broom sfida della scopa

CHI SCOPA IN PIEDI SI AFFATICA MA PUÒ FARLO TUTTI I GIORNI DELL'ANNO - LA GENTE CHIUSA IN CASA PER IL VIRUS QUALCOSA DEVE PUR FARE, E DUNQUE LA ''SFIDA DELLA SCOPA'' (BROOMSTICK CHALLENGE) CONTINUA A DILAGARE PUR SE IL GIORNO È PASSATO (UNA VOLTA OGNI 3500 ANNI!) E PUR SE LA NASA HA SMENTITO LA BUFALA, CHE IN TEORIA DOVEVA PARTIRE PROPRIO DALL'ENTE SPAZIALE AMERICANO

 

LA SFIDA DELLA SCOPA

Andrea Cuomo per www.ilgiornale.it

 

A «spazzare» via ogni dubbio ci ha dovuto pensare niente meno che la Nasa, istituzione che ricordavamo autorevole, ma che nel giro di mezzo secolo è passata evidentemente dalla missione Apollo, alla missione «a pollo!».

 

Essendo ovviamente i non acutissimi pennuti coloro che hanno davvero creduto alla bufala delle scope che stanno in piedi una volta l'anno. Si chiama #BroomstickChallenge ed è l'ultima scempiaggine globale social. Si tratta di una sfida a fotografare scope che restano in piedi e a postare le immagini con commenti increduli o entusiastici.

 

 Il presupposto scientifico sarebbe che un giorno all'anno questi umili oggetti, che in realtà vantano un loro retroterra esoterico essendo utilizzate come mezzo di trasporto dalla Befana e da Harry Potter, siano dotati della capacità di restare in piedi come per magia. Chi ha deciso di sbeffeggiare la Rete con questa trovata si è anche inventato una forma di autorevolezza: un post della Nasa che avrebbe indicato la data del prodigio, il 10 febbraio 2020. Gli scienziati dell'agenzia governativa avrebbero anche sostenuto che il motivo è un allineamento dei pianeti che si verifica ogni 3500 anni e che ha influenza sulla legge di gravità. Ce n'era abbastanza per annusare la puzza della sòla.

LA SFIDA DELLA SCOPA

 

E invece la sfida è diventata virale quasi come il Covid-19. Molte persone hanno preso la loro fedele dispensatrice di pulizia domestica e hanno provato a farla stare in piedi. Riuscendoci! La bufala così ha preso piede e su Facebook, su Twitter, sui gruppi Whatsapp tutti hanno deciso di documentare il prodigio. Nel frattempo peraltro il 10 febbraio era passato da un pezzo ma questa trascurabile circostanza non ha insospettito nessuno.

 

Ci mancavano gli scopapiedisti, nome che peraltro si presta a numerosi e salaci equivoci. Tutti noi abbiamo finito per ricevere dall'amico più suggestionabile una foto o un video con una Vileda rossa sull'attenti. Essendo noi in quarantena, e quindi pieni di tempo inservibile, ci siamo applicati a nostra volta nel cimento. In questo momento la nostra scopa troneggia al centro del salotto come un soldatino e ci guarda con l'aria di chi vorrebbe altrettanta attenzione quando polvere e molliche si depositano sul parquet. Anche le scope, nel loro piccolo, hanno le loro frustrazioni da casalinghe disperate.

LA SFIDA DELLA SCOPA

 

Poi, ieri, dopo che da sedici giorni era il 10 febbraio, nemmeno fosse il giorno della marmotta di quel film con Bill Murray, ci ha pensato la stessa Nasa a chiarire la faccenda. Spiegando che le scope restano in piedi ogni giorno se solo si ha la pazienza di trovare la posizione giusta. Il fatto è che hanno un baricentro molto basso e che quindi le setole rivestono grande importanza nel loro equilibrio. Se si riesce a ad appoggiarle a terra a mo' di treppiede il gioco e fatto e la scopa resterà in piedi a lungo. La nostra è là da stamattina e nemmeno lo spostamento d'aria provocato dal nostro continuo passarle accanto l'ha fatta cadere.

 

Per toglierci l'ultimo dubbio i signori della Nasa hanno deciso di rinviare di un quarto d'ora la prossima missione spaziale per realizzare un video che dimostra l'arcano. Nel filmato si vedono un'astronauta seduta su una poltrona e uno scienziato in gilet - entrambi assai poco cinematografici - porre in atto l'esperimento e riuscirci in pochi secondi. «È fisica» commenta serafico lui.

 

LA SFIDA DELLA SCOPA

Naturalmente per ogni credulone social c'è almeno uno spiritosone. Così il #BroomstickChallenge è palestra per lazzi di ogni genere in rete, anche perché nessuna occasione di distrarsi dall'ansia da contagio deve andar sprecata. Molti quelli che non sanno resistere all'ambiguità della parola scopa e si lanciano in doppi sensi dei quali perfino Alvaro Vitali si sarebbe vergognato. Altri invece restano sul pubblicabile. «Appena inizia anche a fare le pulizie da sola avvertitemi» chiede uno. E un altro: «La Nasa dopo il #BroomistickChallenge lancia lo #useYourBrainChallenge». Quando si dice: bufale che non stanno in piedi.

la sfida della scopa broomstick challengela sfida della scopa broomstick challengela sfida della scopa broomstick challengeLA SFIDA DELLA SCOPA

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…