hitler

SAPEVATE CHE HITLER FU CANDIDATO AL NOBEL PER LA PACE? – ECCO TUTTI GLI ANEDDOTI PIÙ CURIOSI E PARADOSSALI SUL FUHRER: A QUATTRO ANNI UN PRETE LO SALVÒ DALL’ANNEGAMENTO, POI QUANDO ERA GIÀ PIÙ GRANDICELLO SI INNAMORÒ DI UNA RAGAZZA EBREA ALLA QUALE NON SI DICHIARÒ MAI, ANCHE SE SOGNAVA DI RAPIRLA –  ADOLF AVEVA PROBLEMI DI FLATULENZA, ERA VEGETARIANO, AMAVA I GATTI E SOPRATUTTO LA…

Da www.linkiesta.it

 

hitler

Oltre ad aver scritto un bestseller, fu nominato per il Nobel per la Pace e chiuse la vergognosa tradizione degli “zoo umani” (dei veri e propri zoo che ospitavano esseri umani provenienti da zone non europee).

 

hitler assumeva cocaina per eccitarsi

Il personaggio in questione, per quanto strano possa sembrare, è Adolf Hitler. Certo, non è tutto oro quel poco che luccica: la nomina per il Nobel, per esempio, venne fatta da un membro del parlamento svedese, E. G. C. Brandt, in polemica nei confronti del dibattito politico del suo Paese, ormai fascistizzato – e destò tanta rabbia, nonostante le intenzioni ironiche, che fu costretto a ritirarla subito. E il bestseller in questione, poi, era il Mein Kampf, e dimostra che è facile esaurire le tirature del tuo libro quando obblighi i cittadini del Paese che governi a comprarlo.

HITLER MEIN KAMPF

 

Gli aneddoti curiosi sul Fuhrer sono tanti e così curiosi che spesso si fatica a capire se siano veri o fabbricati. Ad esempio, all’età di quattro anni, fu salvato da un prete da un annegamento. Vero? Falso? Chissà. Di certo da bambino anche lui volle per un periodo diventare prete. Più grandicello, si innamorò di una ragazza ebrea alla quale non ebbe mai il coraggio di dichiararsi (ma sognava di rapirla). Partecipò con entusiasmo alla Prima Guerra Mondiale e rischiò di morire. Per un certo periodo, durante la gioventù, fu un senzatetto. E finì in galera (appunto, il bestseller).

ADOLF HITLER

 

Ma non solo: aveva problemi di flatulenza, soffriva di gastrite, era un cocainomane quando la cocaina era ancora adottata come medicinale. Da vegetariano, combatté con forza contro la crudeltà sugli animali. Odiava il fumo (cercò perfino di estirpare il vizio dal Paese con campagne anti-fumo) e non amava gli alcolici. Amava però Walt Disney e, riamato, Henry Ford: lo considerava il suo maestro. Mentre aveva un rapporto difficile con i gatti (pare che soffrisse di ailurofobia) e non prese mai e poi mai la patente.

 

gatto adolf hitler

In tutto questo, è riuscito a sopravvivere a 42 attentati e a evitare un piano bislacco della Cia di avvelenarlo con ormoni femminili (l’idea era di renderlo più tranquillo). Quando Carl Jung analizzò la sua calligrafia, però, dichiarò di riconoscere “le tipiche forme caratteristiche di un uomo con istinti essenzialmente femminili”. In ogni caso non si sposò mai (a parte con Eva Braun prima di morire), forse per strategia politica, forse perché amava la vita da scapolo.

 

adolf hitler studia il linguaggio del corpo

In ogni caso, non fu lui il fondatore del partito nazista, bensì Anton Drexler. Hitler fu invitato ad aggiungersi in seguito. Fu il 55esimo iscritto, ma sulla sua tessera, per far credere che il movimento appena nato fosse più grande, volle che fosse scritto 555. Due anni dopo era già a capo del partito: in seguito a una violenta disputa politica con Harrer, un altro fondatore, diede le dimissioni ma i vertici, temendo di perdere il personaggio pubblico più noto, pur di averlo di nuovo con loro accettarono ogni condizione. Hitler divenne il capo e rientrò con la tessera numero 3.860.

 

La sua morte fu annunciata il primo maggio 1945. Come tutti sanno, 66 anni dopo fu annunciata quella di Osama bin Laden.

hitleradolf hitler nel 1889, a pochi mesi di vitaBUNKER HITLERHitler potrebbe essere scappato in sommergibile SPEER ERA ARCHITETTO DI HITLER HITLER A COLORI FOTO DI HUGO JAEGER PER LIFE MAGAZINE hitler con hess hitler dentigioventu' hitlerianaadolf hitlerprsunti resti di hitler 2adolf hitler nel 1924HITLERL ARRIVO DI HITLER A VIENNA

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…