william burns volodymyr zelensky vladimir putin crimea

PROSSIMA FERMATA: CRIMEA – GLI AMERICANI SONO PRONTI AL SALTO DI QUALITÀ DEFINITIVO NELLA GUERRA IN UCRAINA: IL CAPO DELLA CIA, WILLIAM BURNS, È VOLATO IN GRAN SEGRETO A KIEV LA SCORSA SETTIMANA E HA INCONTRATO ZELENSKY, PER COMUNICARGLI LE ASPETTATIVE USA PER LE PROSSIME MOSSE MILITARI RUSSE – INTANTO GLI USA HANNO AUTORIZZATO ALTRI 2,5 MILIARDI, E IL PENTAGONO APRE A UN ATTACCO ALLA CRIMEA…

william burns

1. DIRETTORE CIA HA VISTO ZELENSKY, INCONTRO SU MOSSE RUSSIA

(ANSA) - Il direttore della Cia William Burns è volato in gran segreto a Kiev alla fine della scorsa settimana e ha incontrato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, al quale ha comunicato quali sono le aspettative per le prossime mosse militari della Russia. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti.

 

2. USA AUTORIZZANO AIUTI MILITARI PER 2,5 MILIARDI ALL'UCRAINA

(ANSA) - Gli Stati Uniti autorizzano l'invio di altri 2,5 miliardi di dollari di armi all'Ucraina. Lo riportano i media americani, sottolineando che saranno inviati, fra l'altro, 90 mezzi corazzati Stryker e 59 veicoli da combattimento Bradley.

 

biden e zelensky alla casa bianca

3. IL PENTAGONO PREPARA IL CAMBIO DI PASSO PRIME ARMI IN GRADO DI COLPIRE LA CRIMEA

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

Sabrina Singh, vice portavoce del Pentagono, ribadisce quella che è la linea Usa sulla Crimea: appartiene all'Ucraina che quindi ha diritto a riprendersela. Mercoledì John Kirby, del Consiglio per la Sicurezza nazionale, aveva detto la stessa cosa anticipando di fatto quanto avrebbe scritto il New York Times, ovvero che dopo mesi di discussioni l'Amministrazione Biden ha iniziato a riconoscere che gli ucraini possono colpire le basi da cui la Russia lancia attacchi anche a costo di veder crescere il rischio escalation.

vladimir putin in fabbrica a san pietroburgo

 

Washington spiega la sua svolta con due argomentazioni. La prima è tattica: colpire in Crimea le linee di rifornimento russe lungo l'asse delle città occupate Melitopol-Mariupol renderebbe più difficile per i russi spostare avanti la linea del fronte. Fra l'altro le azioni di sabotaggio e altri attacchi nei mesi scorsi hanno già spinto Mosca a spostare gran parte dei lanci di droni dalla Penisola annessa illegalmente nel 2014 a Krasnodar. Un secondo motivo è strategico e riguarda i futuri negoziati.

 

Secondo gli americani, infatti, la posizione di Kiev diventerebbe più forte se la Russia capisse che il suo controllo sulla Crimea vacilla. L'urgenza è invece quella di accelerare il più possibile l'invio di armi e l'addestramento delle truppe ucraine in modo da respingere le truppe russe.

droni ucraini attaccano navi russe in crimea 7

 

L'intelligence occidentale stima, infatti, che la Russia possa lanciare una poderosa offensiva "fra sei-otto settimane". […] Gli incontri sono iniziati mesi fa, ma solo di recente si è arrivati a una decisione anche se fonti Usa confermano di «non sapere come Putin potrebbe reagire se ci fossero attacchi con armi Usa nella Penisola». […]

WILLIAM BURNS AL TAVOLO CON VLADIMIR PUTIN E LAVROVbiden e zelensky alla casa biancadroni ucraini attaccano navi russe in crimea 2esplosioni in crimea 2esplosioni in crimea 68srdroni ucraini attaccano navi russe in crimea 3Nikolai Patrushev William Burns

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