pensioni germania

IL SISTEMA PREVIDENZIALE ITALIANO SCRICCHIOLA. E IN GERMANIA COME VA? SI È AFFERMATO UN MIX TRA ASSICURAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE – OGGI UN LAVORATORE TEDESCO MATURA UN ASSEGNO DIMEZZATO RISPETTO ALL'ULTIMA BUSTA PAGA. E IL 75% DEI DIPENDENTI RICORRE ALLA PREVIDENZA INTEGRATIVA – IL LAVORATORE PUÒ CHIEDERE DI ACCANTONARE PARTE DEI CONTRIBUTI E L'AZIENDA È OBBLIGATA A FINANZIARE IL PIANO…

Estratto dell’articolo di Anna Maria Angelone per “la Stampa”

 

PENSIONI IN GERMANIA

Primo paese al mondo a introdurre le pensioni lanciando il modello bismarckiano (da Otto von Bismarck che, agli inizi del 1889, istituì un trattamento pensionistico), la Germania ha oggi un sistema previdenziale fondato su tre pilastri: assicurazione pensionistica pubblica, piani aziendali privati e investimenti pensionistici privati.

 

La prima, anche nota come Gesetzliche Rentenversicherung, copre quasi tutti i lavoratori, salvo qualche eccezione nella categoria degli autonomi. Da gennaio 2022, l'aliquota contributiva (obbligatoria per chiunque lavori in Germania) è pari al 18,6 per cento del salario mensile lordo (ripartita a metà fra datore di lavoro e lavoratore) [...]

 

PENSIONI

Ma anche il sistema previdenziale pubblico tedesco, a lungo fra i più generosi, complice l'allungamento dell'aspettativa di vita, il calo demografico e il conseguente aumento dell'età media lavorativa, è entrato in panne agli inizi del Duemila, imponendo più di una riforma.

 

Attualmente, un lavoratore tedesco matura un assegno pensionistico praticamente dimezzato rispetto all'ultima busta paga (l'impegno è di non farlo scendere sotto il 48 per cento del reddito). Inoltre, in Germania, le pensioni non aumentano con l'inflazione ma con i salari netti: negli anni di crisi, questi scendono e le pensioni restano inchiodate (ovvero, senza rivalutazione). Questo spiega il grande successo della previdenza integrativa.

 

PENSIONI - SISTEMA PREVIDENZIALE IN GERMANIA

Per evitare la povertà in età avanzata, il governo tedesco sostiene questi schemi (e pensa di aprire ai fondi azionari per integrare il finanziamento del sistema pensionistico pubblico a ripartizione). Ma anche banche e assicurazioni offrono diverse soluzioni. Fra i più gettonati, ci sono i piani aziendali privati o Betriebliche Altersvorsorge. Si tratta di un regime pensionistico, finanziato sia dal datore di lavoro sia dal dipendente, progettato per aumentare la pensione futura (ma, va detto, le retribuzioni tedesche sono più robuste per eventuali risparmi).

 

Il lavoratore può chiedere di accantonare parte dello stipendio in un piano pensionistico in modo volontario. In tal caso, anche l'azienda è obbligata a contribuire, secondo un importo variabile in base al contratto (ma entro il limite dell'8 per cento della retribuzione lorda e 7 mila euro annui).

 

Mentre il Basisrente - o Rürup Rente dal nome del suo ideatore – è un'opzione di risparmio previdenziale nata nel 2005 e pensata per autonomi, liberi professionisti e redditi elevati. Offre diversi vantaggi fiscali (si possono detrarre importi ingenti) e grande flessibilità. Esistono anche forme integrative sovvenzionate dallo Stato.

 

PENSIONI

Dal 2021, per esempio, il Bundestag tedesco ha varato la pensione di base: una maggiorazione della pensione maturata che scatta per chi percepiva un salario inferiore all'80 per cento a quello medio (si stima che ci siano più di un milione di beneficiari).

 

I programmi privati offrono molte opzioni e hanno una durata minima da 5 a 12 anni. Diversi prodotti assicurativi consentono di cambiare gratuitamente i fondi fino a 12 volte l'anno e le imposte sugli utili sono differite fino al raggiungimento della pensione.

 

I contributi destinati al fondo sono garantiti al 100 per cento (in pratica, si può perdere solo l'eventuale profitto) ma non tutti consentono un anticipo. Tuttavia, è possibile sempre prelevare il capitale per acquistare una prima casa. La rendita, in genere erogata a partire dai 63 anni, è garantita per tutta la vita e per un periodo (o Garantiezeit) da 5 a 18 anni per il beneficiario indicato.[...]

PENSIONATI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…