paolo storoni bare camion

IL RACCONTO DEL COLONNELLO DEI CARABINIERI, PAOLO STORONI, CHE SMISTA LE BARE DEI MORTI PER CORONAVIRUS:LA SITUAZIONE È CRITICA PERCHÉ IL FORNO CREMATORIO DI BERGAMO NON CE LA FA A SMALTIRE L'IMPRESSIONANTE RICHIESTA. SIAMO A CIRCA MILLE FUNERALI IN UN MESE CONTRO UNA MEDIA DI CENTO. ORA CERCHERÒ IN TOSCANA...L'EMILIA È PIENA, HO CHIESTO A FERRARA, A BOLOGNA, NULLA. IN VENETO IL FORNO DI VICENZA È SCOPPIATO. HO PORTATO ALCUNE BARE IN FRIULI, MA ADESSO DEVO PER FORZA SPOSTARMI VERSO IL CENTRO SUD”

Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

PAOLO STORONI

«Ora cercherò in Toscana...l'Emilia è piena, ho chiesto a Ferrara, a Bologna, nulla...stessa cosa in Piemonte, anche se hanno dissequestrato il forno di Biella ma lì ci mettono quelli di Trecate e sono tanti. In Veneto il forno di Vicenza è scoppiato. Ho portato alcune bare due giorni fa a Gemona, in Friuli, ma adesso devo per forza spostarmi verso il Centro Sud».

 

Paolo Storoni non è un impresario di pompe funebri. È il comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo, un colonnello che arriva dai reparti speciali dell' Arma. Si occupava di criminalità organizzata, narcotraffico, omicidi, rapine. Da quando è esplosa l'emergenza è l' addetto allo smistamento delle bare della provincia più martoriata d' Italia: 1.878 decessi. Una cupa, inesorabile, tragica processione di casse e camion dell' Esercito che corrono per l' Italia verso i forni crematori.

 

CORONAVIRUS - LE BARE PORTATE VIA CON I CAMION

Qual è la situazione comandante?

«Bergamo è una provincia in grande trambusto, che sta pagando una straordinaria emergenza. Quanto alle bare, delle quali mi sto occupando con il coordinamento della Prefettura, la situazione è critica perché il forno crematorio di Bergamo non ce la fa a smaltire l' impressionante richiesta. Siamo a circa mille funerali in un mese contro una media di cento. E non è facile trovare posto nelle altre strutture del Nord. Mi trovo a dirigere un drammatico traffico di bare, come un vigile che indica la giusta direzione.

Questo serve e questo faccio perché ritengo utile aiutare i Comuni della Bergamasca in un momento così difficile».

 

Quante ne avete portate via con i camion?

«Noi militari, cioè carabinieri ed Esercito, fino a ieri abbiamo fatto quasi 400 trasferimenti, un conto al quale non si riesce a star dietro. Il fatto è che molte famiglie ora chiedono la cremazione e il sistema non è pronto ad assorbire numeri così imponenti. Il nostro lavoro è accompagnare con pietas i corpi di questi nostri concittadini come se fossero i nostri cari. È gente che in molti casi conoscevamo».

esercito a bergamo per portare via le bare 4

 

E le imprese di pompe funebri?

«Si tratta di una criticità sotto vari aspetti. Da una parte hanno avuto un alto numero di contagi che li costringe a lavorare a ranghi ridotti. Dall' altra abbiamo scoperto comportamenti poco corretti da parte di alcune agenzie. Ne abbiamo fermate tre che volevano portar via le bare con mezzi di fortuna. Sono stati denunciati. In altri casi abbiamo notato un aumento dei prezzi. In questi frangenti emerge la nobiltà d' animo di alcuni e la bestialità di altri».

 

Altri problemi?

«C' è quello dei farmaci che non arrivano perché i corrieri hanno ancora delle difficoltà con le maestranze malate o in sciopero. C' è il problema della carenza di bombole d' ossigeno per chi sta a casa: ai 400 malati cronici si sono aggiunte mille persone. E c' è quello delle persone anziane».

 

Cioè?

esercito a bergamo per portare via le bare 1

«Molti anziani sono soli, soprattutto nei paesini di montagna. C' è chi è in quarantena e se ne deve stare a casa, c' è chi ha perso il marito o la moglie e si è ritrovato senza nessuno, poveri, e chi ha familiari che non può andare a trovare perché a loro volta sono in quarantena. All' inizio dell' emergenza è successo poi che diverse famiglie hanno portato i nonni nelle case di paese per paura del contagio».

 

La vicenda che l' ha più toccata?

«Quella della famiglia del mio collega Claudio Ponzoni, morto a 46 anni di coronavirus. Nel giro di due settimane la moglie ha perso il padre, che viveva con loro, e poi lui. È rimasta sola con la loro bambina di 10 anni, senza nessuno. Nei giorni dell' agonia di Claudio l'unico punto di riferimento della moglie ero io. Lei (37 anni, ndr ) era in quarantena e chiamava me per sapere di lui. Quando Claudio è morto mi ha chiesto il favore di andare a casa loro per dirlo alla bambina. Anzi, per confermarlo perché la piccola non voleva credere alla mamma. Non dimenticherò mai quegli occhi. Alla fine, la bimba mi ha regalato pure un disegno. Sono ancora così, in quarantena, sole».

l esercito porta le bare fuori da bergamo

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...