purghe putin donbass russia ucraina

CRISI DI NERVI A MOSCA / 2 - PUTIN EPURA I SERVIZI DI SICUREZZA DELL'FSB: IERI SERA HA LICENZIATO 150 UFFICIALI (E ALCUNI LI HA PURE ARRESTATI) - IL COLONELLO GENERALE SERGEI BESEDA, CHE ERA A CAPO DELL'UNITA' E SI TROVAVA AGLI ARRESTI DOMICILIARI, E' STATO TRASFERITO NELLA PRIGIONE DI MASSIMA SICUREZZA DI LEFORTOVO A MOSCA - PER IL PRESIDENTE SONO TUTTI COLPEVOLI DELLE FUGHE DI NOTIZIE SUI PIANI DELLA RUSSIA FINITE NELLE MANI DEI SERVIZI OCCIDENTALI...

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Vladimir Putin

Ieri sera Vladimir Putin ha dato il via a un’epurazione di massa licenziando 150 funzionari dell’FSB, il servizio di sicurezza nazionale erede del Kgb, e arrestando alcuni di loro. Da quando si è scoperto che gli agenti dell’intelligence occidentale hanno ottenuto i piani di battaglia della Russia prima dell’invasione, il presidente è a caccia dei colpevoli. A maggior ragione ora che è tramontata l’idea di una rapida invasione dell’Ucraina.

 

Sergei Beseda

Il colonnello generale Sergei Beseda, capo dell'unità di intelligence estera dell'FSB, è stato trasferito nella prigione di massima sicurezza di Lefortovo a Mosca dopo un periodo passato agli arresti domiciliari. Ufficialmente, l’uomo è indagato per appropriazione indebita, ma in realtà è noto che il Cremlino lo sta incolpando per le fughe di notizie che hanno paralizzato lo sforzo bellico della Russia.

 

L'indagine è guidata dal servizio di controspionaggio militare russo mentre Putin cerca di bloccare il flusso di informazioni dell'Occidente. Anche altri funzionari dell'FSB sono stati arrestati con l'accusa di «aver riferito false informazioni al Cremlino sulla reale situazione in Ucraina prima dell'invasione», ha riferito il sito web investigativo Bellingcat.

 

Soldati russi

Si dice che abbiano presentato rapporti secondo cui le truppe russe di Putin sarebbero state accolte come liberatori e che le forze ucraine avrebbero offerto scarsa resistenza.

 

La campagna militare russa non si è mai ripresa dalle ipotesi di pianificazione del Cremlino che erano così imprecise.

 

Ore prima che i carri armati di Putin arrivassero in Ucraina alla fine di febbraio, il Ministero della Difesa britannico ha pubblicato mappe che mostravano dove si stavano dirigendo le colonne corazzate. Da allora, gli ufficiali dell'intelligence britannica e statunitense hanno continuato a trasmettere agli ucraini valutazioni accurate degli obiettivi russi. Grazie alle informazioni ottenute, l’Ucraina è riuscita a colpire e uccidere numerosi generali dell’esercito russo, lasciando le unità militari allo sbando.

 

Piano della Russia su Donbass

Nelle ultime sette settimane le forze russe hanno subito una serie di sconfitte. Sono stati anche costretti a ritirarsi da Kiev dopo non essere riusciti a sfondare le difese della capitale.

 

Ieri sera è emerso che Putin probabilmente triplicherà il numero delle truppe russe nella regione del Donbass nel disperato tentativo di portare a casa una vittoria che gli salvi la faccia. Secondo i funzionari occidentali, intende intrappolare i combattenti ucraini in inferiorità numerica con un movimento a tenaglia mortale.

 

La manovra richiede che le truppe russe si spostino a nord dalla città portuale assediata di Mariupol e qui si uniscano alle unità che si spingono a sud da Izyum.

 

SOLDATI RUSSI A MARIUPOL

Ieri sera un funzionario ha detto: «Quando Mariupol cadrà, se questo è ciò che deve accadere, le forze russe saranno libere di unirsi a quelle che attaccano da Izyum. L'Ucraina dovrà affrontare un movimento a tenaglia. La portata della forza [russa] deve ancora essere vista. Ma si stima che ci potrebbe essere la forza nel Donbas potrebbe raddoppiare o triplicare».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…