LA RICETTA SCHOLZ SUI MIGRANTI: FUORI DALLE PALLE! – IL CANCELLIERE, COSTRETTO A SPOSTARSI A DESTRA DOPO LA L'ATTENTATO ISLAMISTA A SOLINGEN E VISTA L'AVANZATA DI AFD, ANNUNCIA UNA STRETTA SULLE FRONTIERE: “SIAMO NOI A DECIDERE CHI ENTRA IN GERMANIA. SERVE MAGGIORE CONTROLLO SULL'IMMIGRAZIONE E SUI RIMPATRI” – ORBAN GONGOLA: “CANCELLIERE, BENVENUTO NEL CLUB!” – LA POLONIA È INCAZZATA PER LE FRONTIERE BLINDATE: “INACCETTABILE”. GELO DA BRUXELLES – SCHOLZ OFFRE UNA SPONDA A PUTIN: “SERVE UNA NUOVA CONFERENZA DI PACE CON LA RUSSIA LA RUSSIA”
++ SCHOLZ, 'SIAMO NOI A DECIDERE CHI ENTRA IN GERMANIA' ++
(ANSA) - "Siamo un Paese che dà protezione" e "l'apertura al mondo è necessaria", ma questo "non significa che chiunque voglia possa entrare. Dobbiamo essere in grado di scegliere chi viene in Germania". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al Bundestag, nel corso di un duro dibattito sulla politica d'asilo, evidenziando la necessità di maggiore controllo sull'immigrazione e anche di "rimpatriare coloro che non possono restare".
"Non c'è Paese al mondo con una popolazione attiva in calo che abbia una crescita economica. Questa è la verità che dobbiamo affrontare", ha sottolineato.
ORBAN, 'BERLINO BLINDA I CONFINI, SCHOLZ BENVENUTO NEL CLUB'
(ANSA) - "La Germania ha deciso di imporre severi controlli alle frontiere per fermare l'immigrazione clandestina. Cancelliere Scholz, benvenuto nel club!". Lo ha scritto in un tweet il primo ministro ungherese, Viktor Orban, plaudendo, con un po' di ironia, alla decisione di Berlino di estendere i controlli ai confini.
SCHOLZ, 'SERVE UNA NUOVA CONFERENZA DI PACE ANCHE CON MOSCA'
GERMANIA CONTROLLI ALLE FRONTIERE - POLIZIA
(ANSA) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rinnovato il suo appello per l'organizzazione di una nuova conferenza di pace sull'Ucraina con la presenza di Mosca. "Abbiamo bisogno di una nuova conferenza di pace e la Russia dovrà essere presente al tavolo. Questa è la sfida da affrontare adesso: esplorare cosa è possibile fare", ha ribadito il cancelliere. Il cancelliere ha ribadito la correttezza della decisione di sostenere l'Ucraina "per tutto il tempo necessario".
Allo stesso tempo, ha assicurato che si farà "tutto il possibile affinché si colgano sempre le opportunità di raggiungere una pace giusta, che non sia una pace imposta o una resa, ma che rispetti l'integrità e la sovranità dell'Ucraina come nazione aggredita".
SCHOLZ, 'AFD È UN MALE PER LA GERMANIA, LI COMBATTEREMO'
(ANSA) - "Alternative fuer Deutschland è un male per il nostro Paese. Ci faranno tornare indietro. Faremo di tutto perché questo partito perda di nuovo importanza". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al Bundestag, definendo "deprimenti" i risultati del voto in Turingia e in Sassonia, dove si è registrato un exploit di AfD.
VARSAVIA CONTRO BERLINO SUI CONFINI BLINDATI
Estratto dell’articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”
ursula von der leyen olaf scholz
La mossa del governo Scholz di chiudere i confini irrita i vicini, lascia gelida la Commissione Ue e non raccoglie l’unità nazionale. Con la Polonia, che condivide con la Germania una frontiera lunga 480 chilometri, è quasi crisi. Ciononostante, Scholz andrà avanti e si prepara a varare la linea dura della socialdemocrazia sul tema dei migranti.
Il premier polacco Donald Tusk, uno dei leader moderati più autorevoli in Europa, ha definito «inaccettabile» l’estensione dei controlli tedeschi. Non solo, ma ha anche annunciato che Varsavia contatterà «gli altri Paesi interessati dalle decisioni di Berlino per consultarci urgentemente a livello europeo».
[...] i polacchi sono oggi fortemente frustrati da Berlino. Che non sostiene i loro sforzi per contenere le ondate migratorie dalla Bielorussia, create artificialmente da Putin, ed è riluttante a investire nella difesa e nel fianco Est. Chiudere i confini non aiuterà.
Molto fredda la reazione a Bruxelles, dove la Commissione ha preso atto del gesto di Berlino, chiedendo rispetto per il codice di Schengen. La chiusura, ha detto una portavoce, «può essere una possibilità. Ma questi controlli ovviamente devono essere necessari e proporzionati. Questo tipo di misure dovrebbero rimanere eccezionali». A Bruxelles si teme l’effetto cascata. Che succede per esempio, se anche l’Austria — dove si vota a fine mese e secondo i sondaggi vincerà l’estrema destra dell’Fpö — dovesse seguire l’esempio tedesco? Una questione che non è irrilevante per l’Italia. Un effetto emulazione può «sigillare» anche alcuni dei nostri confini.
DONALD TUSK - URSULA VON DER LEYEN
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