
Registra un video hard e si propone ai potenziali clienti. Le immagini abbastanza esplicative e senza veli diventano virali nel giro di alcune ore.
La donna, impiegata in una struttura del luogo, senza pudore si propone per incontri a luci rosse. Dalla visione del filmato, che ha una durata di 64 secondi, la donna non più giovanissima e con qualche chilo in più, moglie e mamma, oltre a mostrare il viso evidenzia le sue curve abbondanti che, secondo vox populi, sarebbero ben note anche a tantissimi uomini del luogo, alcuni dei quali avrebbero pagato fino a 500 euro per “godere” dei favori della donna che ama il lusso.
ACERRA - LO SCANDALO DELL ANNUNCIO A LUCI ROSSE
Non è da escludere che nel corso delle prossime ore la vicenda possa avere qualche risvolto di tipo “penale”. Si cerca di capire come e perché la donna, non più giovanissima ma comunque piacente, abbia registrato questo video, proponendosi con un linguaggio chiaro ed inconfondibile sui social (ovvero messaggistica istantanea), avendo comunque la consapevolezza che le sue immagini sarebbero state immediatamente diffuse divenendo un “cult” propagandistico, impossibile da sottrarre dalla Rete, una volta che questo sia stato passato attraverso WhatsApp. Difficile ipotizzare che il video proposto sia stato rubato alla diretta interessata, così come è del tutto impossibile ipotizzare che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto.
ACERRA - LO SCANDALO DELL ANNUNCIO A LUCI ROSSE
In ogni modo, grazie ai social, oggi è diventata attività (quasi) “normale” anche per le casalinghe. Sono centinaia i siti porno amatoriali, che ospitano sulle loro bacheche le immagini di donne nude, pronte a mettere a disposizione il proprio corpo per dare e ricevere piacere.
L’invasione di selfie e foto sexy (pubblichiamo una foto d'archivio) presenti dappertutto in Rete, anche su siti di quotidiani importanti, sono solo il primo passo e favoriscono l’emulazione, specie da parte delle adolescenti: per le ragazzine l’esibizionismo è un istinto naturale, sono desiderose di mostrarsi, farsi ammirare, verificare la propria carica erotica e la capacità di seduzione. E ricevere soldi.
Con queste premesse non dobbiamo poi stupirci se poi in questo tripudio di erotismo succeda qualche “incidente di percorso”, anche doloroso, che certamente poteva (o forse doveva) essere evitato, tenuto conto anche della posizione sociale che occupa l’evanescente signora che lavora a contatto con un pubblico anche speciale.
Tornando con i piedi a terra, va subito detto che casi di diffusione di foto e video erotici, sono all’ordine del giorno. Internet è una giungla e chi la frequenta, rischia di farsi molto “male”. Ma ormai l’esibizione di foto sexy o di video più o meno hard è ritenuta normale.
La cronaca ci racconta ormai da anni, che le abitudini sessuali dei giovani e meno giovani così disinibite e precoci, sono diventate un problema sociale. Fare sesso è come prendere un aperitivo. Ovviamente, quasi sempre a pagamento. Le amanti sono altra cosa.