armando siri

SIRI SE LE VA CERCANDO - “REPORT” LANCIA NUOVE OMBRE SUL LEGHISTA: CI SONO SOSPETTI SULL'ACQUISTO DI UNA PALAZZINA DA 600MILA EURO A BRESSO - IL NOTAIO CHE HA STIPULATO L'ATTO HA FATTO UNA SEGNALAZIONE PER OPERAZIONE SOSPETTA ALL'AUTORITÀ ANTIRICICLAGGIO DELLA BANCA D'ITALIA PERCHÉ QUEI SOLDI SONO ARRIVATI DA UNA BANCA DI SAN MARINO, CHE SEMBRA ABBIA CONCESSO UN MUTUO SENZA ALCUNA GARANZIA - E POI…

Salvo Palazzolo per “la Repubblica”

 

ARMANDO SIRI

Altre ombre sul sottosegretario Armando Siri, attualmente indagato per corruzione dalla procura di Roma. Tre mesi fa, ha messo a disposizione della figlia ventiquattrenne 585 mila euro per comprare una palazzina a Bresso, nel Milanese, e il notaio che ha stipulato l'atto ha fatto una segnalazione per operazione sospetta all'autorità antiriciclaggio della Banca d'Italia, l'Uif. Perché quei soldi sono arrivati direttamente da una banca di San Marino, che sembra abbia concesso un mutuo senza alcuna garanzia.

 

Nessuna ipoteca sulla palazzina, e soprattutto nessun dubbio sull'illustre cliente, che ha alle spalle un patteggiamento per bancarotta (nel 2015), il pignoramento di un immobile (nel 2011) e nel 2017 ha dichiarato appena 25 mila euro di reddito.

 

ARMANDO SIRI

L'ha scoperto Report, che nella puntata in onda stasera alle 21,20 su Rai 3 mostra anche l' intervista all' agente immobiliare che ha organizzato la compravendita, il 31 gennaio scorso: è Policarpo Perini, ex candidato sindaco a Bresso con il Partito Italia Nuova di Siri, ed è anche il padre di Marco Luca, il capo segreteria del sottosegretario leghista. In questa storia della palazzina su cui adesso l'Uif ha accesso i riflettori figura pure Marco Luca, che ha comprato la mansarda dell' immobile, 27 metri quadrati costati 14.700 euro.

Un affare davvero conveniente.

ARMANDO SIRI MATTEO SALVINI

 

L'annuncio, per sette appartamenti su due piani, più un negozio, un laboratorio e alcune cantine, era per 760 mila euro trattabili. Proprietari i signori Alberto e Fabrizio Maria Gilberti, che hanno ereditato dal padre un piano a testa. Le trattative sono state veloci, e Siri ha speso 175 mila euro in meno.

 

Il notaio Paolo De Martinis, con studio in Milano, ha aperto un conto corrente dedicato per l' operazione, una possibilità offerta da una legge del 2013, e su quel conto sono arrivati i soldi direttamente dalla Banca agricola commerciale di San Marino (filiale di Dogana).

 

ARMANDO SIRI

Nell'atto del notaio, «la signora Siri Giulia dichiara che per i pagamenti è stato utilizzato denaro messole a disposizione dal proprio padre, signor Siri Armando, a titolo di liberalità collegata all'atto di compravendita», un modo per evitare l'imposta di donazione. E poi la figlia ha fatto una procura al padre, per vendere. Forse, meditavano una speculazione immobiliare? Ma con quali garanzie?

 

È la domanda che ripetono il conduttore della trasmissione, Sigfrido Ranucci, e Claudia Di Pasquale, autrice dell' inchiesta. Il sottosegretario Siri replica: «Acquisto regolare e trasparente. Fornirò i particolari all' autorità giudiziaria qualora fosse necessario». E annuncia querele. Ma i dubbi del notaio sono nero su bianco. Ha scritto: «Categoria segnalazione, riciclaggio. Origine segnalazione, comportamento sospetto». Com' è prassi, in questi casi, la nota è stata girata al nucleo speciale di polizia valutaria della Finanza.

giuseppe conte armando siri

Per il sottosegretario Siri iniziano giorni caldi sul fronte dell' inchiesta che lo chiama in causa perché avrebbe ricevuto una mazzetta da 30 mila euro da Paolo Arata, il consulente per l' energia di Salvini in affari con Vito Nicastri, il "re" dell' eolico vicino al superlatitante Messina Denaro. Dopo le dichiarazioni spontanee di Arata in procura, previste a breve, toccherà a Siri, probabilmente la settimana prossima.

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