
“BIBI” NON MOLLA UN RAZZO: FUOCO SUL LIBANO! – NUOVO RAID ISRAELIANO A BEIRUT, IL PRIMO DOPO LA TREGUA DI NOVEMBRE – COLPITO UN EDIFICIO A DAHIE, LA PERIFERIA SUD DELLA CITTÀ, CHE, A DETTA DI TEL AVIV, OSPITAVA UN DEPOSITO DI ARMI DI HEZBOLLAH – IL PRESIDENTE LIBANESE, JOSEPH AOUN, A PARIGI PER COLLOQUI CON MACRON, HA DENUNCIATO LE CONTINUE VIOLAZIONI DELLE TREGUA DA PARTE DELLO STATO EBRAICO – LA RISPOSTA DI NETANYAHU: “CONTINUEREMO AD ATTACCARE IN OGNI PUNTO DEL LIBANO IN RISPOSTA A OGNI MINACCIA”
Estratto dell’articolo di Francesca Caferri per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/29/news/libano_raid_beirut_tregua-424093013/
A Beirut la paura ha un suono: quello dei droni israeliani che ronzano sopra la testa.
Non appena si sono messi a girare con insistenza sulla periferia sud della città, ieri mattina, per la prima volta tanto numerosi dal cessate il fuoco del 27 novembre, è stato chiaro che qualcosa non andava.
La conferma è arrivata attorno alle 12, con un comunicato del portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano, Avichai Adraee, che invitava gli abitanti di Hadath - una delle zone in cui è divisa Dahie, la periferia sud della città, feudo di Hezbollah - a evacuare: nel giro di venti minuti è arrivato il primo colpo, poi altri due. A essere ridotto in macerie è stato un edificio residenziale che, secondo Israele, ospitava un deposito di armi di Hezbollah. «Civili, solo civili, non c’era niente là», giura invece Mohammed, un meccanico che abita nella zona e che è immediatamente scappato con la famiglia.
[…] L’attacco è il primo sulla capitale dalla tregua di novembre, ma non il primo sul Libano: da giorni nel Paese la tensione è alta, con l’aviazione israeliana che ha preso di mira di nuovo il Sud del Paese, in risposta a due lanci di razzi arrivati dal territorio libanese. Hezbollah ha negato ogni responsabilità, fra lo scetticismo generale qui in Libano: «Chi altro è attivo in quella zona?», si chiede dal suo ufficio non lontano dal centro città Mohanad Hage Ali, del Carnegie Middle East Center.
[…] Solo ieri nel Sud del Libano ci sono stati tre morti e 18 feriti, frutto di attacchi nella zona di Nabatye e di Tiro (due delle roccaforti del movimento sciita nel Sud) che si sono susseguiti per tutta la mattina. A Beirut invece non ci sono state vittime.
Da Parigi, dove si trova per colloqui con Emmanuel Macron, il presidente libanese Joseph Aoun ha denunciato le continue violazioni delle tregua da parte di Israele, appoggiato da Macron che ha definito «ingiustificato» l’attacco. Ma il premier israeliano Benjamin Netanyahu non si è fatto impressionare: «Continueremo ad attaccare in ogni punto del Libano in risposta a ogni minaccia». […]
raid israeliani a beirut 3
raid israeliani a beirut 2
raid israeliani a beirut 1
raid israeliani a beirut 4