"SE DECIDIAMO DI NON FARE PIÙ NIENTE, POSSIAMO SPENDERE 4.000 EURO AL MESE PER 30 ANNI, ANCHE DI PIÙ SE I BITCOIN SALGONO" - ARRESTATO IL 57ENNE NOVARESE NATALINO GRASSO, CHE GESTIVA SPEDIZIONI DI CENTINAIA DI CHILI DI COCAINA DAL SUDAMERICA DAL SUO APPARTAMENTO NELL'HINTERLAND MILANESE - LA DROGA VIAGGIAVA SU DEI VELIERI CHE VENIVANO AFFONDATI IN ALTO MARE DOPO LA CONSEGNA, MENTRE I SOLDI VENIVANO CONVERTITI IN CRIPTOVALUTE - I FINANZIERI SONO RIUSCITI A SEQUESTRARE UN SUO "WALLET" DA 400MILA EURO, DECRIPTATO GRAZIE A...
Estratto dell'articolo di Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"
Cosa hanno in comune 400 chili di cocaina sbarcati in Spagna dal veliero «Ventura» salpato dal Venezuela, come già in passato altri 600 chili trasbordati dal natante «Lazy Bones», e addirittura una tonnellata di cocaina sequestrata invece appena un mese fa nelle acque della Martinica dagli incursori della polizia francese all’abbordaggio di un altro veliero partito dalla venezuelana Isla Margarita, il «Margareta II»?
Hanno in comune un appartamento da 900 euro al mese a Cernusco sul Naviglio: la casa da cui il 57enne novarese Natalino Grasso muoveva le navi, gli equipaggi e la logistica di queste delicate spedizioni intercontinentali, con velieri affondati in alto mare dopo la consegna teleguidata da coordinate navali criptate trasmesse a capitani uruguaiani. […]
Ma ora, quasi più ancora del fermo d’urgenza eseguito dall’antidroga Goa del Gico della Guardia di Finanza e della Procura Distrettuale Antimafia di Milano prima che Grasso seguisse il consiglio fattogli recapitare dal già arrestato suo socio venezuelano dopo il sequestro del veliero dei 1.000 chili […], il sequestro di un suo portafoglio di criptovalute da 400.000 euro, «decriptate» con i codici carpitigli in mesi di intercettazioni domestiche, dà per la prima volta corpo e prova alle sinora solo chiacchiere da convegno sull’utilizzo di bitcoin e ethereum e altre divise virtuali, a mo’ di tesorerie criminali pressoché impermeabili alle investigazioni. […]
Qui, invece, mentre Grasso difeso dall’avvocato Niccolò Vecchioni si è avvalso venerdì della facoltà di non rispondere davanti al gip Roberto Crepaldi, il sequestro delle criptovalute ordinato dal pm milanese Rosario Ferracane con la procuratrice aggiunta Alessandra Dolci dipende dalle intercettazioni ambientali che in casa e auto «ascoltavano» le istruzioni e i codici di accesso (da oltre 40 lettere e numeri) forniti e spiegati da Grasso alla 27enne moglie venezuelana […] nonchè affettuosamente persino alla figlioletta neonata che gli sorrideva mentre per scherzo il papà glieli leggeva («Tu potresti vivere tutta la vita con i bitcoin, capisci? Sei contenta eh? Però guarda che devi andare a lavorare…»).
Del resto Grasso — già 4 arresti tra il 2000 e il 2018, e ora in affidamento ai servizi sociali concessi dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia per una condanna per 30 chili di hashish — a suo modo ha i piedi per terra nel rapporto con il denaro: […] alla moglie prospetta che «secondo i miei calcoli, se decidiamo già adesso di non fare più niente (di spedizioni di droga, ndr), così come stiamo possiamo spendere 4.000 euro al mese per 30 anni, anche di più se i bitcoin salgono… Nessuno guadagna così, un dottore sì ma deve pagare le tasse e alla fine gli rimangono 2.500…»). Un tesoretto ora confiscatogli «per sproporzione» con i 18.999 euro dichiarati al Fisco in 10 anni.