enrico varriale

“L’HA SBATTUTA AL MURO PERCUOTENDOLE LE BRACCIA, SFERRANDOLE VIOLENTEMENTE DEI CALCI” – IL RAPPORTO TRA ENRICO VARRIALE E L’EX COMPAGNA DEGENERA IL 6 AGOSTO. L'EX VICEDIRETTORE DI RAISPORT LA AGGREDISCE, LA PRENDE A SCHIAFFI E LA INSULTA. DA QUEL GIORNO CERCA DI ENTRARE IN CONTATTO “OSSESSIVAMENTE” CON LA DONNA - LA DIFESA DEL GIORNALISTA, CHE ANDRÀ A PROCESSO CON IL RITO IMMEDIATO: “NON L’HO MAI STALKERIZZATA, SONO STATO FRAINTESO. MI RAMMARICO PROFONDAMENTE PER QUELLO CHE È ACCADUTO QUEL GIORNO. IN PASSATO FUI AGGREDITO. MI LANCIÒ ADDOSSO UN COMPUTER PERCHÉ AVEVO CAMBIATO LA PASSWORD. DOPO SIAMO ANDATI ANCHE IN…”

Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"

 

VARRIALE

Enrico Varriale andrà a processo con il rito immediato. L'ex vicedirettore di Raisport è accusato dalla procura di Roma di lesioni e stalking dalla sua ex compagna, che lo ha denunciato nei mesi scorsi.

 

La donna afferma di essere stata «picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata» il 6 di agosto ed essere poi stata «perseguitata con telefonate di notte, appostamenti sotto il suo appartamento alle 6 della mattina». Il pm Maria Gabriella Fazi ritiene che ci siano elementi sufficienti per il rinvio a giudizio, per questo adesso il giornalista dovrà affrontare il processo.

 

ENRICO VARRIALE

LA DIFESA

Varriale, dal canto suo, ha sempre respinto le accuse. «Il rapporto tra di noi era teso - ha spiegato al Messaggero - L'avevo lasciata a metà luglio. Tra noi non c'è mai stata una convivenza ma solo incontri quando lei poteva raggiungermi da Pesaro.

 

Mi rammarico profondamente per quello che è accaduto quel sei di agosto, non ho mai fatto una cosa del genere. In passato - aggiunge il giornalista - c'era stata una reazione violenta da parte sua. Fui aggredito il 29 di agosto mi lanciò addosso un computer perché avevo cambiato la password. Dopo siamo andati anche in vacanza. La relazione tra noi, comunque, era ormai ai minimi termini».

enrico varriale

 

«Per me - aggiunge - è un momento terribile. Sto incassando la vicinanza della mia attuale compagna, della mia ex moglie e delle mie figlie. Purtroppo si sono verificate, nella parte finale della relazione, da ambo le parti comportamenti non corretti».

 

E ancora, aggiunge Varriale, «non l'ho mai stalkerizzata, volevo un chiarimento. Nei 40 giorni in cui sarei accusato di atti persecutori nei suoi confronti, per 25 giorni ero fuori Roma. Sono stato frainteso, per me essere dipinto come uno stalker o come uno che picchia le donne è un dramma». Infine, aggiunge il giornalista, il «processo immediato mi darà la possibilità di chiarire tutto, ho fiducia nella magistratura, non vedo l'ora che finisca questo supplizio»

 

LE ACCUSE

Le carte della procura raccontano di un rapporto degenerato il 6 agosto, dopo un periodo di tensione: «Durante un alterco per motivi di gelosia», il giornalista «la sbatteva violentemente al muro scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole violentemente dei calci».

 

ENRICO VARRIALE

Dopo l'aggressione si tronca definitivamente la relazione ma, per i magistrati, Varriale avrebbe cercato di entrare in contatto «ossessivamente» con lei. Già nei mesi scorsi il gip, Monica Ciancio, aveva disposto la misura cautelare del «divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa» oltre a due prescrizioni «non comunicare con lei» neppure «per interposta persona» e «allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza». «Siamo fiduciosi- spiega l'avvocato Fabio Lattanzi - di vedere riconosciuta l'innocenza del Varriale e di chiudere definitivamente questa brutta storia».

Enrico Varriale

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…