QUALI SEGRETI NASCONDE LA VILLA DI ALBERTO TARALLO A ZAGAROLO, RIBATTEZZATA “ZAGARHOLLYWOOD”? - UNA RESIDENZA BLINDATISSIMA: TRE CANCELLI, TELECAMERE OVUNQUE, CITOFONI CON IL CODICE DI RICONOSCIMENTO, ALTE MURA DI CINTA - I RESIDENTI: “GLI ATTORI USCIVANO ED ENTRAVANO CON AUTO DAI VETRI SPESSO OSCURATI. QUANDO CALA LA LUCE DEL GIORNO QUEL POSTO METTE I BRIVIDI…”

Chiara Rai per “il Messaggero”

 

ALBERTO TARALLO DA MASSIMO GILETTI -4

«Fort Knox? È a Collelungo». A Zagarolo conoscono tutti la villa ribattezzata Zagarholliwood, quella dello scandalo Ares Gate, l' inchiesta sul decesso dello sceneggiatore di Teodosio Losito trovato morto nella sua casa a Roma l' 8 gennaio del 2019.

 

Ares è il nome della società fondata da Alberto Tarallo e dal compagno Losito, nomi che hanno lanciato fiction di successo da Caterina e le sue figlie a Il Bello delle donne.

Tra i personaggi di punta Manuela Arcuri e Gabriel Garko, diversi vip del Grande Fratello. «Nella enorme villa - dicono alcuni residenti della zona - la fabbrica del gossip come la chiamiamo noi, vivevano gli attori, uscivano ed entravano con auto dai vetri spesso oscurati».

 

ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

IL BUNKER

Non si può non riconoscere quello che appare come un fortino con tre cancelli, telecamere ad ogni angolo, citofoni con il codice di riconoscimento, mura di cinta alte. Una sorta di enorme villone impenetrabile.

 

Quanti strilli non uditi, quante litigate rimaste tra quelle mura blindate. «Quando cala la luce del giorno quel posto mette i brividi», dicono alcune signore in giro per negozi oltre quella zona d' ombra. Ci sono le luci che illuminano lunghi e alti muri, recinzioni metalliche e occhi elettronici che sembrano spiare tutto. È lì che si sarebbe ambientato lo scenario che avrebbe istigato al suicidio Losito?

 

adua del vesco e massimiliano morra 5

A Zagarolo la villa hollywoodiana è conosciuta anche come covo di veleni, storielle più o meno vere. Lo sceneggiatore è stato definito da Rosolina Cannavò una vittima del sistema. Un sistema che sembra oscuro e misterioso come la strada privata e sterrata che porta a Fort Knox. «Durante la villeggiatura, gli attori dovevano sostenere dei ritmi serrati e stressanti - raccontano delle persone del posto - sveglia prima dell' alba, trucco e via con le riprese, i set, i baci, i comunicati stampa. Al rientro dal set gli attori andavano anche a scuola seguivano dei corsi di recitazioni e di lingua inglese».

 

massimiliano morra adua del vesco

IL CONTROLLORE

Tarallo era il controllore, guidava Zagarholliwood come fosse il comandante di una nave, onnipresente. Insomma, non era forse una setta ma un mondo certamente paradossale. E oltre a Tarallo c'era probabilmente chi confezionava le notizie, un secondo personaggio, Enrico Lucherini, capo ufficio stampa della Ares.

 

Non lontano, dalle parti del grande centro commerciale Oasi, c'è la villa di Garko. Grandissima e anche questa con il citofono con i codici. Uno scenario simile ma che racconta altre storie. Anche Garko, fidanzato di facciata della Cannavò, è finito in un gossip costruito ad arte, definito finto come ha detto l' attore stesso in TV.

alberto tarallo alberto tarallo

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