pallotta raggi stadio roma

TOR DI VALLE...DI LACRIME - IL NUOVO STADIO DELLA ROMA NON PASSA L’ESAME - DELRIO FA A PEZZI LA DELIBERA RAGGI: SENZA IL PONTE DI TRAIANO (BOCCIATO DAI GRILLINI) RISCHIA TUTTO IL PROGETTO - IL NODO DELLA VIABILITA' - ORA LA PALLA PASSA ALLA REGIONE

Fernando M.Magliaro per Il Tempo

 

STADIO ROMASTADIO ROMA

Il Ministero delle Infrastrutture fa a pezzi la delibera Raggi sul pubblico interesse al progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle smontando il taglio del Ponte di Traiano, sacrificato dai 5Stelle sull' altare della riduzione delle cubature, e cambiando il parere sul progetto da positivo a negativo.

 

Da registrare anche le perplessità del Ministero dei Beni culturali, mentre il rappresentante unico dello Stato protocolla in Regione un parere sul progetto che più che un parere sembra un "copia e incolla" delle «valutazioni di competenza delle amministrazioni dello Stato», senza esprimersi in senso "positivo" o "negativo", in modo da avere poi le mani libere in sede di Conferenza di Servizi, l' organo a cui spetta il via libera all' intervento urbanistico. Ecco, nel dettaglio, le valutazioni dei singoli ministeri e autorità competenti, racchiuse, nel "non -parere" statale.

 

RAGGIRAGGI

MINISTERO INTERNO Prefettura, Questura e Vigili del Fuoco, che fanno capo al Ministero dell' Interno, danno parere favorevole al progetto a condizione che vengano mantenute tutte le prescrizioni già espresse sul vecchio progetto, quello targato Ignazio Marino, con l' annotazione che «alla luce delle modifiche progettuali MINISTERO AMBIENTE Per il Ministero dell' Ambien te basta inserire 55 colonnine per ricariche per veicoli elettrici e 500 biciclette per il bikesharing ed è tutto a posto.

 

AUTORITÀ DI BACINO TEVERE L' Autorità di Bacino del Tevere - uno dei temi caldi di tutto il dossier Stadio è il rischio idrogeologico paventato MINISTERO INFRASTRUTTURE La delibera di pubblico interesse firmata Raggi, per quanto riguarda le strade, viene smontata dai tecnici della "Direzione Strade" del Ministero delle Infrastrutture che, per giunta, pongono in dubbio la legittimità dell' iter amministrativo seguito in questa fase della Conferenza di Servizi.

STADIO ROMASTADIO ROMA

 

Ma andiamo per ordine. Il Ministero delle Infrastrutture aveva espresso parere positivo sulla parte di viabilità del progetto vagliato dalla precedente amministrazione. Anzi, tra le prescrizioni aveva inserito un "aut aut": lo svincolo di Parco de Medici con il ponte di Traiano doveva essere realizzato prima dello Stadio.

Un parere positivo che, grazie alle scelte della Raggi e della sua maggioranza a 5Stelle, ora viene ribaltato.

 

STADIO ROMASTADIO ROMA

La prima contestazione alla Raggi riguarda la "politica dei due forni" sui ponti. Il sindaco, va ricordato, ha infatto deciso da una parte di lasciare "in ballo" la possibilità di realizzare il Ponte di Traiano, senza però indicarne in delibera la copertura economica; dall' altra quella di portare avanti la realizzazione del ponte dei Congressi (un' opera pubblicata già finanziata con i fondi del Giubileo del 2000, il cui progetto, già bocciato, deve ancora essere approvato dallo Stato). Per i tecnici del Ministero questo approccio è «fuorviante non consentendo una corretta valutazione sia da parte degli enti» - che si occupano di strade - «sia da parte degli uffici a cui spetta la valutazione della sicurezza pubblica». E ancora: «Il Ponte di Traiano è parte integrante del progetto Stadio- spiegano i tecnici del dicastero- mentre il Ponte dei Congressi è completamente indipendente sia come procedi mento sia come finanziamento e soprattutto come tempi di realizzazione». Dunque «risulta esclusa l' ipotesi di trasferimento delle risorse dal Ponte dei Congressi al Ponte di Traiano».

RAGGI BALDISSONIRAGGI BALDISSONI

 

Ma non finisce qui: «La delibera Raggi comporta un impatto significativo sulla viabilità di diretta competenza del Ministero. Il Ponte di Traiano costituisce la principale via di accesso allo Stadio e non può considerarsi in alcun modo alternativo al Ponte dei Congressi poiché i due ponti svolgono funzioni completamente diverse nell' ambito della rete infrastrutturale stradale»; «non si può concordare con la realizzazione del nuovo Stadio senza la preventiva e propedeutica realizzazione» del Ponte di Traiano, con annesso svincolo.

 

STADIO ROMASTADIO ROMA

Altre critiche nette riguardano gli studi sulla viabilità vera e propria. Secondo il ministero delle Infrastrutture le simulazioni del traffico sono parziali e incomplete e la riduzione dei parcheggi desta preoccupazione. «Nella precedente ipotesi di progetto», si legge nel parere, si contavano 7.233 posti moto, 4.481 posti auto e 24 stalli Altro j' accuse riguarda le procedure seguite in questa fase dell' iter, contestando la legittimità del cambio in corsa della delibera Raggi sulle opere pubbliche.

 

GRAZIANO DELRIOGRAZIANO DELRIO

MINISTERO BENI CULTURALI C' è poi la valutazione del Ministero per i Beni culturali. Ed è tutt' altro che tenera. Pur riconoscendo che il taglio delle torri (inizialmente più alte) «elimina uno dei motivi di contra sto», il Mibact prepara già una mezza fossa al progetto chiedendo «nello spirito della leale collaborazione col privato» un progetto che coniughi la «salvaguardia della testimonianza delle tribune» dell' ex ippodromo di Tor Di Valle, con le nuove opere. Il Ministero - dopo un corposo riepilogo della vicenda del vincolo architettonico della Soprintendenza- sottolinea la necessità di «attivare la procedura di verifica preventiva» e di indirizzarla sulla «via Ostiense» considerate le «pertinenze funerarie», sul ponte romano sulla stessa via Ostiense, chiamato «Ponte dell' Arca», e sull' area del Fosso del Vallerano, dove potrebbero esserci interferenze con l' antico percorso della via Laurentina.

 

ASPETTANDO LA REGIONE Insomma, la Regione, che nelle prossime 48 ore concluderà i lavori e presenterà il suo dossier sul progetto dello stadio avallato dall' Amministrazione Raggi, sta per aprire una Conferenza di Servizi che si preannuncia più complessa di quella che si è appena chiusa.

ROMA NUOVO STADIOROMA NUOVO STADIO

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...