rigopiano

SU RIGOPIANO LA GIUSTIZIA VA PIANO PIANO – DAVANTI AL TRIBUNALE DI PESCARA IERI I FAMILIARI DELLE 29 VITTIME DELLA VALANGA SULL'HOTEL RIGOPIANO HANNO PROTESTATO PER L'ENNESIMA UDIENZA DI RINVIO DEL PROCESSO: “SONO PASSATI 6 ANNI E IL PROCESSO NON È ANCORA INIZIATO” – A CAUSARE LO SLITTAMENTO, IL 15ESIMO FIN QUI, È STATO LO SCIOPERO DEGLI AVVOCATI. IL GUP, CHE HA ANNUSATO IL CLIMA DI RABBIA, HA CERCATO DI RASSICURARE... – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Stefano Buda per “Il Messaggero”

 

protesta familiari rigopiano

«Ventinove morti non scioperano, ma vogliono giustizia». È il messaggio che compare su uno degli striscioni esposti dai familiari delle vittime, ieri mattina, davanti al tribunale di Pescara, prima dell'ennesima udienza di rinvio del processo sul disastro dell'Hotel Rigopiano. Tra scioperi, problemi tecnici ed emergenza Covid, si tratta del quindicesimo slittamento. «Siamo delusi e infuriati dice Giampaolo Matrone, il pasticcere di Monterotondo che è sopravvissuto alla tragedia nella quale ha perso la moglie Valentina Cicioni Sono passati sei anni e il processo non è ancora iniziato, tanto che iniziamo a chiederci se ci sia davvero interesse affinché questo processo venga celebrato. È una vergogna».

 

A far saltare di nuovo l'udienza, questa volta, è stato lo sciopero degli avvocati del foro di Avezzano, che protestano contro la carenza di personale amministrativo negli uffici giudiziari locali: due difensori degli imputati sono marsicani e, aderendo alla mobilitazione, hanno costretto il giudice a rinviare tutto a novembre. […]

 

protesta familiari rigopiano

Paola Ferretti ha raggiunto Pescara, appositamente per il processo, dalla provincia di Macerata. È il suo modo di onorare la memoria del figlio Emanuele Bonifazi, receptionist del resort, morto sotto le macerie all'età di 31 anni. «Proviamo tanta amarezza e ciò che sta accadendo è atroce spiega lei perché continuiamo a invecchiare e giorno dopo giorno cresce in noi il terrore di morire senza riuscire a dare giustizia ai nostri angeli». […]

 

Rincara la dose il presidente del Comitato vittime di Rigopiano, il romano Gianluca Tanda, che nell'hotel abruzzese ha perso il fratello Marco di 25 anni. «È il terzo sciopero che va ad interferire con il processo e inizia a sembrarci davvero strano che queste astensioni vengano proclamate ogni volta che c'è un'udienza su Rigopiano osserva Tanda Non siamo i soli a ritenere che il processo sul caso Rigopiano sia uno dei più importanti che si stanno tenendo in questo momento nel Paese e dunque crediamo che debba andare avanti e che meriti la massima attenzione». […]

 

protesta familiari rigopiano

Su un altro striscione compare un vero e proprio d'atto d'accusa. «L'incapacità, l'incompetenza e il menefreghismo hanno ucciso i nostri angeli recita la scritta - La giustizia italiana sta uccidendo noi familiari». A pochi metri di distanza tre persone reggono un telo bianco con le immagini delle 29 vittime: 29 volti, sereni e sorridenti, di persone come tante, strappate alle proprie vite e ancora in attesa di verità e giustizia.

 

HOTEL RIGOPIANO

In aula è il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, a farsi interprete del malessere delle parti civili, invocando «impegno, da parte di ciascuno, affinché il processo cammini con maggiore speditezza». Anche il gup Gianluca Sarandrea, che ha annusato il clima di rabbia e disappunto, tenta di rassicurare i familiari delle vittime. «Nelle prossime due udienze andremo avanti ad oltranza con l'esame dei periti sono le sue parole Poi avrà inizio la discussione e qualora ci rendessimo conto che è necessario intensificare il calendario delle udienze, valuteremo insieme se aggiungerne altre».

 

valanga sull'hotel rigopiano

Si tornerà in aula, dunque, il 9 novembre, per una tre giorni che si annuncia fittissima. Tutti gli imputati hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato e ciò potrà certamente contribuire ad accorciare i tempi del processo. Il confronto con il pool di super esperti del Politecnico di Milano, che hanno ricevuto l'incarico dal giudice, segnerà un passaggio di particolare importanza: spetterà infatti a loro fornire chiarimenti, per certi versi dirimenti, sulle ragioni del disastro e sulle eventuali responsabilità degli imputati. In particolare, ci sarà da sciogliere il nodo del nesso di causalità in riferimento all'eventuale incidenza delle scosse di terremoto sulla valanga.

valanga al rigopianorigopiano 2rigopianohotel rigopiano

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…