italiani emigrati negli stati uniti italiani d america - mario avagliano e marco palmieri

QUANDO NOI ITALIANI ERAVAMO I “NEGRI D’AMERICA” – IN UN ARTICOLO DEL “NEW YORK SUN” DEL 1899 SI LEGGE CHE I MERIDIONALI EMIGRATI NEGLI STATI UNITI ERANO CONSIDERATI, “IL COLLEGAMENTO FRA LA RAZZA BIANCA E NERA. SCURI DI PELLE, I SICILIANI SONO PIÙ NERI DEI NOSTRI ‘NEGRI’ MULATTI” – SECONDO UN RAPPORTO DEL 1924 SUI FATTORI RAZZIALI NELL’INDUSTRIA USA, GLI ITALIANI RISULTANO “PROBABILMENTE I PIÙ MALTRATTATI DI TUTTI GLI STRANIERI” – PILLOLE DAL SAGGIO “ITALIANI D’AMERICA” DI AVAGLIANO E PALMIERI  

Giorgio Dell’Arti per “il Fatto quotidiano”

 

Notizie tratte da Mario Avagliano e Marco Palmieri, “Italiani d’America. La grande emigrazione negli Stati Uniti (1870-1940)”, Il Mulino, pagine 552, euro 30.

 

italiani emigrati negli stati uniti

Meridionali. Gli italiani meridionali sono considerati, come si legge in un articolo del New York Sun del 1899, “il collegamento fra la razza bianca e nera. Scuri di pelle, i siciliani sono più neri dei nostri ‘negri’ mulatti”.

 

Cervello. Quando nel 1910 un medico italiano interroga un gruppo di suoi connazionali, tutti lavoratori stagionali, sul perché insistono per inviare denaro alle loro famiglie in Italia visto che con quel poco che gli resta sopravvivono a malapena negli Stati Uniti, un uomo del gruppo gli risponde: “Dottore, abbiamo portato in America solo il nostro cervello e le nostre braccia. I nostri cuori sono rimasti lì, nelle casette nei bei campi della nostra Italia”.

 

italiani d america - Mario Avagliano e Marco Palmieri

Intelligenti. Nel maggio 1922 la North American Review pubblica un articolo firmato dal dottor Arthur Sweeney sulla necessità di sottoporre gli immigrati a test psicoattitudinali. Dai test condotti su 360 mila soldati statunitensi nati all’estero, emerge che il 45,6% si classifica con presunta età mentale tra i 7 e gli 11 anni, e dopo i polacchi gli italiani risultano i peggiori con una media del 63,4%. Conclusione: “Abbiamo bisogno degli immigrati. Ma ci servono quelli intelligenti e adattabili all’ambiente che troveranno qui. Non abbiamo bisogno di ignoranti e idioti”.

 

Cartoni. Il razzismo permea anche i cartoni animati per i bambini, come Porky’s Garden dei Looney Tunes, creato nel 1937 dalla Guild Films, dove il coprotagonista è un italiano robusto, scuro di pelle, con riccioli neri e lunghi baffi, che parla un inglese pieno di errori, nel ruolo del vicino di casa del maialino Porky Pig a Podunk. Quando la fiera contadina locale organizza una gara per premiare chi riuscirà a coltivare l’ortaggio più grosso, l’italiano cerca di sabotare in ogni modo il maialino, anche con la violenza.

 

Porky’s Garden - Looney Tunes 1937

Porky riesce comunque a produrre una zucca da competizione, mentre l’italiano porta alla gara le sue galline giganti e si aggiudica un premio in denaro. Le galline, però, subito dopo rimpiccioliscono per avere beccato e inavvertitamente inghiottito le pillole miracolose di un imbonitore, e così Porky si riprende il premio dalle mani del vicino. Quel bullo italiano ricompare altre volte nei cartoni animati, ad esempio in Braccio di ferro nei panni di Bruto, acerrimo nemico del marinaio Braccio di ferro, americano al cento per cento, che lo batte in ogni rissa nonostante la differenza di stazza.

 

Maltrattati. Secondo un rapporto di Herman Feldman del 1924 sui fattori razziali nell’industria, gli italiani risultano “probabilmente i più maltrattati di tutti gli stranieri”.

 

Ventisette milioni. Tra il 1876, anno della prima rilevazione ufficiale, e il 1900, quasi 27 milioni di italiani lasciano il Paese. Meno della metà – tra gli 11 e i 13 milioni – fa ritorno o perché non ammessi o per il fallimento dell’esperienza all’estero o per il desiderio di tornare alle origini dopo una vita di lavoro.

 

Paghe. Nei primi anni del Novecento le paghe giornaliere negli Usa in lire erano tra le 6 e le 15 contro le 0,85-1,25 lire a cui poteva ambire ad esempio un contadino calabrese.

 

italiani emigrati negli stati uniti

Materazzi. “Quello che ti raccomando, è che tu ti porti con te i tuoi materazzi di lana e i cuscini e la biancheria che qui la lana è molto cara” (Lorenzo Cembrola da New York al figlio Diodato a Napoli in procinto di partire). Richiesti anche i fazzoletti e le sciarpe di seta, saponi e “daretica” (profumato origano della macchia mediterranea).

italiani emigrati negli stati uniti italiani emigrati negli stati uniti

 

Porky’s Garden - Looney Tunes 1937Porky’s Garden - Looney Tunes 1937

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...