CON L’OSPITE SGRADITO NON SI VA A NOZZE - PROTESTE IN GEORGIA PER L’ARRIVO DI EKATERINA VINOKUROVA, FIGLIA DI SERGEI LAVROV - LA DONNA ERA A TBILISI PER UN MATRIMONIO QUANDO UN CENTINAIO ATTIVISTI INCAZZATI SI È PRESENTATO SOTTO IL SUO ALBERGO PER PROTESTARE CONTRO LA RUSSIA: CI SONO STATI SCONTRI E SEDICI ARRESTI - ALLA FINE VINOKUROVA È STATA COSTRETTA A LASCIARE LA GEORGIA IN ANTICIPO MENTRE ESPLODEVA UNO SCAZZO TRA LA PRESIDENTE SALOME ZURABISHVILI E LA COMPAGNIA AEREA GEORGIAN AIRWAYS…
Estratto dell'articolo da www.agenzianova.com
Giunta in Georgia per partecipare a un matrimonio, la figlia del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è costretta dalle dure proteste a lasciare il Paese, scortata dalle Forze di sicurezza. Tutto inizia la sera del 19 maggio quando l’arrivo di Ekaterina Vinokurova nel Paese caucasico viene anticipato dal sito “Mtavari Arkhi”. La protesta monta nel Paese, e fin dalla mattina di ieri si radunano al Kvareli Lake Resort di Khaketi centinaia di attivisti per manifestare contro la presenza della figlia del capo della diplomazia russo – anche lei inserita nella lista delle sanzioni internazionali di Stati Uniti, Unione europea e Regno Unito dopo l’aggressione russa dell’Ucraina – ma vengono intercettati dalle forze di polizia locali. […]
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I manifestanti scandiscono slogan critici nei confronti della Russia e chiedono ai cittadini russi presenti sul posto di lasciare l’albergo. Ci sono scontri, il bilancio è di sedici arresti. Poi il dietrofront. Nella serata di ieri la presidente georgiana, Salome Zurabishvili, annuncia di aver ricevuto dal ministero dell’Interno delle informazioni secondo cui “la seconda parte del matrimonio”, probabilmente la festa prevista dopo la cerimonia, non si è svolta.
“Questa è una vittoria per la società”, dice la presidente. Zurabishvili definisce inaccettabile che le autorità e gli organismi responsabili della sicurezza del Paese non dispongano di informazioni sulla possibile presenza nel territorio della Georgia di persone inserite nelle liste delle sanzioni dei Paesi partner.
La presidente georgiana ha poi invitato i cittadini a boicottare la compagnia di bandiera Georgian Airways, “colpevole” di aver ristabilito i voli diretti tra Mosca e Tbilisi. Per tutta risposta il presidente della compagnia, Tamaz Gaiashvili, ha dichiarato che “il capo dello Stato non è una persona gradita” sui voli del vettore aereo. “Non la lasceremo salire a bordo dei nostri aerei”, ha detto Gaiashvili. […]
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