
''RICCA? AVEVO IL TRIPLO DEI GIOIELLI DI LIZ TAYLOR'' – LA VITA CHIACCHIERATA E SFRENATA DI LJUBA ROSA, SPOSATA CON L'EDITORE ANDREA RIZZOLI: “PER ORIANA FALLACI ERO UNA DONNA INFERIORE E MI DICEVA: 'TU SEI CARINA MA NON APRIRE BOCCA'. RICORDO UNA COLAZIONE CON ANDREOTTI, BEVILACQUA, TONY RENIS E ALIDA CHELLI E SICCOME TUTTI PARLAVANO, MA NON DI LEI, SI SPOGLIO' E SI MISE A BALLARE NUDA INTORNO ALLA PISCINA - ORIANA VOLEVA CHE LE PRESENTASSI UN FIDANZATO. UNA SERA LE HO PRESENTATO UN GIGOLO' E QUANDO LUI, A FINE SERATA, DOPO AVER FATTO TUTTO CON LEI, LE HA PRESENTATO IL CONTO... SONO DOVUTA SCAPPARE PERCHE'...''
Giovanni Ciacci per “Oggi”
Ljuba Rosa Rizzoli e stata una delle donne piu belle del mondo, una delle piu chiacchierate, ricche e corteggiate del nostro tempo. Non ama rilasciare interviste, non parla volentieri della sua vita straordinaria fatta di lusso opulento e sfrenato, mondanita da far girare la testa, vizi, amori clamorosi, notti e notti sui tavoli da gioco, segnata infine da una tragedia immensa, non superabile: la perdita dell’amatissima figlia.
Donna Ljuba la raggiungo al telefono nel suo lussuosissimo attico a Montecarlo, una casa che si perde nel blu del mare e dove sul terrazzo ci sono tante rose rosse che portano il suo nome, le rose Ljuba Rizzoli che lo stesso floricoltore delle rose della Principessa Grace le ha dedicato.
La storia con Tagliabue tra gioielli e mondanita improvvisamente fini, cosa e successo?
«Io ero partita con le amiche per fare il giro del mondo e sono stata via un mese e mezzo. Abbiamo fatto il giro del mondo perche Ettore voleva che comprassi i gioielli piu
belli di ogni luogo: in Venezuela gli smeraldi piu belli, in Birmania i rubini, in Sudafrica i brilli più grossi e così via.
Poi, tornata a Monza, come nelle storie piu banali, lo trovo a letto con la figlia del fattore. Erano nella nostra camera da letto, li trovai nudi che facevano l’amore. Sconvolta, iniziai a correre per uscire dalla villa ma caddi nella piscina vuota sbattendo la testa. Mi sono risvegliata giorni dopo nell’ospedale di Monza.
C’era il trauma della caduta ed ero in preda a una depressione fortissima a causa del tradimento di Ettore. Non volevo piu vivere. Io lo amavo moltissimo, ero pazza di lui. Piangevo giorno e notte. Mentre ero nel letto dell’ospedale che mi disperavo vedo passare nel corridoio Andrea Rizzoli, amico di famiglia che tante volte era stato a casa nostra con la bellissima moglie. Era in ospedale perche era venuto a inaugurare un’ala nuova dell’ospedale che porta tutt’oggi il nome della famiglia Rizzoli.
Lui mi vede nel letto e mi viene a salutare tutto preoccupato, io gli racconto cosa mi era successo e gli dico che non volevo piu vivere senza Ettore. Lui gentilmente si offre di aiutarmi a rimettermi in piedi e tutti i giorni torna a trovarmi e, piano piano, grazie alla sua presenza riprendo contatto con la vita».
ljuba rizzoli, mara venier e florinda bolkan
CON ANDREA RIZZOLI ERO LA REGINA DEL MONDO
«Lui mi portava a fare delle piccole passeggiate, lui curava la mia anima ferita. Gli ero molto grata e così piano piano ci siamo innamorati. Andrea era anche lui, come tutti gli uomini che ho amato amato, molto piu grande di me, era sposato aveva gia tre figli. Con lui mi sentivo protetta e avevo bisogno di un grande affetto. Andrea era tanto innamorato di me, delle mie fragilita, del mio modo semplice di amare la vita, era l’uomo piu buono del mondo».
Che cosa significava entrare nel clan Rizzoli, una delle famiglie piu importanti dell’Italia del Do- poguerra ?
«Erano molto snob; Angelo, il commendatore, mi ha voluto bene immediatamente. Era felice che il figlio si fosse innamorato di me. Io ero una ventata di freschezza, di spensieratezza e follia. Devo chiarire che Andrea Rizzoli era separato in casa con la moglie Lucia, una donna meraviglio- sa, il loro rapporto era gia finito quando io l’ho incontrato e in Italia non esisteva il divorzio.
Per allontanarmi definitivamente da Tagliabue, andammo dal notaio e io ricevetti una liquidazione da capogiro assieme a tutti i gioielli. Forse lui voleva che io fossi indipendente e con quel gesto mi rendeva libera di vivere la mia vita come volevo. La mia vita, pero, volevo viverla accanto ad Andrea Rizzoli. Pensi che quando l’ho conosciuto lo trovavo persino brutto.
Con Andrea iniziammo a frequentare un jet set da capogiro. Tra aerei privati, grandi balli, casino, festival del cinema, era una vita a mille all’ora. Se volevo mangiare caviale, Andrea mi portava a Mosca, se volevo aragosta, volavamo a Nizza, se volevo fare un bagno, un elicottero ci portava a Ischia. Insomma, una vita molto movimentata e moderna in un’Italia che stava celebrando il suo boom economico.
Frequentavamo da Indro Montanelli a Margaret d’Inghilterra, da Oriana Fallaci a Federico Fellini, Onassis, la Callas, Ranieri e Grace di Monaco. Un giorno Andrea con il suo aereo privato per salutarmi fece volare basso il jet, io ero ospite dei Brandolini a Venezia, e il giorno dopo mi arriva un Rolex di brillanti con l’ora in cui era passato in volo a salutarmi.
Un periodo folle! Io per tutta la mia vita non ho mai avuto interesse per i soldi ne li ho cercati. Credo molto nel destino».
In tutto questo valzer mondano, le hanno proposto anche di fare del cinema?
«Mio marito non voleva, era gelosissimo. Ricordo benissimo che quando tornammo da New York dopo la presentazione de La Dolce Vita di Fellini, prodotto da mio suocero con la sua Cinerix, il commendatore disse che dopo il successo di quel film era pronto a produrne un altro con me come protagonista.
Mio marito ando su tutte le furie col padre, tanto che dovette intervenire Fellini per placare gli animi. Volevano che facessi film con loro Fellini, Lattuada e persino Carlo Ponti, perche diceva che potevo essere la Sophia Loren milanese, ma Andrea mi voleva donna di casa. E invece che donna di casa sono diventata donna di casino».
Lei ama tanto giocare, la leggenda vuole che abbia un conto aperto e illimitato al Casino di Montecarlo, vero?
ljuba rizzoli adnan khashoggi copia
«Quante leggende raccontano su di me. Lo faccia credere. Pero, e vero, ho amato e amo il casino, il brivido del gioco mi emoziona. Ma purtroppo non ci sono piu i giocatori di una volta come Vittorio De Sica o Aristotele Onassis, notti intere a perdere e poi vincere. Un brivido unico. Ho visto dilapidare fortune immense, ma ho visto anche vincere tanto».
Poi, improvvisamente, come per miracolo, lei rimase incinta di sua figlia Isabella.
«Fu un vero e proprio miracolo. Secondo i medici, non potevo avere i figli dopo la violenza che avevo subito da ragazza. Mia figlia e stata un miracolo, ma poi il Signore me l’ha portata via troppo presto».
Nicola Pietrangeli con Ljuba Rizzoli
La sua villa a Cap Ferrat e stata un crocevia di mondanita: chi frequentava la villa dei Rizzoli? «Passavano tutti, tra saloni, feste e balli. Aga Khan con Rita Hayworth, e io tenevo in braccio la loro figlia, la piccola Jasmine. I Rothschild, Christian Dior, un giovane Donald Trump con la simpatica moglie Ivana, i Savoia, la moglie del dittatore delle Filippine Imelda Marcos e i suoi guardaroba da viaggio immensi, pieni di gioielli e pellicce, Khashoggi con la bella Lamia attraccava lo yacht Nabila sotto casa».
Un’avance che ha rifiutato? E un regalo folle che un uomo le ha fatto ?
ljuba rizzoli e alberto di monaco
«Io nella mia vita sono stata fedelissima, sia con Ettore che con Rizzoli. Uno che mi faceva delle avances ma non ho mai ceduto era Gianni Agnelli. Regali? Me ne hanno mandati a centinaia, di solito gioielli, ma uno spasimante una volta mi regalo un Boeing, un aereo che non sapevo dove posteggiare e l’ho venduto. Re Fahd dell’Arabia Saudita ha fatto follie per me e anche se era un uomo meraviglioso, mi ci vede rinchiusa tutto il giorno a palazzo con un velo in testa?».
Quanto e stato importante il sesso nella sua vita ?
«Ho sempre preferito il gioco al casino».
Era molto amica della principessa Grace?
ljuba rizzoli e brando brandolini
«L’ho conosciuta la prima volta quando andai in viaggio di nozze con Tagliabue a Montecarlo, lui voleva che vivessi- mo nel Principato perche era molto amico di Onassis. L’ho conosciuta sul Christina, lo yacht di Aristotele, durante una cena privata: eravamo io, Tagliabue, Onassis con la moglie e i figli, la principessa e il principe Ranieri.
Quando lei mi ha vista e rimasta incantata dall’abito che portavo e mi ha sommerso di complimenti. E pensare che un anno prima avevo visto il suo matrimonio in diretta tv e sognavo di sposarmi cosi. Andavamo spesso a cena sul Christina e li ho conosciuto anche Winston Churchill con il quale facevo grandi partite a carte, Re Farouk e Greta Garbo».
Ha conosciuto anche la Garbo ?
«Ma certo, era cosi divertente e bella, riempiva tutta la sua casa di bouquet di mimosa e garofani rosa, una donna elegantissima, molto ma molto mascolina. Stava sempre con una sua amica in casa e adorava circondarsi solo di belle donne molto misteriose... Viveva in una casa bianca, piccola e molto spartana. Siamo state anche in crociera insieme, sempre sul Christina».
Un’altra donna che frequentava la sua villa era Oriana Fallaci, una dipendente di suo marito.
«Il commendatore era contrario che lei frequentasse la nostra casa, ma Andrea diceva che non si poteva non invitare la firma piu importante di un nostro giornale, lui la amava da morire. Lei non mi considerava, per lei ero una donna inferiore.
ljuba rizzoli, giancarlo giannini, andrea rizzoli
Mi diceva: “Tu, conta fino a dodici poi apri bocca”. Per Oriana ero troppo bella e la bellezza per lei era sinonimo di sfida, adorava stare solo con gli uomini ed essere l’unica e la sola da adorare. Quando era in casa, facevamo grandi colazioni e lei teneva banco con gli uomini e mi diceva: “Stai zitta, tu sei carina e simpatica ma non aprire bocca”.
ljuba rizzoli, andrea e isabella
Ricordo una colazione con Andreotti, Bevilacqua, Tony Renis e Alida Chelli e siccome tutti parlavano, ma non di lei, si spoglio e si mise a ballare nuda intorno alla piscina: era scatenata! A casa nostra quando c’era lei comandava solo lei, andava dal cuoco e decideva i menu, si alzava, ballava, un vulcano».
Ma era gelosa di lei ?
«Ma Oriana nemmeno mi vedeva, pensi che quando andavamo a casa di Chagall lei prendeva per mano Andrea e mi lasciavano indietro come una poveretta. Allora io mi arrabbiavo e dicevo ad Andrea che quando c’era il “vulcano Oriana” all’orizzonte lui non mi considerava; ma rispondeva che io vedevo cose che non esistevano. Invece, quand’eravamo sole, tutto cambiava. Oriana voleva andare a ballare al Pirata con me, perche voleva che le presentassi un fidanzato.
Una sera non ho resistito e le ho presentato un gigolo e quando lui, a fine serata, dopo aver fatto tutto con lei - e quando dico tutto intendo tutto - le ha presentato il conto... Sono dovuta scappare perche Oriana mi voleva menare fuori dal locale».
Chi la divertiva di piu di tutti questi personaggi?
«Io ridevo tantissimo con Sordi, Fellini e la Masina quando prendevamo la mia Rolls-Royce e scorrazzavamo per la Costa Azzurra. Mi sono tanto divertita anche con Maria Callas, donna straordinaria, e Onassis. Tutta questa vita con Rizzoli e stata meravigliosa per 23 anni, poi arriva la tragedia, la morte di mia figlia Isabella e tutto cambia».
ljuba rizzoli e silvana mangano
Ha voglia di parlarne ?
«Si, nella vita io non ho mai avuto mezze misure, o grandi gioie o grandi dolori e quando parlo di dolori parlo di dolori violenti, laceranti, che ti strappano il cuore. Isabella mi e stata strappata da Nostro Signore brutalmente, caduta dal nono piano in quella maniera, una maniera che nessuna madre al mondo deve mai provare».
La sogna mai ?
«Io vivo con Isabella, tutti i giorni e tutte le notti. Io la vedo. Poche notti fa l’ho vista e insieme siamo entrate in una boutique, ci siamo provate degli abiti per andare a ballare. Io e lei ci vestivamo sempre uguali, adoravamo Saint Laurent.
Nei mei sogni non c’e mai una fine perche la notte dopo la sogno di nuovo e facciamo altre cose... Non pensavo di poter sopravvivere dopo la morte di Isabella, io volevo morire, mi hanno curata con l’elettroshock. Ero diventata 39 chili e mi avevano dato 15 giorni di vita. Mi sono ripresa con tanto dolore, non riuscivo piu a parlare, e la memoria breve mi era scomparsa completamente.
Ho dovuto iniziare tutto da capo, anche a leggere. Riacquistata la memoria, tanti anni dopo, ricordo quei dottori che mi legano al letto e sento ancora quel dolore che ti strappa la testa come se un rapace portasse via pezzi del tuo cervello».
Chiudiamo questa triste pagina e torniamo a oggi. Come ha vissuto il periodo del virus, a Monaco? «Ho avuto molta paura e ho pianto molto quando il principe Alberto ha contratto il virus. Ero talmente in pani- co che non ho mai pensato al casino».
Come passa le sue giornate?
«Ora sono furibonda: mi hanno rubato un pezzo del Muro di Berlino che tenevo nel giardino della villa di Cap Ferrat. Chi l’ha comprata non vuole rendermelo. Ma io lotto e non mollo».
Lei come Grace Kelly, la regina Elisabetta e Lady Diana, ha una rosa che porta il suo nome.
«E una rosa bellissima, con 24 petali vellutati porpora, dal profumo inebriante. Un giorno eravamo con Grace Kelly a casa di David Niven dove c’era una festa di bambini con Alberto, Carolina, la mia Isabella e tanti altri. La principessa aveva appena ricevuto in omaggio la rosa che portava il suo nome. Quando tornai a casa, lo raccontai ad Andrea. Due mesi dopo si presento con la rosa Ljuba, cre- ata per me da un grande floricoltore della Costa Azzurra».
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ljuba rizzoli e ira furstenberg
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oriana fallaci
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libro di Ljuba Rizzoli
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ljuba rizzoli va al funerale del marito . Andrea
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