“ORGETTINE” FOREVER - BARBARA GUERRA, IOANA VISAN E MARYSTHELL POLANCO SONO COINVOLTE SIA NEL PROCESSO A TARANTINI SIA NELL’INCHIESTA RUBY-TER A MILANO - I DESTINI DEI DUE PROCESSI SI INTRECCIANO

Gianni Barbacetto per “il Fatto Quotidiano”

 

barbara guerra e ioana visanubarbara guerra e ioana visanu

La nuova inchiesta su Ruby a Milano incrocia il processo a Gianpaolo Tarantini a Bari, che il 2 marzo avrà una nuova udienza. Alcune ragazze – Barbara Guerra, Ioana Visan, Marysthell Garcia Polanco – giocano un ruolo in entrambe le partite. A Milano sono accusate di concorrere con Silvio Berlusconi al reato di corruzione in atti giudiziari: secondo i pm hanno mentito ai giudici in due processi, in cambio di soldi, per salvare l’ex presidente del Consiglio dalle accuse che riguardavano le feste di Arcore del 2010.

 

A Bari sono testimoni nel processo a Tarantini, l’organizzatore delle feste tenute negli anni precedenti, nel 2008 e 2009, a palazzo Grazioli a Roma, ma anche a Villa San Martino ad Arcore.

 

Le feste sono diverse, diversi i tempi e, almeno in parte, i luoghi. Ma identico, secondo le ipotesi d’accusa, il sistema: feste e soldi in cambio di sesso; e, ora, in cambio del silenzio e delle bugie da dire ai giudici, per proteggere colui per cui erano organizzati i due “sistemi prostitutivi”, quello milanese del 2010 mosso da Lele Mora ed Emilio Fede e quello barese-romano attivato da Tarantini tra il 2008 e il 2009.

 

barbara guerra alla guidabarbara guerra alla guida

Le ragazze coinvolte nel processo di Bari sono numerose: da Manuela Arcuri a Sara Tommasi, da Barbara Montereale a Grazia Capone. A loro non è contestato alcun reato, anzi, sono parti offese. Fa capolino nella vicenda barese anche Michelle De Coincecao, la brasiliana che portò Ruby a casa sua la notte del 27 maggio 2010, dopo che Berlusconi chiamò più volte da Parigi chiedendo che la lasciassero uscire dalla questura di Milano perché era “la nipote di Mubarak”: Michelle, a Bari, dovrebbe raccontare il festino di Arcore a cui partecipò il 2 febbraio 2009.

 

Barbara Guerra e Ioana Visan hanno invece partecipato alle serate di palazzo Grazioli nell’ottobre 2008 e la prima anche nell’aprile 2009. Ma ora il problema è: come si comporteranno le ragazze, a partire già dall’udienza del 2 marzo? Manterranno lo stesso profilo tenuto nei processi milanesi? Anche dopo che sono state indicate in due sentenze (Ruby 1 e Ruby 2) come testimoni che mentono per proteggere Berlusconi?

BARBARA GUERRA TWITTA BACIATEMI IL CULO BARBARA GUERRA TWITTA BACIATEMI IL CULO

 

I pm milanesi dell’indagine Ruby 3, Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, potrebbero chiedere ai magistrati di Bari i verbali delle deposizioni di Guerra, Visan e Polanco davanti ai giudici del processo Tarantini: le loro dichiarazioni sotto giuramento potrebbero confermare – o smentire – le accuse loro rivolte a Milano. D’altra parte, i giudici baresi, per “proteggere” il loro processo, potrebbero chiedere atti di Milano che provano pagamenti di Berlusconi e possibili inquinamenti probatori. Milano e Bari sono diventati tribunali dai destini incrociati.

 

Intanto l’inchiesta Ruby 3 prosegue a Milano con l’analisi del materiale sequestrato durante le perquisizioni di tre giorni fa. Centrale appare il ruolo dell’avvocato Luca Giuliante, nel 2010 legale di Karima El Mahroug detta Ruby.

 

polancopolanco

Nei suoi computer viene cercata traccia dello strano “interrogatorio” da cui tutto cominciò: la notte del 6 ottobre 2010, nello studio dell’avvocato, allora in via Santa Sofia a Milano, Ruby fu convocata per farle raccontare che cosa aveva rivelato ai pm Pietro Forno e Antonio Sangermano sulle feste di Arcore.

 

Secondo l’ipotesi d’accusa, quello fu il primo atto dell’inquinamento probatorio che portò Ruby a mentire sui suoi rapporti con Berlusconi, a “fare la matta”, come confessa in un’intercettazione telefonica, in cambio di molti soldi (5 milioni?) sborsati dall’ex presidente del Consiglio. Giuliante nega.

 

Sostiene che aveva convocato la ragazza solo perché era preoccupato per il suo assistito Lele Mora: Ruby, fermata giorni prima dalla polizia a Genova e trovata in possesso di una mazzetta di banconote da 500 euro, aveva dichiarato di averle ricevute da Mora, che però era già sotto indagine per fallimento.

img dettaglio marysthell polanco img dettaglio marysthell polanco

 

La ragazza era arrivata tardi nel suo studio, quella sera, perché prima aveva fatto shopping e poi era andata a mangiare una pizza. Il racconto che di quell’interrogatorio fa Luca Risso, intercettato, secondo Giuliante era una recita per giustificare alla sua fidanzata d’allora il viaggio a Milano con Ruby.

 

Per i pm è invece la dimostrazione di come Risso abbia quella notte stretto con la ragazza un rapporto d’affari: come ha riferito un testimone, per Risso il “fidanzamento” con Ruby era “un’operazione commerciale”. Con i soldi di Silvio arrivati a finanziare le imprese dei due, in Italia e in Messico.

MARYSTHELL POLANCO E BARBARA GUERRAMARYSTHELL POLANCO E BARBARA GUERRA

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…