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QUEL CANNONE DI KATHLEEN TURNER – ''MICHAEL DOUGLAS, JACK NICHOLSON E WARREN BEATTY SI SFIDARONO A CHI MI AVREBBE INFILATO SOTTO LE LENZUOLA PER PRIMA” - L’ATTRICE NE HA PURE PER IL CAST DI “FRIENDS”, DOVE HA INTERPRETATO IL PADRE TRANS DI CHANDLER: ''UNA CRICCA DOVE GLI ESTRANEI NON ERANO GRADITI”  – ''LIZ TAYLOR NON MOLTO DOTATA'', E SULL’INCONTRO CON TRUMP…

DAGONEWS

 

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È una Kathleen Turner scatenata quella che rivela alcuni aneddoti della sua carriera da attrice: dal clima ostile durante le riprese di “Friends” alla scommessa su chi se la sarebbe portata a letto per primo.

 

L’attrice di Brivido caldo (1981), Peggy Sue si è sposata (1986) e La guerra dei Roses (1989), ha rilasciato un’intervista a David Marchese in cui dimostra di essere senza peli sulla lingua.

 

«La mia ex costar Michael Douglas mi ha detto che lui, Jack Nicholson e Warren Beatty avevano una sorta di “competizione” e avevano scommesso su chi mi avrebbe portata prima a letto. A dir la verità non ci è mai riuscito nessuno».

 

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E sull’incontro con Donald Trump racconta: «MI stringe la mano e con il dito indice mi strofina l'interno del polso. Stava provando a fare una specie di seducente azione di intimità. Togli la mano, vai via».

 

Dopo aver etichettato Elizabeth Taylor come una cantante "non molto dotata che aveva una brutta voce”, ha parlato della sua esperienza nel cast di Friends che ha bollato come una cricca, un mondo chiuso dove gli estranei non sono graditi. L’attrice ha fatto la sua comparsa sul set interpretando il ruolo del padre biologico di Chandler che era una donna transgender.

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«Non mi sono sentita molto ben accolta dal cast - ha detto - Ricordo che stavo indossando questo abito di paillettes difficile da portare e i miei tacchi alti mi stavano uccidendo. Ho trovato strano che nessuno degli attori pensasse di offrirmi un posto a sedere. Solo un membro anziano della troupe si premurò di darmene uno. 

 

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Gli attori di Friends avevano formato un cricca e non credo che la mia esperienza sia unica. Penso fosse un gruppo così ristretto da non accettare nessuno dall'esterno. C’era del cameratismo? Sì, è evidente anche attraverso lo schermo».

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