"L'INGRESSO DEL TRIBUNALE ERA PRESIDIATO DAI NEONAZISTI CHE DICEVANO: 'VI SPACCHIAMO LA TESTA'" - IL PROCESSO A ILARIA SALIS RACCONTATO DA ZEROCALCARE - IL FUMETTISTA, CHE HA DEDICATO DIVERSI FUMETTI ALLA 39ENNE ITALIANA IN CARCERE IN UNGHERIA DA 13 MESI CON L'ACCUSA DI AVER AGGREDITO ALCUNI MILITANTI DI ESTREMA DESTRA, ERA IN AULA CON IL GRUPPO DI AMICI, FAMILIARI E DIFENSORI DELL’INSEGNANTE E ATTIVISTA: "FILMAVANO E FOTOGRAFAVANO TUTTI QUELLI CHE ARRIVAVANO, AL PUNTO CHE ALL’INIZIO HO PENSATO CHE..."

Estratto dell'articolo di Chiara Severgnini per il “Corriere della Sera”

 

zerocalcare all'udienza di ilaria salis

C’era anche Zerocalcare tra le persone presenti a Budapest per la seconda udienza del processo a carico di Ilaria Salis, in carcere in Ungheria da 13 mesi perché accusata di aver aggredito alcuni militanti di estrema destra nel febbraio 2023. Il fumettista — all’anagrafe Michele Rech, classe 1983 — era in aula con il gruppo di amici, familiari e difensori dell’insegnante e attivista. E, all’ingresso in tribunale, ha assistito alle minacce indirizzate ad alcuni dei presenti da parte di un manipolo di estremisti ungheresi. «Erano neonazisti», dice Zerocalcare al Corriere .

 

ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE

[…] L’udienza non ha avuto l’esito che la difesa di Salis sperava. E l’accoglienza riservata al gruppo di sostenitori e familiari di Salis ha evidenziato quanto alta sia la tensione, anche politica, intorno a questo caso giudiziario. «L’ingresso del tribunale era presidiato dai neonazisti», racconta Zerocalcare. «Filmavano e fotografavano tutti quelli che arrivavano, con telefonini e telecamere, al punto che all’inizio io pensavo fossero guardie. Poi ho visto i vari simboli nazisti». Dal gruppo di estremisti, a un certo punto, è partita anche una minaccia, riconosciuta come tale dall’interprete della famiglia Salis.

 

zerocalcare all'udienza di ilaria salis

«Qualcuno si è stranito per la situazione (per la presenza del drappello di estremisti, ndr) e gli è stato detto che gli avrebbero spaccato la testa», riferisce il fumettista. […] Anche questa volta, come per la prima udienza, Salis è stata condotta in aula ammanettata e con le catene alle caviglie. Immagini che Zerocalcare continuerà a rappresentare, per denunciarle, nei suoi fumetti. «La prossima puntata parlerà degli ultimi sviluppi», aveva promesso nella sua rubrica del 21 marzo, prima di partire per l’Ungheria. «Per tenere acceso ‘sto fuoco».

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