luca lucci fedez lazza emis killa

RIME BACATE – LA PERQUISIZIONE DEL RAPPER EMIS KILLA (NON INDAGATO), NELL’INCHIESTA MILANESE SUGLI ULTRAS MILANESI, RIGUARDA L’AGGRESSIONE A UNO STEWARD DI SAN SIRO, DURANTE MILAN-ROMA DELL’11 APRILE SCORSO. UN EPISODIO CHE “CONFERMA CHE LO STADIO È FUORI CONTROLLO” – LE CHIAMATE DI FEDEZ PER PROVARE A VENDERE LA BEVANDA CHE PUBBLICIZZA CON LAZZA DENTRO AL MEAZZA (“VI APPALTO LA DISTRIBUZIONE E VI PRENDETE UNA PERCENTUALE”) E IL RUOLO DI LUCA LUCCI, CHE AVEVA AVVIATO ACCORDI PER GESTIRE I CONCERTI DI MOLTI ARTISTI (L’EX SIGNOR FERRAGNI, EMIS KILLA, LAZZA, TONY EFFE, CANCUN E GUÈ PEQUENO) IN ITALIA E ALL’ESTERO…

emis killa

INCHIESTA ULTRÀ:EMIS KILLA IDENTIFICATO IN AGGRESSIONE A STEWARD

(ANSA) - Il rapper Emis Killa, perquisito da non indagato nell'inchiesta milanese sugli ultrà delle curve, è stato identificato, assieme ad ultras rossoneri, come Francesco Lucci, fratello di Luca, nel contesto di una "aggressione" ad uno steward a San Siro per il match Milan-Roma dell'11 aprile scorso.

 

Un episodio che, scrivono i pm nella richiesta cautelare, delinea "la pericolosità del tifo organizzato del Milan" e "conferma che lo stadio di San Siro è fuori controllo". Lo steward (non è l'unico episodio di pestaggio ai danni di addetti alla sicurezza dello stadio) aveva "cercato invano di impedire che ai tornelli transitassero due individui muniti di un unico biglietto (cosiddetta doppietta), venendo per tale ragione aggredito dagli ultras".

 

fedez lazza

Il rapper, come si legge, in base alle "immagini estrapolate" delle telecamere di sorveglianza sarebbe risultato presente assieme ad una quindicina di ultrà. Nel corso delle perquisizioni di ieri al rapper sono stati sequestrati 40mila euro in contanti, oltre a coltelli, tirapugni, mazze e uno storditore.

 

Sempre nelle perquisizioni, nell'inchiesta di Polizia e Gdf, a carico degli arrestati, e di altri indagati e non, sono stati sequestrati in totale oltre 100mila euro, di cui circa 20mila a Cristian Ferrario, finito ai domiciliari e presunto "braccio destro" di Andrea Beretta.

 

FEDEZ, LAZZA E QUEGLI AFFARI TRA I RAPPER E I CAPI TIFOSI “USATI IN SPEDIZIONI PUNITIVE”

Estratto dell’articolo di Rosario Di Raimondo per “la Repubblica”

 

ultra milan luca lucci e christian rosiello

Dalle notti magiche alle notti tragiche, non inseguendo un gol ma il prossimo affare. Mondi in apparenza così lontani eppure così vicini che rimbalzano sotto il cielo di Milano, o meglio nel suo sottobosco che non risplende nelle storie di Instagram. Dove il rapper chiede aiuto all’ultrà per vendere lattine allo stadio, poi coi suoi guardiaspalle fa brutto sotto casa del personal trainer amico dei vip e intanto chiama l’archistar perché in un locale vuole farci il «club figo», altro che le vostre orchestrine da «sofisticati».

 

FEDEZ IN BARCA CON GLI ULTRAS DEL MILAN

[…] Il 2 gennaio di quest’anno Federico Leonardo Lucia, per tutti Fedez, telefona a Luca Lucci, leader della Curva sud milanista, il pregiudicato della stretta di mano con Salvini, arrestato ieri su ordine dei pm milanesi. Il rapper e un amico vanno in Ferrari a casa dell’ultrà, devono cenare insieme ma soprattutto discutere di affari: un patto per acquisire lo storico locale “Old Fashion”. Fedez racconta di aver parlato con Stefano Boeri, presidente della Fondazione “La Triennale di Milano”, che ospita appunto le mura della discoteca.

 

fedez emis killa 1

[…]  Nell’ottobre del 2023 Fedez ha un’altra idea: chiede l’aiuto di Lucci per vendere la bevanda che pubblicizza assieme all’amico rapper Lazza all’interno di San Siro: «Ma se io vi appalto a voi la distribuzione? All’interno dello stadio… e vi prendete una percentuale… eh capito? E magari parlare anche con i baracchini, cioè... avere la distribuzione più capillare che si può avere, durante le partite!».

 

[…] In questo miscuglio di ambienti e personaggi, un ingrediente particolare è rappresentato proprio dagli artisti, dai rapper. «Dalle indagini tecniche sono emerse le ambizioni imprenditoriali di Lucci: il suo ruolo di capo della Curva Sud gli ha consentito di tessere, soprattutto con noti artisti italiani (Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun, Guè Pequeno), relazioni di carattere lavorativo nel settore musicale — scrive il giudice –. Ciò gli ha consentito di aumentare, in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale (e in particolare in Calabria), sia internazionale, facendo leva sull’intraprendenza del suo fedelissimo Islam Hagag (anche lui agli arresti, ndr), già in contatto con alcuni imprenditori operativi nel settore, molti dei quali di origine calabrese ».

 

luca lucci matteo salvini

Lo scorso 17 agosto, a San Siro per la sfida tra Milan e Torino, Lucci è atteso negli “skybox” insieme a Rudolf Emiliano Giambelli, in arte Emis Killa. Dalla Curva Sud srotolano uno striscione dedicato a quello che rimane il vero signore del tifo rossonero: “Il Joker ride sempre”.

luca luccifedez ultras milanistiFedez con gli ultras Christian Rosiello e Islam Hagag detto Alex Colognofedez ultrà milanluca lucci salvini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…