willi weber e michael e corinna schumacher-2

“SCHUMI? PURTROPPO NON HO PIÙ ALCUNA SPERANZA” – PARLA L’EX MANAGER DEL CAMPIONISSIMO WILLI WEBER: “RIMPIANGO MOLTO DI NON AVER FATTO VISITA A SCHUMACHER, E MI DO LA COLPA. AVREI DOVUTO ANDARE A TROVARLO IN OSPEDALE. HO SOFFERTO COME UN CANE DOPO IL SUO INCIDENTE. MI HA COLPITO INCREDIBILMENTE ANCHE IL FATTO CHE LA MOGLIE NON PERMETTESSE PIÙ ALCUN CONTATTO” - DE BORTOLI: “DOPO 10 ANNI NON SAPPIAMO SE MICHAEL SCHUMACHER DI PAROLA NE ABBIA PRONUNCIATA UNA O MEZZA. O ABBIA DATO UN QUALSIASI ALTRO SEGNO DI RISVEGLIO. NULLA. UNA CORTINA DI RISERVATEZZA ASSOLUTA. GIUSTA. MA…”

FERRUCCIO DE BORTOLI: 'MICHAEL SCHUMACHER È COME SE CONTINUASSE A PARLARE'

Estratto dell'articolo di Ferruccio de Bortoli per "Oggi"

 

willi weber e michael schumacher 4

È come se lui ci continuasse a parlare. E non sappiamo se dopo il tragico incidente sulla neve - il 22 dicembre sono passati ormai dieci anni - Michael Schumacher di parola ne abbia pronunciata una o mezza. O abbia dato un qualsiasi altro segno di risveglio. Nulla. Una cortina di riservatezza assoluta. Giusta. Ma a noi che lo abbiamo amato per il suo coraggio e il suo stile - e ancora di più oggi che la Ferrari sembra la copia sbiadita di quella vincente di un tempo ci illudiamo che continui a parlarci.

 

Il sette volte campione del mondo di Formula 1, ormai cinquantacinquenne, non era di tante parole, soprattutto in italiano. Né di grande simpatia. Ma i miti non hanno bisogno di esserlo. Bastano le gesta, epiche, delle loro imprese. E proprio per questo hanno una loro dose di eternità. A maggior ragione per il campione tedesco che la sua curva fatale l’ha trovata a Méribel, in Alta Savoia, e non in uno dei tanti circuiti.

michael schumacher

 

L’ex team principal della Ferrari, Jean Todt, è uno dei pochi (l’altro è Luca Badoer) che hanno potuto vederlo, nelle scorse settimane, al di là della stretta cerchia dei familiari. «Ho avuto il privilegio di poter condividere momenti con lui», ha detto Todt in una intervista a L’Equipe. L’impegno alla riservatezza, strenuamente difesa dalla moglie Corinna, non è venuto meno ma ha fatto sì che tutti gli appassionati vedessero in quella frase asciutta, in quei momenti condivisi, l’ipotetica apertura di una forma di dialogo. Hanno sperato che parlasse con Todt e idealmente con tutti. [...]

 

WILLI WEBER: "SCHUMI? PURTROPPO NON HO PIÙ ALCUNA SPERANZA"

Da www.oasport.it

 

willi weber e michael schumacher 8

Quasi dieci anni dopo il terribile incidente sugli sci a Meribel che sconvolse la vita di Michael Schumacher e (di conseguenza) della sua famiglia, è tornato a parlare recentemente anche l’ex manager del sette volte campione iridato di Formula Uno. Willi Weber ha infatti rilasciato un’intervista, riportata da Express, in cui racconta il suo progressivo allontanamento dal Kaiser.

 

“Quando penso a Michael ora, purtroppo non ho più alcuna speranza di rivederlo. Nessuna notizia positiva dopo 10 anni, e nel documentario ufficiale si è potuto sentire dalle dichiarazioni commosse di Corinna e Mick che non riesce ancora a camminare o a parlare“, dichiara l’ex manager teutonico.

 

willi weber e michael schumacher 7

“Naturalmente rimpiango molto di non aver fatto visita a Schumacher, e mi do la colpa. Avrei dovuto andare a trovarlo in ospedale. Ho sofferto come un cane dopo il suo incidente. Mi ha colpito incredibilmente, potete immaginarlo. Ovviamente, anche per il fatto che Corinna non permettesse più alcun contatto. A un certo punto è arrivato il momento in cui ho dovuto separarmi definitivamente da Michael“, prosegue Weber.

 

valentino rossi e michael schumacher

 

SCHUMACHER

 

73 ferruccio de bortoli

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…