corteo palermo reddito di cittadinanza

SUL REDDITO TIRA ARIA DI RIVOLTA! CORTEO A PALERMO PER DIFENDERLO: “LAVORO IMMEDIATO O NON SI TOCCA” - IL PRESIDIO ORGANIZZATO DAVANTI ALLA SEDE DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE. NEL CAPOLUOGO SICILIANO I PERCETTORI DEL SUSSIDIO SONO CIRCA 60 MILA E NELLA REGIONE QUASI 230 MILA - IL GOVERNO MELONI HA INSERITO NEL DEF LA SUA PROPOSTA VERSO L’ABOLIZIONE DELLA MISURA: NEL 2023 VERRÀ RIDOTTA LA PLATEA. A PARTIRE DA GENNAIO 2024, INVECE, LA MISURA VERRÀ DEFINITIVAMENTE ABOLITA…

Da repubblica.it

 

corteo palermo reddito di cittadinanza

Manifestazione in piazza a Palermo per il reddito di cittadinanza. Numerosi percettori hanno manifestato per difendere il sussidio sociale introdotto dal governo Conte II e che l’attuale esecutivo intende sensibilmente modificare. I manifestanti sono partiti da piazza Marina, per risalire corso Vittorio Emanuele e giungere in piazza Indipendenza, dove rimarranno in presidio per tutta la mattinata, davanti alla sede della presidenza della Regione Siciliana. La protesta era stata annunciata il 23 novembre scorso durante una conferenza stampa durante la quale gli organizzatori hanno lamentato la mancanza di solidarietà nei confronti dei percettori del Reddito da parte dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. A Palermo i percettori del sussidio sono circa 60 mila e in Sicilia quasi 230 mila.

 

 

reddito di cittadinanza

«Lavoro immediato o il Reddito non si tocca» è la frase sullo striscione che ha aperto la manifestazione. Gli organizzatori della protesta sono Davide Grasso e Tony Guarino, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione «Basta Volerlo», e Giuseppe De Lisi, presidente dell’associazione Aps Puc - Palermo Help. Sono due delle sigle di volontariato che hanno tenuto i disoccupati palermitani impegnati in lavori socialmente utili nei quartieri della città. Il nuovo governo ha infatti inserito nel Def la sua proposta verso l’abolizione della misura: nel 2023 verrà ridotta la platea, si potrà percepire il reddito per un massimo di otto mesi e sarà possibile rifiutare una sola offerta di lavoro ritenuta congrua.

 

A partire da gennaio 2024, invece, la misura verrà definitivamente abolita. «Non si può togliere il reddito di cittadinanza, che negli ultimi anni ha consentito a tantissima gente di uscire dalla povertà, senza prima trovare delle soluzioni concrete. In questi anni dai centri per l’impiego sono arrivate pochissime proposte di lavoro, spesso indegne. Se ci tolgono il reddito vogliamo lavoro vero e non lavoro nero», afferma Guarino.

REDDITO DI CITTADINANZA

 

 

I manifestanti sventolano bandiere della Sicilia, perché considerano l’attacco al Reddito come un attacco al Sud, dove disoccupazione e mancanza di prospettive lavorative tengono la gente in condizioni di povertà. «Molti percettori dall’anno prossimo saranno costretti a tornare a rivolgersi agli istituti di carità, la povertà aumenterà», continua De Lisi. In piazza anche studenti, lavoratori e alcuni rappresentanti del Movimento 5 stelle, che hanno appoggiato la manifestazione. «Vogliamo che vengano potenziati i centri per l’impiego, che tutto passi da lì, che tutte le offerte di lavoro e che tutte le assunzioni passino da una lista di disoccupati che sia visibile a tutti, così da essere il più trasparente possibile. Serve un piano di sviluppo per la Sicilia per creare occupazione, altrimenti il Reddito non si tocca», conclude Davide Grasso.

MELONI CONTE 2

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…