romano prodi aldo moro gradoli seduta spiritica

SAPEVATE CHE ABBIAMO AVUTO POLITICI CHE CI HANNO GOVERNATO CREDENDO A MAGHI, FATTUCCHIERE, POZIONI, ARTI OCCULTE, BIANCHE E NERE? LO RIVELA "LA MAGIA E IL POTERE. L’ESOTERISMO NELLA POLITICA OCCIDENTALE" DI GIORGIO GALLI – BARBARA COSTA: “SONO CORSA AL CAPITOLO SULLA SEDUTA SPIRITICA DEL 1978, FATTA PER "SCOPRIRE" DOVE LE BR TENESSERO PRIGIONIERO ALDO MORO. GALLI RIPORTA UN’INTERVISTA RADIOFONICA A UNA ANONIMA PARTECIPANTE ALLA SEDUTA: ‘È STATO UN GIOCO, SOLAMENTE UN GIOCO…IL PIATTINO SI QUALIFICÒ COME GIORGIO LA PIRA… POI DALLA TV HO APPRESO CHE QUEL GIOCO AVEVA RIVELATO COSE VERITIERE”

giorgio galli la magia e il potere edizione 2023

Barbara Costa per Dagospia

 

In che mani siamo? O siamo stati, politicamente? Non so voi, ma io a sortilegi e affini non credo, sono razionale allo sfinimento, e però qui la gran questione è: abbiamo avuto politici che ci hanno governato credendo a maghi, fattucchiere, pozioni, arti occulte, bianche e nere? Sì. Lindau Editore fa benissimo a ripubblicare "La Magia e il Potere. L’esoterismo nella Politica Occidentale" di Giorgio Galli, storico non necessitante presentazioni, che in tale suo lavoro svela i coiti tra esoterismo e politici dalla nascita dello Stato moderno a oggi.

 

romano prodi

Per niente sottovalutando le diavolerie di un Richelieu, d’un Ceausescu, io sono corsa al capitolo che tratta la stra-famigerata seduta spiritica del 1978, fatta sull’Appennino emiliano da professoroni, diventati poi ministri, e pure premier, per "scoprire" dove le Br tenessero prigioniero Aldo Moro. Una stramberia – questa seduta spiritica – a me curiosissima: perché si è stati – e si è – vergognosi a parlarne? Come appura Giorgio Galli, tutta ma proprio tutta la verità su tale chiamata di spiriti, non si sa. Si sa che all’evento c’era Romano Prodi, sì sì, e con lui 11 persone dai curricula paurosi. Tutti cattolici. Sì sì.

 

il messaggero sequestro moro

E tutti a giochicchiare con le anime dei morti. Giorgio Galli è preciso: “Il 2 aprile 1978, è un sabato, e sono passati 17 giorni dal sequestro di Moro”. Ci sono 12 amici in gita a Zappolino, vicino Bologna: “Nel pomeriggio, il tempo si guasta, invece di una passeggiata viene organizzata una seduta spiritica, per avere notizie sull’amico Aldo Moro”.

 

Ah. Galli dice che è stata fatta a casa di uno dei 12, peccato non dica chi avesse l’occorrente – le capacità, già, chi ha fatto da medium? C’era un medium? E qualificato? – necessari per dar vita a tale seduta. Passa subito ai fatti: “Viene posto al centro del tavolo un piattino da caffè, sotto di esso è collocato un foglio con numeri e lettere”. E chi invocano i presenti? Giorgio La Pira, defunto cattolicone DC, padre costituente e pure ex sindaco di Firenze, ma non solo: “Pare vengano evocati anche don Luigi Sturzo, e Alcide De Gasperi”.

documento perquisizione gradoli

 

Comunque risponde La Pira, è lui, lo spirito destato che “fa muovere il piattino e forma la parola Gradoli”. A questo punto i partecipanti prendono “lo stradario, in macchina”, e trovano Gradoli, paese in provincia di Viterbo e non la via Gradoli di Roma. Ma eccoci: “Dell’esito della seduta viene informato il ministro degli Interni”. E chi è che parla? Romano Prodi. Il 4 aprile, due giorni dopo "la rivelazione" di La Pira. E 7 mesi dopo, Prodi è nominato ministro dell’Industria. DC, ovvio.

 

paese sera omicidio moro

Giorgio Galli non crede che tale seduta spiritica sia “stata fatta per gioco, per passatempo”, né che sia pura invenzione (come da più parti ventilato, che fosse una balla atta a celare la vera fonte della spiata Gradoli al governo, fonte poco o nulla lecita). E Galli soprattutto rileva che i Prodi non hanno partecipato attivamente alla convocazione di La Pira: “Stavano seduti accanto al tavolo”, sicché erano gli altri con le mani a catena a far due chiacchiere con La Pira? Dice Prodi in Commissione Stragi il 10 giugno 1981: “Era la prima volta che vedevo una cosa del genere. Il gioco del piattino è andato avanti diverse ore. Uscirono Bolsena, Viterbo e Gradoli. Ho ritenuto mio dovere, e a costo di sembrare ridicolo, di riferire la cosa. Il nome – Gradoli – era sconosciuto, e allora ho riferito immediatamente”.

la stampa 17 marzo 1978

 

A chi? “A Umberto Cavina, portavoce di Benigno Zaccagnini, segretario DC”. A leggere Galli, si rizzano i capelli, e non per La Pira spiritato, ma sentite qua, è Prodi che parla: “Era una cosa buffa. Io stavo in disparte con i bambini, e il gioco mi ha incuriosito. Anch’io ho messo il dito nel piattino. [La seduta] è durata ore, mentre i bambini andavano e venivano”. I bambini sono 5, ma questi adulti – i loro genitori – si son messi a fare una seduta spiritica davanti a loro????? E questi adulti, con responsabilità sociali rilevanti, e amici di Moro, e con Moro sotto sequestro, l’Italia nel terrore, pensavano di trovare soluzioni col paranormale…!!?!?

appunto zanda gradoli

 

Giorgio Galli riporta un’intervista radiofonica a una – anonima – partecipante alla seduta: “È stato un gioco, solamente un gioco… pioveva, eravamo costretti in casa… ma tutto era affrontato con animo leggero, c’erano i bambini… non ci siamo posti il problema della presenza dei bambini… era una distrazione per passare un po’ di tempo… il piattino si qualificò come Giorgio La Pira… poi dalla TV ho appreso che quel gioco aveva rivelato cose veritiere”.

 

Ma consoliamoci: la seduzione del paranormale mica è solo roba da esponenti DC. Palmiro Togliatti, capo PCI, era solito portare “nella tasca destra dei pantaloni un amuleto, una stretta e lunga pelle di serpente intero, arrotolata, e marrone”. Poi dici che non era il Migliore. E ancora: con Togliatti, mai mettersi a tavola in 13. In nessuna occasione. Togliatti indossava solo vestiti positivi, “che portavano bene” (???). E questo lo dice Nilde Iotti, compagna sua. Ma con "fenomeni" politici di siffatto livello, come possiamo mettere becco nelle follie sovrannaturali dei capi esteri?

romano prodi fine anni 70

 

Giorgio Galli racconta che per 8 anni, alla Casa Bianca, Ronald e Nancy Reagan si sono affidati ai vaticini di “Joan Quigley, astrologa di San Francisco”, specializzata nella divinazione di “giorni buoni e giorni cattivi”, e nell’inviare “mensilmente le elevate fatture [di soldi] alla Casa Bianca”.

 

La pagavano i contribuenti? Il capo di stato cinese Deng Xiaoping ricorreva agli sciamani, Bill Clinton ha detto di essere “in contatto con lo spirito di Elvis Presley”, sua moglie Hillary alla Casa Bianca aveva “conversazioni con la ex first lady Eleanor Roosevelt”, morta nel 1962, e, scusate ma sono fissata, è vera la storia che durante il sequestro Moro, il governo, per sapere dove stava, “è ricorso a un sensitivo”, e a un veggente ??? E pure a una suora di clausura che c’aveva le visioni? Io non lo so, ma, nella Prima Repubblica, a “indovine, pranoterapeute, e esperti del paranormale” ricorrevano pure “Tambroni, Fanfani, e Andreotti”? Si tirava a campare secondo la congiuntura astrale?

joan quigleyprodi pertini andreottipalmiro togliattipalmiro togliatti 1nomi partecipanti seduta spiriticapaese sera sequestro moroprodi craxihillary clinton eleanor roosevelt memorialronald e nancy reaganjoan quigley timela repubblica sequestro moromoro cossigahillary clinton eleanor rooseveltbill clinton elvis preselycovo via gradoli romal unita sequestro moropalmiro togliatti 1956romano prodi (2)joan quigley ronald e nancy reaganronald e nancy reagan da giovanni paolo iiil messaggero 20 marzo 1978joan quigley e i reaganpalmiro togliatti nilde iottibill e hillary clinton

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…