MA QUALE MADONNA! A MEDJUORJIE SONO APPARSI I CAMORRISTI - MONSIGNOR HENRYK HOSER, L'ARCIVESCOVO NOMINATO DA PAPA FRANCESCO “COMMISSARIO” DELLA PICCOLA CITTADINA BOSNIACA ACCUSA LA CAMORRA DI TRARRE PROFITTI DAI PELLEGRINAGGI DEI FEDELI - I CLAN AVREBBERO MESSO LE MANI SU ALCUNI ALBERGHI, VIAGGI IN PULLMAN, GUIDE ABUSIVE DEL POSTO E…

Fabio Marchese Ragona per “il Giornale”

 

medjugorje

 «Nella mia omelia ho citato quanto detto da una giornalista, ma sappiamo che queste cose con le mafie succedono in tutto il mondo, evidentemente anche a Medjugorje, nessuno è esente da queste piaghe». Monsignor Henryk Hoser, l' arcivescovo emerito di Varsavia-Praga nominato da Papa Francesco «commissario» della piccola cittadina bosniaca dove, da 37 anni, si verificherebbero apparizioni della Madonna, risponde così e non smentisce quanto detto in una sua omelia di qualche giorno fa.

 

Interpellato dal Giornale, il «visitatore apostolico» di Bergoglio presso la parrocchia di Medjugorjie, conferma e aggiunge: «Non c' è un nostro dossier su questo argomento, ma penso che non sia assolutamente da escludere e da sottovalutare una cosa del genere nemmeno per questo luogo: il male è sempre in agguato, soprattutto da queste parti».

medjugorje

 

L' arcivescovo aveva usato parole molto forti, puntando il dito contro la malavita napoletana che trarrebbe dei profitti dai pellegrinaggi dei fedeli e nel corso della sua omelia pronunciata durante una celebrazione all' aeroporto di Varsavia, alcuni giorni fa, aveva detto: «Un altro posto dove c' è una lotta sempre più agguerrita tra il bene e il male è Medjugorje: da un lato incontriamo migliaia di giovani che usano il sacramento della penitenza e della riconciliazione.

 

henryk hoser

Dall' altra parte bisogna essere consapevoli che a causa del massiccio afflusso di pellegrini, questo posto è penetrato dalle mafie, tra cui quelle del Napoletano, che conta sui profitti». L' inviato papale, che non si occupa del fenomeno delle apparizioni ma esclusivamente della guida pastorale dei fedeli che arrivano da tutto il mondo, ha pronunciato quelle parole scatenando una reazione dei giornali di mezzo mondo, dopo aver saputo che la malavita avrebbe preso di mira proprio il settore dei viaggi e dell' ospitalità nella cittadina bosniaca dove l' afflusso dei fedeli, soprattutto del Sud Italia, è sempre stato massiccio.

 

pellegrine a medjugorje

La camorra, secondo quanto emerge anche da indagini giudiziarie, avrebbe messo le mani, oltre che su alcuni alberghi e su alcuni viaggi in pullman, anche sulla gestione di alcune guide abusive del posto, scatenando quindi la denuncia pubblica del monsignore che lo scorso 31 maggio, con il nuovo incarico di «visitatore» a tempo indeterminato, ha fissato la propria residenza a Medjugorje per lavorare a stretto contatto con i francescani del posto e con il vescovo di Mostar, Ratko Peric, che, al contrario di Hoser, ha sempre ritenuto le presunte apparizioni delle invenzioni dai veggenti.

 

pellegrini a medjugorje

Oltre ai viaggi e agli alberghi, un' inchiesta della Direzione investigativa antimafia riguarderebbe anche le false griffe vendute in alcuni negozietti situati ai piedi del Podbrdo, la collina delle apparizioni, sempre in mano ai clan camorristici (sarebbero coinvolti i clan Zaza e Mazzarella, oltre che i Casalesi) d' accordo con la malavita bosniaca, ma gestite da alcuni prestanome su cui adesso s' indaga.

 

«Sono il primo che va lì e in altre mete di pellegrinaggio per pregare, ma il pericolo dell'infiltrazione mafiosa può colpire anche questi luoghi santi», spiega il giornalista Paolo Brosio. «Ricordo che successe qualcosa di simile anche a San Giovanni Rotondo dove venne lanciato un vero e proprio allarme sociale. Purtroppo dove c' è concentrazione di ricchezza, vuoi per gli alberghi, vuoi per il turismo religioso, le mafie si insinuano, Satana ci mette lo zampino».

pellegrini a medjugorje

 

Il monito dell' arcivescovo Hoser è l'ennesima «bomba» che riguarda i pellegrinaggi a Medjugorje: si è parlato della questione dei veggenti, su cui si attende da anni un pronunciamento ufficiale di Papa Francesco, ma la lente degli investigatori, oltre che sulle speculazioni economiche sulla pelle dei fedeli, è finita anche sui viaggi organizzati da don Michele Barone, il finto esorcista arrestato nel casertano con l' accusa di violenze sessuali, minacce e percosse verso alcune vittime.

 

 

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...