pretty solero

“PUTTANA, SE NON MI DAI I SOLDI CHE MI DEVI, TI AMMAZZO” - IL RAPPER PRETTY SOLERO CONDANNATO PER MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA MADRE (CHE NON SI È COSTITUITA PARTE CIVILE) – IL PARGOLO AVREBBE DATO PUGNI, INSULTATO E SPUTATO ALLA MAMMA PER AVERE MILLE EURO PER ACQUISTARE LA DROGA. DAVANTI AI NO, UNA VOLTA LE TIRO’ I CAPELLI, UN’ALTRA LE SCARAVENTÒ ADDOSSO PER TRE VOLTE UN CASCO DA MOTO SENZA RIUSCIRE A COLPIRLA: ORA ANDRÀ IN UNA COMUNITÀ DI RECUPERO - I PROBLEMI CON LA COCA, LA CASA DEVASTATA E QUANDO SI DENUDO’ SUL PALCO DEL “ROCK IN ROME” (CHIAMATE LA NEURO!)

Da open.online

 

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Sean Michael Loria, alias Pretty Solero, classe 93, rapper e cantautore italo-irlandese componente della cosiddetta “Love Gang” trasteverina e del collettivo CXXVI, è stato condannato a due anni di carcere. Secondo il gup di Roma è colpevole di maltrattamenti nei confronti della madre.

 

Che non si è costituita parte civile: «Tutte le mamme amano e ognuna trova il modo per aiutare i propri figli in situazioni difficili», dicono le sue avvocate Rita Mone e Simona Simeone. I fatti risalgono al 20 luglio del 2024. La donna trova la serratura del suo appartamento bloccata. Ad accompagnarla sono i carabinieri. Allertati perché ci sono precedenti difficili con il ragazzo. Che ora andrà in una comunità di recupero.

 

La casa devastata

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Quando Loria finalmente apre la porta la casa è devastata, racconta Il Messaggero. Mentre gli atti violenti nei confronti della madre andavano avanti da un paio di mesi. La donna aveva ricevuto «un pugno al fianco destro oltre a continue vessazioni psicologiche e fisiche altamente mortificanti sotto il profilo morale», si legge sul capo d’imputazione.

 

Secondo il suo avvocato Dario Minutolo il rapper era in evidente «stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti di tipo cocaina». Nel 2019 era stato trovato in possesso di piccole quantità di cocaina, hascisc e marijuana. Poi si era spogliato sul palco di Rock in Rome, facendosi portare via dalla sicurezza.

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Insulti, sputi, soldi per la droga

«Puttana se non mi dai i soldi che mi devi ti ammazzo» è una delle frasi del rapper. E ancora: «È solito sputarle sul corpo, frequentemente le chiede soldi per l’acquisto della droga e in caso di rifiuto, come è avvenuto il 18 luglio 2024, la tirava per i capelli e il 20 luglio 2024 le scaraventa addosso per tre volte un casco da moto senza riuscire a colpirla per poi afferrare l’aspirapolvere e lanciarla a terra».

 

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Poi la situazione diventa insostenibile: «Danneggia mobili, tv, lampade e bicchieri sfondando in parte la porta della camera da letto della madre che è costretta a chiudersi a chiave di notte per evitare eventuali irruzioni notturne del figlio». Il 20 luglio «pretende dalla madre mille euro e un foglio in cui lei avrebbe, secondo l’imputato, falsificato la sua firma per ricevere e gestire i soldi del suo saltuario lavoro da cantante».

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